Regia: Adrian Schvarzstein
Drammaturgia: Luigi Ciotta
Attori: Luigi Ciotta
Altri crediti: Scenografia: Yasmin Pochat e Augusta Tibaldeschi Costumi: Roberta Vacchetta Luci e Suono: Luca Carbone Coproduzione: C.IT.A sooc. coop Fondazione Cirko Vertigo Festival Mirabilia Veregra Street Festival Bando Move! Piemonte dal Vivo Latitude 50 La Roseraie Maison Culturelle d’Ath La Belle Rue Festival Kunsten op Straat Progetto Vincitore “Orango Bando 2018” – Cooperativa Italiana Artisti Premio Emilio Vassalli 2019 - Festival Circonferenze - Rho (MI)
Parolechiave: Teatro Fisico, Circo, Magia, Clown, Teatro Comico, Satirico, Animali, Cibo
Produzione: Le Musichall - Torino
Anno di produzione: 2020
Genere: Teatroragazzi (8-99) Prosa Figura
Quando è stata l'ultima volta che vi siete divertiti vedendo degli animali al macello?
Abattoir Blues è l’ultimo spettacolo della Trilogia dell’Abbondanza. Dopo gli sprechi alimentari (Funky Pudding – 2009) e l’abuso di zuccheri (Sweet Dreams – 2014) Luigi Ciotta porta nuovamente all’attenzione dello spettatore un tema caldo dei nostri tempi: il maltrattamento degli animali negli allevamenti intensivi e il rapporto ambivalente con la carne, ai giorni nostri caratterizzato da sempre nuovi tabù. Anche questa volta non si vuole puntare il dito contro qualcuno. Il tema è l’uomo con le sue contraddizioni e debolezze nell’affrontare i sentimenti più oscuri della sua anima, della sua parte più bestiale, rappresentata appunto dal suo rapporto con gli animali in scena. Tutto questo in chiave comica, grottesca e surreale, secondo le regole del buffone e del clown. Lo spettacolo unisce teatro di figura, circo, teatro fisico, magia e comicità in una dimensione in cui le parole cedono il passo a suoni, versi e rumori, sia registrati che dal vivo. In questo modo un tematica così pesante risulta accessibile ad un pubblico vasto.
Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.
Link:
Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.