Regia: Mario De Masi
Drammaturgia: Mario De Masi
Attori: Alessandro Gioia Lia Gusein-Zadé Fiorenzo Madonna Luca Sangiovanni
Altri crediti: aiuto regia Serena Lauro foto di scena Ivana Fabbricino
Parolechiave: supernova, famiglia, stelle, fratelli, morte, buco nero, espliosione
Produzione: I PESCI in collaborazione con A.Artisti Associati Gorizia - ARTEFICI Residenze Creative FVG, Scuola Elementare del Teatr
Anno di produzione: 2019
Genere: Prosa Danza
SINOSSI
La supernova è un’esplosione stellare provocata da una stella che ne ingloba un'altra più piccola, dando luogo a una reazione violentissima e luminosissima che dura per un certo tempo. La materia prodotta dall’esplosione si disperde nell’universo dando vita a nuove stelle, mentre il nucleo collassa su se stesso e crea un buco nero.
Supernova è la storia della generazione di una famiglia, dalla nascita alla sua disgregazione.
Alla morte grottesca e improvvisa del padre, i tre figli si scoprono adulti loro malgrado. Differenti le reazioni: fuga, responsabilità, stallo. La madre, forza attraente e respingente allo stesso tempo e nucleo morente intorno al quale si continua a orbitare, plasma il carattere dei figli e ne determina i singoli percorsi.
Poco prima della sua morte, questi percorsi si rintrecciano di fronte al disfacimento della famiglia e delle memorie a essa legate.
Fuga e ritorno in una realtà che non muta, eternamente consegnata al vano tentativo di sfuggire al tempo: si scappa dalla morte per tornare alla morte.
L’uomo al cospetto del vuoto, non può far altro che osservare la natura effimera della propria esistenza.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
NOTE DI REGIA
Supernova è la Madre: mette al mondo dei figli e dà loro energia e nutrimento; ne ammaestra i corpi, svezzandoli al gioco dell’azione e della reazione. In seguito diventa donna amata, oggetto del desiderio, metafora della società, immagine del Potere. Essa è il nucleo di necessità, desideri e privazioni che tiene insieme i fratelli e che poi li allontana. Come un Dio, catalizza ambizioni e aspirazioni insoddisfatte, un centro di gravità generatore e divoratore, motore unico dell'azione sino al collasso finale.
Supernova è società: tre vite che gli assetti di potere e le dinamiche terrestri allontanano sempre più dalla realtà e da loro stessi, accomunati solo dalla rispettiva emarginazione e dall’isolamento a cui la società li condanna. Solo guardando le stelle, come facevano da bambini, possono ristabilire un contatto con l'universo. Alzano lo sguardo per osservare paradossalmente la terra, le sue contraddizioni e le sue storture. Osservando le stelle, le differenze fra gli uomini paiono soccombere sotto il peso del cielo che ci rende tutti piccoli, umani e mortali.
Supernova è potere: lo spettacolo intende indagare il concetto di potere inteso come correlato del desiderio, ossia l'attesa e la ricerca di ciò che illusoriamente ci completa. È nei solchi tracciati dal desiderio che emergono le dinamiche del potere, trasfigurazioni della lotta per i ruoli sociali e di quella ancora più subdola e alienante volta ad affermare i propri valori.
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