Regia: Matteo Fantoni
Drammaturgia: Dario Fo, Franca Rame
Attori: Sara Venuti, Riccardo Reali
Altri crediti: luci: federico calzini
Parolechiave: monologo donna eva maria
Produzione: teatro insonne
Anno di produzione: 2018
Genere: Prosa
Lo spettacolo è l'unione di due monologhi di Dario Fo e Franca Rame: "Il diario di Eva" e "Maria sotto la croce ".
Entrambi i testi scelti hanno come tematica comune l’amore e i personaggi biblici.
Da una parte Eva, la pima donna al mondo, non solo conosce Adamo ma anche, per la prima volta in assoluto, l’amore e l’attrazione.
Dall’altra parte invece Maria scopre il dolore legato all’amore, assistedo alla morte del figlio.
Nella Genesi si racconta di come a Eva fu data vita partendo dalla costola di Adamo e poi, tentata dal serprente, mangiò la mela dell’albero del male e del bene facendo sì che Dio li cacciasse dal Paradiso. Nessun pensiero, nessuna indicazione del carattere di Eva viene specificato.
Analogamente, la figura di Maria è, nelle sacre scritture, santificata, abbandonando quindi ogni aspetto umano e umanizzante.
Nel lavoro della coppia Fo-Rame, invece, entrambi i personaggi assumono una dimensione inaspettata.
Ecco che Eva allora rappresenta tutte le fasi dell’innamoramento: l’interesse, il dubbio, le difficoltà comunicative tra uomo e donna, le aspettative,la perdita del sè nell’altro, la paura. Ci appare come ogni donna innamorata: è buffa e timida, ma anche intraprendente e ironica.
Maria, invece, assume i connotati di madre, sconvolta dal dolore della perdita del figlio, e si fa carico del dolore di tutte le madri: nello spettacolo Maria urla, si arrabbia, grida al tradimento, allontanandosi dall’immagine di donna santa con cui viene presentata nella Bibbia, e diventa donna, dolore e rabbia.
La messa in scena dello spettacolo è molto semplice e nello stile degli autori: nel primo spettacolo, il Diario di Eva, l’attrice è accompagnata dal chitarrista e cantante Riccardo Reali, mentre Maria sotto la croce viene interpretando mimando i vari personaggi.
Lo spettacolo, essendo privo di scenografia, si adatta a qualsiasi spazio teatrale e non, ed è stato rappresentato sia in contesti teatrali che all’aperto.
Informazione riservata agli Organizzatori
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