Regia: Marianna Esposito
Drammaturgia: Marianna Esposito
Attori: Liliana Benini Alessandro Cassutti Marianna Esposito Kàrun Grasso Francesca Ricci
Altri crediti: Assistenza alla regia: Diego Paul Galtieri Drammaturgia scenica: Stefano Zullo Luci: Marco Meola
Parolechiave: giustizia giusti shoah vietnam mafia anna frank jesse owens miep gies gino bartali pietro bartolo etty hillesum milena jesenska rita atria irena sendler dang thuy tram lutz long kh
Produzione: Compagnia TeatRing, con il patrocinio di Comune di Milano, GARIWO e Milano Loves You
Anno di produzione: 2019
Genere: Teatroragazzi (12-18) Prosa
Debutto: Settembre 2019, Teatro Elfo Puccini
Le storie incrociate di dieci grandi Giusti della storia e del mondo. Persone comuni, ben lontane dalla santità, che si sono trovate davanti ad una SCELTA cruciale, e hanno deciso di agire secondo Giustizia, quella profonda, quella bussola morale che rende chiaro a chiunque cosa sia giusto e cosa sbagliato. Dieci persone come chiunque, che con il loro agire hanno cambiato un pezzetto di mondo intorno a sé.
Irena Sendler, Gino Bartali, Lutz Long, Khaled Al-Asaad, Dang Thuy Tram, Etty Hillesum e molti altri Giusti.
Li vedremo nel momento cruciale della: quello della scelta. “Mi volto dall'altra parte, oppure decido di agire?”.
Questo spettacolo è per voi e per tutti noi. Per ricordarci quanto grandioso può essere il potere di una decisione individuale.
Per ricordarci che:“Può darsi che non siateresponsabili per la situazione in cui vi trovate. Ma lo diventerete, se non fate nulla per cambiarla” M.L.King.
Le storie di questi personaggi si intrecciano in un puzzle di flash back e flash forward che spetta al pubblico risolvere.
La Compagnia TeatRing torna a parlare di eroi silenziosi. Gente che che combatte per migliorare anche soltanto un metro quadrato di mondo.
Il lavoro è una scrittura scenica dove i corpi, la scenografia, le musiche, i personaggi compongono tutti, in eguale e indispensabile misura, il copione.
Qualcuno lo chiama Teatro Poetico, per l'utilizzo della metafora scenica, dell'allegoria, dell'immagine, al pari della parola. Per noi è semplicemente il teatro che ci piace fare. Quello che ci corrisponde, e cioè una scrittura in quattro dimensioni: oggetti, corpi, personaggi, pubblico.
Ci incontriamo col pubblico a metà strada. La nostra immagine e la loro immagin-azione. E la storia si crea e trasforma insieme agli spettatori.
Compagnia TeatRing
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