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NON PLUS ULTRAS

Coop Argot arl
Regia: Gianni Spezzano
Drammaturgia: Gianni Spezzano
Attori: Adriano Pantaleo
Trailer: Link
Anno: 2019
Premi: In-Box Finalista 2020


Generi: Prosa

Tags: ULTRAS

“Il modello di vita dell’Italia non può essere e non sarà mai quello degli ultras violenti de- gli stadi di calcio, estremisti travestiti da tifosi. Lo sport è un’altra cosa.”

Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Qual è il modello di vita degli Ultras?
Attraverso un’indagine teatrale durata 4 anni, abbiamo cercato di dare una risposta a questa domanda. Il modello di vita degli Ultras si racchiude in una sola parola: Mentalità.
Dunque, cos’è la Mentalità? È una filosofia di vita basata su delle regole non scritte ma condivise tacitamente da tutti gli Ultras. L’impianto drammaturgico dello spettacolo procede alla scoperta di questo codice etico e comportamentale svelandone i pregi e i limiti.

Ciro cerca di conquistare la dolce Susanna, figlia del temuto capo Ultras Biagio ‘O Mohicano. La sua strategia è semplice: riuscire, grazie all’aiuto del cugino ultras Salvatore detto Lupin, ad introdursi nel mondo della curva e a conquistare la benedizione dal padre della ragazza. Ciro nel tentativo di sedurre resta sedotto, completamente catturato da quella mentalità che sembra dare un senso alla sua vita piatta e monotona che ha sempre detestato.
Però.
Cosa vuol dire essere un Ultras? Che responsabilità porta? Che legame corre tra lo stato civile e il movimento Ultras? Che costi ha essere un ultras?
Non Plus Ultra, ovvero “non più oltre”, la scritta che Ercole incise, sulle colonne omonime, per stabilire il limite al quale l’uomo aveva accesso. Qual è questo limite? Ciro lo scoprirà, a sue spese.

MESSA IN SCENA
Il progetto si presenta come un monologo che al suo interno vede sviluppati svariati codici espressivi e drammaturgici. Difatti parte della storia è raccontata in prima persona, in uno stile più classico da teatro di narrazione, mentre un'altra parte ha uno stile performativo. Ricreando le atmosfere sonore tipiche degli stadi, attraverso l'utilizzo di una 'loop station', lo spettatore sarà fiondato in prima persona sugli spalti, in quella curva che rappresenta uno spazio di libertà conquistato, faccia a faccia con quel mondo che spesso vediamo solo attraverso i telegiornali o sulla pay per view, comodamente seduti sui nostri divani.
L'utilizzo di alcuni brani tratte dalle opere di Shakespeare (Enrico V, Troilo e Cressida, Coriola- no), adattati al contesto stadio e arricchiti con effetti sonori, riesce a conferire la giusta epicità al fenomeno che volevamo ricreare. Le parole di Enrico, che incita i suoi fratelli a combattere al suo fianco nella battaglia di San Crispino, si confondono, si mischiano, si perdono per poi emergere riconoscibili nel flusso: non sappiamo più dove finisce il poeta e dove inizia l'ultras.
Altro elemento importante è lo stile narrativo: strizza sempre l'occhio alla narrativa inglese. Il lessico ricercato si mischia ad un italiano-regionale creando un effetto in alcuni punti straniante. Da una parte l'intento è quella di omaggiare la terra in cui il fenomeno Ultras nasce, l'Inghilter- ra, dall'altra è disancora

Altri crediti: SCENE Vincenzo Leone
COSTUMI Giovanna Napolitano
LUCI Giuseppe Di Lorenzo
VIDEO Carmine Luino


Produzione: Argot produzioni e Nest – Napoli est teatro

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Da sempre Argot è una struttura di produzione teatrale che si occupa prevalentemente di drammaturgia contemporanea, dedicando un rilievo specifico agli autori italiani e a progetti che operano sull’integrazione dei linguaggi, al fine di contribuire al rinnovamento della scena teatrale: perché occuparsi del contemporaneo, di un teatro del tempo presente, significa conoscere in profondità il nostro essere uomini di questo tempo, capirne i conflitti, riflettere sulle tensioni espresse sulla società, porsi domande. Oggi Argot Produzioni torna ad affiancarsi al suo percorso originale, votato alla promozione dei più interessanti autori nazionali e ai nuovi linguaggi.
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