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Io_Noi

vernicefrescateatro
Regia: Massimiliano foà
Drammaturgia: JayBlue
Attori: Danilo Berardino, Rossella Massari
Anno: 2018


Generi: Teatroragazzi (7-11), Performance, Installazione
Guardiamo negli occhi una persona prima di decidere se ci è amica o nemica
Oggi viviamo in una società multiculturale e multirazziale. Le etnie del pianeta
stanno mescolandosi tra loro per effetto dei sempre più facili collegamenti
geografici e dei continui flussi migratori. Questo crea l’illusione di dover
lavorare su concetti nuovi per superare la barriera della diffidenza e della non
conoscenza reciproca, ma la realtà è che la discriminazione è un fenomeno
sempre esistito all’interno del genere umano. Non cambia molto se la
valutazione qualitativa di un individuo la si fa sul suo aspetto fisico, sulla sua
provenienza, sulla sua cultura, sul colore della sua pelle o qualsiasi altro
criterio applicato a priori. I pregiudizi, nutriti dalla paura, sono un male che
affligge generazione dopo generazione. Eppure…
Se imparassimo a conoscere prima di giudicare la persona che abbiamo
davanti, la sua cultura e la sua origine. Se ci mettessimo in discussione
senza farci fuorviare, o peggio, direzionare dalla falsa informazione, dai
preconcetti acquisiti e accettassimo di interagire con l’altro per verificare
quello che sappiamo o crediamo di sapere su di lui. Se...
Siamo partiti dallo studio di Aspettando Godot di Beckett, e abbiamo voluto
omaggiarlo chiamando Didi e Gogo i nostri due personaggi. Didi e Gogo si
incontrano nello spazio aperto del mondo. Sono cittadini di questo pianeta, di
qualunque nazione. Sono diversi e ognuno dei due s’identifica in questa
diversità, come se le differenze fossero un modo per rafforzare il concetto di
sé. Tra loro nasce spontaneo il conflitto, la necessità di determinare confini e
supremazie. Tuttavia c’è un pomeriggio da vivere, un luogo da condividere e
delle storie da raccontare.
Uno spettacolo semplice, giocoso e divertente per comprendere che andare
oltre l’apparenza, oltre il pregiudizio, oltre l’interesse egoistico significa aprirsi
all’immensa ricchezza della diversità e diventare cittadini migliori.

Altri crediti: Scenografie: Fabio Santucci

Produzione: Vernicefresca Teatro

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Il teatro non è solo un posto fisico, non è solo un’arte, non è solo una pratica. Il teatro è il luogo della condivisione con l’altro. Il luogo dell’incontro. È questa la nostra idea, è questo ciò in cui crediamo, è questo ciò che siamo. Vernicefresca, una Compagnia Teatrale nata nel 2013. È la passione per un mezzo potente come il teatro che ci ha spinto, ancora giovanissimi, a frequentare il centro di didattica teatrale della nostra città, l’Associazione Vernicefresca, antecedente di sei anni rispetto all’omonima compagnia. Un’esperienza così profonda che ci ha spinti ad approfondire i nostri studi frequentando accademie, corsi, workshop in tutta Italia. Poi ci siamo rincontrati. I rincontri sono tacche che gli artigiani praticano su vari pezzi di un lavoro per verificare che combacino. Noi combaciamo ancora.
Abbiamo “viaggiato” tanto, e ancora oggi continuiamo i nostri studi come singoli artisti e come compagnia, per riportare a casa le esperienze che maturiamo altrove. E la nostra idea di teatro è rimasta la stessa, anche se il nostro linguaggio matura e muta ad ogni spettacolo.
Il teatro è il luogo della condivisione con l’altro. È un mezzo potente e prezioso, specchio e strumento di analisi del mondo in cui viviamo. Un mondo che cambia, continuamente. Allora anche noi non ci fermiamo e continuiamo ad esplorare linguaggi e poetiche pur conservando la nostra idea di teatro. Da questo modo di vedere le cose, dall’urgenza e dalla necessità di invitare a riflessioni e non a soluzioni si è sviluppato il nostro teatro civile, come una lente d’ingrandimento, una finestra sul mondo. La propensione al movimento e all’azione, piuttosto che alla parola, in gran parte dei nostri spettacoli deriva invece dalle attitudini dei singoli membri della compagnia. Desiderio di condivisione, sviluppo di tematiche civili, propensione al movimento e all’azione sono proprio gli ingredienti della nostra ricerca.
HO.ME racconta dell’attuale quanto grave problema dell’accoglienza in chiave intima e spietata, è risultato vincitore della III Edizione del Bando AMAPOLA R-esistenze Creative della FE - Fabbrica dell’Esperienza, partecipante al KulturFestival Italia di Heidelberg e meritevole della segnalazione Beyond Borders? del Premio Hystrio - Scritture di Scena 2018 per la drammaturgia di Valentina Gamna.
Donne che corrono, Qualcosa non ha funzionato, Comete, indagano tutti le dinamiche sociali e culturali in cui nasce e cresce la violenza, in particolare quella di genere. Parlarne oggi, in una realtà in cui la rapidità di diffusione delle notizie e la spettacolarizzazione degli eventi sembra cancellarne l’impatto emotivo, diventa ancora più urgente e pressante.
Oltre al tentativo di scuotere dal torpore la coscienza del pubblico, il teatro che proponiamo vuole portare in scena l’immortalità e universalità dei sentimenti umani. E’ così che sono nati spettacoli come la Matassa e Un uomo piccolo che mostrano al contempo la fragilità e la grandezza dell’essere umano.
Il nostro interesse per il Teatro Ragazzi è invece in gran parte dovuto all’incontro con Massimiliano Foà, data la sua esperienza maturata in tanti anni insieme a Le Nuvole, teatro stabile di innovazione ragazzi, e Teatrinviaggio. Questo interesse si traduce in varie produzioni (Che Spasso con, Io noi, Frittella e le saporite storie di Natale), in rassegne ed eventi che prevedono la fusione di diversi linguaggi artistici.
Oggi fanno parte stabile della Compagnia Teatrale: Rossella Massari, Massimiliano Foà, Francesca Niespolo, Arianna Ricciardi, Gerardo De Blasio, Nicola Mariconda, Danilo Berardino, e diversi sono stati maestri con cui abbiamo condiviso alcune tappe nel nostro viaggio, come Giovanni Covini, Guido Nardin, Francesco Silvestri, Fabio Cocifoglia.
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