Regia: Elisa Maria Bottiglieri
Drammaturgia: Elisa Maria Bottiglieri
Attori: Elisa Maria Bottiglieri
Altri crediti: Aiuto regia e consulenza testo Fulvio Vanacore Scenografie Maria Paola Di Francesco Suono Fulvio Vanacore
Parolechiave: Madre
Produzione: 7607 e la Corte Ospitale hanno dato un sostegno a questa autoproduzione attraverso l'offerta di spazi prova
Anno di produzione: 2019
Genere: Prosa
(Sinossi) In uno stabilimento balneare, tra sdraio e ombrelloni, si alternano attorno a un misterioso bambino diverse figure. Chi si prenderà cura di lui?
La piccola comunità del bagno si troverà costretta a confrontarsi per capire e trovare delle soluzioni.
Una riflessione sulla maternità e sulle capacità della nostra società di prendersi cura del prossimo.
(Note) 'Ho iniziato questo lavoro quando è nata mia figlia. L’esperienza della maternità, la solitudine, la tenerezza, la stanchezza mi hanno spinto a confrontarmi. Ho intervistato parecchie madri, qualche padre, ho raccolto storie, opinioni, esperienze diverse . La percezione di una forte pressione sociale mi è sembrata essere uno dei punti in comune più interessanti.
Ne è nato il progetto ‘Madre snaturata’ in collaborazione con la Corte Ospitale di Rubiera. Qui all'interno del progetto ho condotto un laboratorio teatrale rivolto alle scuole materne. Con i bambini e con le insegnanti abbiamo creato una narrazione che aveva come protagonista un bambino solo sulla spiaggia.
Ho deciso, dopo un' apertura al pubblico al termine della prima residenza, che oltre a provare a raccontare alcuni lati più 'indicibili' della maternità mi interessava soprattutto mettere in luce l’enorme contraddizione tra il singolo, per lo più la madre, e quello che da questa ci si aspetta in termini di cura, e la collettività che sembra aver smesso di interrogarsi sul bene comune e sul bene del prossimo.
Ogni bambino non è anche un nostro bambino? I bambini oggi sono solo della loro mamma?
Nasce da questo percorso ‘Amore di chi?’. Lo spettacolo non ha ancora debuttato. Il lavoro sul testo è terminato (anche se nel video ci sono diverse sporcature e sento necessario rivedere alcune cose soprattutto dell'inizio). Manca l'allestimento relativo alle luci, per ora ho ipotizzato alcuni controluce su alcuni cambi e sul finale (quando il bambino viene lanciato in acqua), una luce da accendere e spegnere a mano dentro l'ombrellone. Ho coinvolto un paio di colleghi per aiutarmi in questa ultima fase, Maria Paola Di Francesco per le scenografie e il regista Fulvio Vanacore per consulenza a testo, regia e suono (anche su quest'ultimo per ora sono state fatte solo alcune ipotesi).
In scena ci sono un ombrellone, una sdraio (quelli del video) un tavolino e un grande tappeto (ancora da inserire). Il palco dovrà essere nudo, non quintato.
Attorno all’ombrellone, nella parte del fondo del palco avvengono i cambi, da un personaggio all’altro. Non si tratta di cambi ma più di passaggi, ancora da approfondire, anche in questo caso le luci dovrebbero accompagnarmi in questo lavoro.
Informazione riservata agli Organizzatori
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