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Civediamoaldìperdì

Elisabetta Granara

Genere
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Regia: Elisabetta Granara

Drammaturgia:

Attori: Sara Allevi Elisabetta Granara Elisa Occhini

Altri crediti:

Parolechiave:

Produzione:

Anno di produzione: 2012

Genere:

Civediamoaldìperdì
di Elisabetta Granara, Chiara Valdambrini, Roberta Testino
con Elisabetta Granara, Elisa Occhini, Sara Allevi
scenografie e costumi Elisabetta Granara, Chiara Valdambrini
luci Carlo Cicero
musiche Fabio Bonelli

Ragazze in scena tra pentole e padelle rappresentano i conflitti e le insidie del cibo nell'era del biologico. Uno spignattare di fondo partecipa alla discussione sull'esistenza, dove il cibo è necessità. Giorno per giorno.

Da un giorno all’altro il Dì per Dì, catena di supermercati che deteneva l’egemonia nel centro storico di Genova, ha cambiato colore e preso un nome francese: ora si chiama Carrefour. Restano le cassiere, resta la stessa disposizione dei prodotti, anche quelli targati “Dì per Dì”, che hanno solo cambiato il nome. Quello che resta è un supermercato, dove imbestialirsi in una coda che non scorre tra l’una e l’una e mezza della propria pausa pranzo.
B, ragazza sola, C l'ipocondriaca e R, l'instabile, sono tre ragazze precarie e aiuto cuoco al ristorante Besame Mucho. Le spiamo in una serata di lavoro normale, che tanto normale non è, perché R quella sera, per colpa di B che ha dimenticato di comprare il burro, scopre la verità: il Dìperdì non esiste più. E perde le staffe.
Dalla preparazione della cena fino alla chiusura della cucina, tra una portata e l'altra, dall'adrenalina iniziale fino alla stanchezza delle ore notturne, il tempo passa tra scatti d'ira, malesseri, visioni, preghiere, perchè il cibo e la spesa possono essere antidoti alla nevrosi ma anche alla solitudine.

Parallelamente agli aspetti di osservazione sociale sul cibo (consumo critico, intolleranze alimentari, biologico e chilometro zero), il progetto prevede un approfondimento sul ritmo e la rumoristica prodotta in scena dalle tre attrici con utensili da cucina amplificati. Il lavoro sul suono è partito dai consigli di Fabio Bonelli, Musica da Cucina, che ha curato la colonna sonora dello spettacolo. Ad ogni scena corrisponde un set ritmico specifico volto a rappresentare, ancora più delle parole, l'atmosfera e l'andamento di questa "serata in cucina".

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