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Dislessi-che!?

Orto degli Ananassi
Regia: Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza
Drammaturgia: Andrea Gambuzza
Attori: Cristina Florio, Federico Raffaelli
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti
Premi: In-Box Verde Finalista 2020


Generi: Teatroragazzi (8-99), Figura

Tags: Dislessia, pop up

Una madre, Mirtilla, alle prese con un imminente sfratto. Suo figlio, Martino, ormai da qualche tempo lontano da casa per studi, torna da lei e nei luoghi della sua fanciullezza per aiutarla a gestire la difficile situazione. Rivedere la casa natale, come la ritrovata vicinanza con la madre, porteranno Martino a ripercorrere con l’immaginazione le tappe della propria infanzia complicata, quando, bambino apparentemente turbolento, pasticcione e si sarebbe detto non molto istruito, viveva le sue giornate in una classe nella quale riusciva solo farsi notare come “pecora nera”. L’insegnante, i compagni, lo schernivano per le sue evidenti difficoltà: non sapeva leggere bene, confondeva sempre i numeri e scriveva malissimo. A portare ulteriore scompiglio, la presenza misteriosa di due mani, rosse, impertinenti e dispettose, che presto si riveleranno essere la personificazione del disturbo da cui il ragazzo è ignaramente affetto: la DISLESSIA. Accompagnato dalla loro guida, un po’ invadente, ma gioiosa e piena di divertenti quanto improbabili sorprese, il ragazzo scoprirà (e lo spettatore assieme lui) i meandri di questo disordine sconosciuto ai più. Solo quando sarà stato in grado di riconoscere, e avrà imparato a convivere, con i loro costanti, involontari, trabocchetti, il ragazzo diventerà abile nel risolvere con creatività ed ingegno le differenti situazioni di difficoltà che potrà incontrare, riguadagnando così la fiducia in se stesso e il rispetto degli altri, per scoprire infine di avere tutti le risorse necessarie per aiutare madre a ritrovare la serenità perduta.
Il linguaggio usato è caratterizzato da una vivace tessitura musicale (costituita da brani selezionati nel vasto repertorio di musicisti di chiara fama storicamente riconosciuti come dislessici) che fa da ossatura ad una drammaturgia di gesti ed immagini, resa ancora più sorprendente e visivamente affascinante dall’uso di libri pop-up e dal teatro delle ombre, che contribuiscono a restituire la dimensione in qualche modo “alterata” della percezione del nostro protagonista. Uno spettacolo che offre a tutti gli spettatori uno sguardo più approfondito sul mondo dei DSA oltre che iniettare fiducia e volontà nel modo di affrontare le difficoltà e le incognite che potrebbero manifestarsi durante il cammino di una vita, scolastica e non solo.

Altri crediti: assistente alla regia: Marianna Marzi
illustrazioni: Fabio Leonardi
scenotecnica: Gabriele Buonuomo
consulenze musicali: Carlo Bosco
luci e suoni: Alessio Tanchis
costumi: Desirée Costanzo
attrezzeria: Rachele Voliani
foto di scena: Paolo Signorini

Produzione: Compagnia Orto degli Ananassi

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L'Associazione Orto degli Ananassi, nasce nel 2006 come sintesi delle esperienze maturate dai fondatori in alcune delle più prestigiose scuole nazionali e internazionali (Scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi, Scuola Internazionale dell’Attore Comico diretta da Antonio Fava, Ecole Internationale de Theatre Jacques Lecoq di Parigi) e con registi di rilievo (tra i quali: Luca Ronconi, Massimo Castri, Luciano Damiani, Emanuela Giordano, Tadeusz Bradecki, Deborah Dubois).

Nei primi anni di attività il lavoro si è incentrato sulla scrittura e produzione di spettacoli teatrali, tra i quali: Satellitudini (2007), Acari (2008), Riccardo alla Terza (2009), Livorno Decimo Porto (2010), Testa di Rame (2010), Raffinati (2014), La Parte Migliore di Me (2015), realizzati con il sostegno di Comune di Livorno, Provincia di Livorno, Autorità Portuale di Livorno, Fondazione Teatro Goldoni, ENI, Armunia/Festival Costa degli Etruschi di Castiglioncello, Fondazione Sipario Toscana Onlus di Cascina, Fondazione Toscana Spettacolo.
Nel 2013, dopo anni di scritture e spettacoli in tutta Italia, i due membri del nucleo operativo principale, Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza, si trasferiscono nuovamente nella propria città d’origine, Livorno, lavorando entrambi come docenti nelle principali realtà teatrali locali. In seguito nasce la necessità di dare vita ad uno spazio proprio, di formazione e spettacolo, che possa essere un incubatore ideale per la visione di teatro portata avanti dalla compagnia, garantendo al tempo stesso tutte le condizioni atte ad offrire ad i soci fruitori un adeguato servizio, corrispondente agli standard prefissi.
Nel settembre 2015 nasce così il Teatro della Brigata (http://www.teatrodellabrigata.it): una sala spettacolo da 50 posti a sedere, che ospita corsi per adulti e bambini e due rassegne, una di serale ed una di teatro per le nuove generazioni Tutti a Bordo! (http://www.teatrodellabrigata.it/attivita/tuttiabordorassegnateatroragazzi/) ai quali si affiancano esperienze laboratoriali a cadenza mensile (come i laboratori condotti da Donatella Diamanti, Elena Arvigo, Ciro Masella) o il percorso di seminari Piccoli Maestri (http://www.teatrodellabrigata.it/attivita/i-piccoli-maestri-2020/) che ha visto alternarsi alla conduzione giovani professionisti del teatro, attivi sulla scena nazionale.
Ad oggi, che la scuola conta una presenza di circa 140 iscritti, il Consiglio Direttivo si è aggiornato, vedendo entrare tutti coloro che, a vario titolo, collaborano alla conduzione della struttura, vantando un bagaglio di esperienze tale da rappresentare una risorsa preziosa.
Grazie alle recenti vincite del bando Funder35 di Fondazione Cariplo l'Associazione, oltre a specializzarsi nel fundraising e nella progettazione ha realizzato un database del Teatro Ragazzi Italiano e si sta avviando alla programmazione della prima edizione di un Festival di Teatro Ragazzi. Grazie invece all'assegnazione del bando Otto per Mille della Chiesa Valdese sta portando avanti un progetto che prevede la sensibilizzazione di insegnanti e scolaresche sulle tematiche della dislessia, offrendo, tra i vari servizi, la visione dell'ultima produzione della compagnia: "Dislessi-che" uno spettacolo di teatro ragazzi che tratta la tematica affrontata dal progetto.
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