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Le Marin Perdu: un autopsia della memoria

Poetic Punkers
Regia: Natalia Vallebona/ Faustino Blanchut
Drammaturgia: Faustino Blanchut
Attori: Natalia Vallebona e Faustino Blanchut con arrangiamento musicale live a cura di Maxime Pichon.
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Teatro-danza, Performance

Tags: Poetic Punkers, Teatro Fisico, Teatro contemporaneo, Teatro Danza, Performance

LE MARIN PERDU
un duo di teatro fisico di e con Natalia Vallebona e Faustino Blanchut - Collettivo Poetic Punkers- con arrangiamenti musicali Live a cura di Maxime Pichon.

“La nostra memoria è la nostra coerenza, la nostra ragione, il nostro sentimento, persino il nostro agire. Senza di essa non siamo nulla”.
In un mondo ossessionato dalla presenza e dall’affermazione del proprio IO la memoria è ciò che ci tiene ancorati al presente, la nostra bussola. Cosa succede se si perde la memoria? Il ricordo fugace crea una realtà ossessiva e estemporanea dai toni a volte umoristici, a volte molto pietosi e dolorosi.

Liberamente ispirato a “l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks, Le Marin Perdu affronta un’autopsia della memoria , un viaggio onirico spaventoso, ma anche estramamente poetico, dove ogni ricordo che si palesa è un momento inconfutabile della realtà.

«  Se un’uomo ha perso un’occhio o un braccio, sa che ha perso un’occhio o un braccio;
ma se ha perso se stesso, non può saperlo, perché non c’é nessuno a cui può chiederlo. »
-L’uomo che scambiò la sua moglie per un cappello- Oliver Sacks.
Le Marin Perdu

In questo capitolo Oliver Sacks racconta la storia di un suo paziente che è bloccato nel presente, in conflitto fra un passato che ritorna ossessivamente e un futuro che non può esistere. La ricerca artistica inizia con la volontà di tradurre un materiale SCIENTIFICO e NEUROLOGICO in linguaggio SCENICO e POETICO.

Natalia e Faustino vivono in maniera NOMADE da diversi anni, senza mai stabilirsi veramente in un luogo. Questa esperienza crea una sensazione di SMARRIMENTO che li porta a porsi la seguente domanda: che cosa non possiamo dimenticare per ricordarci chi siamo?
La memoria è un dato di fatto! Sapere chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando ci ancora al presente, ci fa identificare fra la folla.
Natalia e Faustino mettono in scena la perdita della memoria attraverso una scrittura fisica e teatrale che oscilla fra la dimensione tragica dell'incubo e la poesia dell'onirico.
La mancanza della memoria crea una realtà secondaria che può essere molto poetica e magica, ma crea anche un dramma assoluto, un incubo spaventoso e molto toccante che parla di solitudine.

Natalia e Faustino creano GRAZIE AL CORPO, la storia di un uomo che lotta per non perdere continuamente i suoi ricordi.
Lo spettacolo racconta sul palco il presente di un uomo smarrito, che fluttua tra i pezzi sparsi del puzzle della sua memoria. Tra momenti di lucidità e improvvise dimenticanze, egli viaggia senza conoscere la sua destinazione o il punto di partenza.

Al confine tra teatro fisico e performance gli attori si esprimono con una motricità dell’incongruenza dove la sequenza dei movimenti e del testo creano una danza, una danza della mente.



Altri crediti: Sostenuto da
- Hangartfest 2019
- Micadanses Paris
- La Bergerie de Soffin
- Pierino Ambrosoli Foundation
- Festival Onze Bouge
- Komm Tanz - Abbondanza/Bertoni
- Teatro della Tosse

Vincitore dei Premi
- Mouvement Contemporaine/ Micadanses 2018 Parigi - Premio Expolis 2019
- Finalista al Premio delle Arti 2019 , Residenza Idra, Brescia
- Expolis 2019
- Lokin Out 2022


Produzione: Poetic Punkers

File scaricabili:
.Poetic.Punkers.IT.pdf
ITA.Le.Marin.Perdu...collectif.Poetic.Punkers.pdf

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IN BREVE

Poetic Punkers è un progetto di ricerca e creazione artistica nato a Bruxelles nel 2013.
Vive tra l’Italia e Parigi dove è sostenuto dall’associazione “Les choses qui font Boom”.
Il progetto è guidato da Natalia Vallebona, coreografa e regista.
Natalia è un’artista indipendente che per dieci anni ha seguito in Europa delle linee di ricerca fra la danza il teatro e la performance come Thierry Verger, Gabriella Maiorino, Les Ballet c de la B, Balletto Civile…collaborazioni che l’hanno portata a costruire una cifra artistica potente e personale, che parte da un uso virtuoso del corpo che attinge alla “componente intuitiva” che c’è in ognuno di noi.
La fisicità raggiunta porta l’interprete a sperimentare un linguaggio “multitasking” che lo porta a staccarsi dalla concezione della danza pura, intesa come movimento fine a se stesso, per approcciare ad un tipo di espressione più teatrale, ossia necessaria, di azione e relazione.
“ In Francia e in Belgio i miei lavori sono stati definiti "Danza Esistenziale", come se il corpo, potendo usare tutto quello che ha a disposizione, potesse diventare un "corpo attore" in grado di esprimere attraverso il gesto, la dinamica, il ritmo, la poesia e la presa di rischio il mondo interiore dell’interprete, motore stesso del gesto. Questo tipo di utilizzo del corpo attiva un processo drammaturgico per l'interprete stesso.
La mia ricerca parla spesso dell'uomo, delle dinamiche sociali e relazionali, del ruolo della donna nella società moderna, della miseria umana, della connessione energetica, della violenza e della pietà.

Natalia dal 2011 dirige dei seminari di pedagogia e creazione in numerose strutture per la danza e il teatro fisico europe come: Codarts Rotterdam, Micadanses Parigi, Accademia Teatro Dimitri Verscio, Korper e Art Garage Napoli, Progetto Talk Ballet C de la B Ghent…
Le sue creazioni hanno partecipato a festival: Dance Brussels- Bruxelles; Aboundance Festival- Svezia; Moving Cells- Lipzia; Testimonianze Ricerca Azioni Festival- Teatro Akropolis; Fuori Luogo Festival- La Spezia; Mare Culturale Urbano- Milano; Stagione Cafè Muller- Torino; Festival Resistere e Creare- Teatro della Tosse, TSU , Teatro Sosta Urbana Udine, Festival de Danca de Almada- Portogallo, Stagione Teatro Casoria, Stagione Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia….

“Où les fleurs fanent” è l’ultimo progetto di creazione del Collettivo. Vincitore del Premio “Giovani Realtà del Teatro 2017”, co-prodotto dall’Accademia Nico Pepe di Udine e dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia (tournèe in Febbraio 2019, Altri Percorsi).
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