Generi: Prosa, Performance

Tags: le grandi domande, interrogativi, relazioni, dialogo con lo spettatore, infinite possibilità

“Per me non esistono confini o limiti, né a ciò che possiamo fare con le nostre vite personali né quanto ai risultati che la vita e la nostra intelligenze possano raggiungere nel nostro universo” Stephen Hawking.

L’universo, il tempo, lo spazio, la natura, le grandi domande che ci facciamo anche quando non ce le facciamo. Le risposte che tentiamo di darci cercando dentro e fuori di noi.
Un monologo/performance che risveglia interrogativi, passando attraverso le sbalorditive rivelazioni della fisica quantistica con la forza e la libertà del teatro, l’uso immaginifico del video, e la potenza della musica.

In scena un personaggio misterioso che si trasforma senza svelarsi scoprendo le sue domande e le sue risposte e ponendone una, la più importante, allo spettatore: chi vuoi essere? Cosa desideri?
Una storia che va oltre la storia del personaggio e che si rivolge direttamente al pubblico, aprendo un dialogo, creando una relazione e lasciando un seme, una domanda, che germoglierà andando oltre lo spettacolo.

Uno sguardo sull'infinito e sulle infinite possibilità che abbiamo.
Chi sono? In che rapporto sono con il mio presente ed il mio passato? Posso determinare il mio futuro? Il mio desiderio è abbastanza forte da provocare un uragano nel mio mondo, da incidere sulla realtà che mi circonda?

La realtà è relazione. Lo spazio e il tempo sono relazione. Anche la materia è relazione, Ed io? Io sono natura, parte del tutto, infinita possibilità, oltre il tempo e lo spazio.

Altri crediti: video Marta Negrari
musica Marianne Gubri
suono Alessandro Saviozzi e Roberto Passuti,
costumi Loredana Vitale
aiuto regia Andrea M. Campo
tecnica Andrea Cit Ugolini
organizzazione Monica Morleo

Produzione: Crexida con il sostegno di Endas Emilia Romagna in collaborazione con Regione Emilia Romagna e Comune di Bologna