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Piccoli Pezzi Poco Complessi

InBalia Compagnia Instabile

Genere
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Regia: Marco Cacciola, Francesco Villano

Drammaturgia:

Attori: Marco Cacciola Lucia Mascino Francesco Villano

Altri crediti:

Parolechiave:

Produzione:

Anno di produzione: 2011

Genere:

Due grandi cubi ospitano due uomini, una donna circuita attorno a loro, luci led, un set di dispositivi multimediali, un uovo simbolo di vita e perfezione, la riproduzione, la clonazione, la natura, la tecnica, la scienza: PICCOLI PEZZI poco complessi è la prima opera della compagnia InBalìa, un omaggio a Michel Houellebecq e a "Le Particelle Elementari".
Uno spettacolo per due registi, due punti di vista. Due approcci al lavoro - e al mondo - si alternano sulla scena. Creazione e paternità, umana / tecnica / artistica, sono i temi che legano, in modi diversi, i tre personaggi del testo: Bruno, Michele e Susan.
Due fratelli, un ricercatore e un disoccupato erotomane, vivono dentro rassicuranti strutture di ferro. Passano le loro giornate tra piccoli rituali domestici e ossessioni onanistiche. Ma le loro menti vagano, pensano e progettano imprese futuristiche, rivoluzionarie teorie, creazioni di opere d’arte. La loro visione del mondo può così diventare oggetto, creatura. Osservano gli uomini attraverso la voce e l’immagine che gli rimanda l’altro, si studiano, ma di fatto sono soli. Si auto alimentano. Una donna entra ed esce dalle loro tane e dalle loro vite con grande semplicità. Li testa. Lei non ha ancora un luogo, ma ha un istinto vitale e incontrollato che la spinge a cercare, a desiderare un figlio. Questi incontri, però, rimangono germi, non si sviluppano in storie, non creano reazioni che determinano conseguenze. Sono solo persone abbarbicate al tempo presente e all’idea di poter superare la morte lasciando una traccia, un segno di sé nell’arte, nella scienza, nei geni. Un figlio sarà, in questo caso, niente più che un prodotto di consumo che servirà a soddisfare l’ego e le pulsioni del suo artefice. Piccoli pezzi di umanità si incontrano, si sfiorano, si separano. Una riflessione sul desiderio della creazione e sulle frustrazioni che ne conseguono, ambientata in un mondo possibile, imploso, umano.
“Piccoli Pezzi” è una spettacolare riflessione sulla riproduzione e il terrore di scoprirsi inefficaci, sterili, poco rappresentativi di se stessi e del tempo in cui si vive.
Una drammaturgia di corpi e parole sulle possibilità riproduttive della specie umana e i suoi effetti collaterali.

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