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THE DEI AFTER

COMPAGNIA ATIR TEATRO RINGHIERA
Regia: Rita Pelusio
Drammaturgia: Domenico Ferrari - Rita Pelusio
Attori: con Mila Boeri, Cristina Castigliola, Matilde Facheris
Anno: 2020


Generi: Prosa, Altro

Tags: KOLLETTIVOKING

L’uomo, il maschio, si è inceppato, non funziona più.
Crisi di valori, perdita di ruolo, paura della vita: l’uomo, il maschio, smarrisce la sua posizione nel mondo, il suo senso di esistere. E si ferma, si immobilizza. Smette di funzionare.
Come aggiustarlo? Come ripararlo? E’ ancora possibile, e soprattutto ne vale ancora la pena?
Dov’è l’errore, cosa è andato storto? A questo problema sono chiamati a dare una soluzione tre improbabili dèi: un decrepito Zeus, un Efesto tracagnotto e un ingenuo Ermes.
Sono ciò che rimane delle potenti divinità che furono un tempo, sono dèi decaduti.
Zeus è vecchio e disilluso, nostalgico della sua perduta virilità.
Efesto un pasticcione tuttofare, convinto che questa sia l’occasione buona per poter recuperare il posto che gli spetta nell’universo.
Ermes un saggio incompreso, troppo etereo, troppo naif per poter essere preso sul serio dagli altri due.
Sono tre figure grottesche della crisi dell’uomo nel nostro quotidiano: insufficienti, inadeguati, perennemente alla ricerca di un riscatto che non arriva.
Posti davanti a una problema che sembra impossibile da risolvere daranno vita a un confronto-scontro comico e profondo allo stesso tempo in cui le singole istanze si riveleranno sempre troppo limitate, le proposte troppo sgangherate e fallimentari, facendo così procedere la storia in un susseguirsi serrato di dialoghi, giochi linguistici, gags e incastri di ragionamento che smonterà miti e certezza del maschile per approdare infine a una domanda decisiva: se il maschio è un tale fallimento perché continuiamo a metterlo al centro di ogni progetto sociale?
I nostri protagonisti sono tre buffoni contemporanei incastrati in una commedia che prende spunto da varie ispirazioni, dagli studi di Joan Bolen e dal sottile umorismo di “Che cos’è l’uomo” di Mark Twain.
Commedia di ruoli che nasconde in sé un ulteriore sorpresa: i nostri dèi infatti sono impersonati non da attori uomini, ma da tre attrici che, dopo anni di lavoro all’interno del
KOLLETTIVO DRAG KING
Kollettivo Drag King, nato all'interno del Teatro Ringhiera nel 2011, ha deciso di portare in scena, in chiave comica, i maschili che lo abitano. Dalla sua formazione il Kollettivo Drag King indaga e mette in scena il lato maschile, combattendo tabù e stereotipi, liberandosi dai condizionamenti di genere, giocando in modo spudorato e impertinente.
The Dei after è un irriverente gioco nel gioco che non vuole risparmiare niente e nessuno e che promette di farci ridere e pensare.




Altri crediti: scene e costumi Ilaria Ariemme
cura del suono e della luce Luca De Marinis
immagini scenografia Serena Serrani
assistente alla regia Giulia Sarah Gibbon
regia di Rita Pelusio
produzione ATIR Teatro Ringhiera
con il sostegno di NEXT ed. 2019/2020 Progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo e con il sostegno del Comune di Sasso Marconi e Associazione Ca’ Rossa


Produzione: ATIR Teatro Ringhiera

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Il 17 maggio 1996 sette giovani neo-diplomati della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano fondano A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca. Di questi, sei ancora oggi sono soci della compagnia composta oggi da 13 soci e da una ventina di soci sostenitori.
“L’Associazione intende porsi come libero centro di Ricerca per un nuovo modo di fare e diffondere il teatro nella società, al fine di rivitalizzarlo, puntualizzandone le specificità di fronte a Cinema e televisione, e al fine di ravvivare nella gente il senso della sua irrinunciabile importanza. Al centro dell’attività dell’associazione si pongono la produzione e la distribuzione di spettacoli teatrali. L’Associazione intende altresì promuovere lo studio e la divulgazione dell’arte teatrale, intesa come libera espressione dell’individuo nel tessuto sociale, con particolare attenzione alle Scuole e a luoghi socialmente svantaggiati…”
Fin dalla sua fondazione la direzione artistica di ATIR è affidata a Serena Sinigaglia. Il gruppo è nato con l’intento di costruire e mantenere una propria autonomia artistica e organizzativa, per un teatro che sia semplice, diretto, chiaro, energico, privo di ermetismi o retorica; un teatro che sia dentro la realtà, dentro al tempo, spunto di riflessione dell’oggi: un teatro popolare di qualità in cui i grandi classici e le drammaturgie contemporanee si intersecano per restituire una visione possibile del presente, un teatro capace di attirare a sé categorie di pubblico molto variegate e trasversali.
Da sempre inoltre ATIR ha promosso e sviluppato ogni anno diversi tipi di laboratori con la consapevolezza che il lavoro e la conoscenza sul palco sono gli strumenti più importanti per sviluppare la propria creatività e far crescere una nuova generazione di artisti.
Nel 2007 dopo undici anni di nomadismo, ATIR ha sentito l’urgenza e il bisogno di trovare un luogo dove fermarsi. E così, dopo aver partecipato e vinto un bando pubblico del comune di Milano, ottiene in gestione il Teatro Ringhiera in via Boifava, zona sud di Milano. In dieci anni di gestione, ATIR ha profondamente modificato l’identità e la funzione del Teatro nel territorio, l’ha riaperto ai cittadini, ne ha ridisegnato la fisionomia, e si è progressivamente imposto nel panorama cittadino, fino a rientrare nei soggetti inseriti nel sistema delle convenzioni del Comune di Milano. Oggi ATIR è una delle realtà più longeve e significative del panorama teatrale cittadino e nazionale. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui: Premio Hystrio per l’attività della compagnia (2012); Medaglia d’oro della Provincia di Milano (2007); Ambrogino d’oro, attestato di civica benemerenza del Comune di Milano (2012), Premio Rotary Spazio Cultura (2015). Attualmente , da ottobre 2017 , il teatro Ringhiera è stato chiuso dal Comune (proprietario dell’immobile) per lavori di manutenzione straordinaria. La programmazione del teatro è quindi temporaneamente sospesa.
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