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La Belva Giudea

Dogma Theatre Company

Genere Teatroragazzi (11-19) Prosa
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Regia: Gabriele Colferai

Drammaturgia: Gianpiero Pumo

Attori: Gianpiero Pumo Filippo Panigazzi

Altri crediti:

Parolechiave: Shoah, Olocausto, Boxe, Sport, Storia, Pugilato, Pugile, Seconda Guerra Mondiale

Produzione: Dogma Theatre Company

Anno di produzione: 2018

Genere: Teatroragazzi (11-19) Prosa

Cinque capitoli, cinque round che attraverso la boxe raccontano la storia vera della “Belva Giudea”. È questo il nome che fu dato ad Herzko Haft durante la sua carriera da pugile all’interno dei campi di concentramento tedeschi. Internato alla sola età di quattordici anni Herzko non si è mai arreso al suo
destino e ha combattuto il nazismo guidato dall’amore per Leah. Dotato di una buona stazza muscolare e di una notevole resistenza fisica, venne scelto da un ufficiale delle SS come “volontario” per incontri di boxe all'ultimo sangue fra prigionieri, con l’unico scopo d’intrattenere i nazisti e la sola regola: chi vince sopravvive, chi perde muore. Herzko vinse 75 incontri. Sopravvisse a 75 incontri. Uccise 75 uomini. Una volta libero sbarcò in America per ritrovare Leah sotto il nome di Harry Haft. Harry voleva farle sapere che anche lui era fuggito negli Stati Uniti. Doveva far apparire il suo nome su tutti i giornali. E c’era un solo modo per farlo: sconfiggere il campione del mondo dei pesi massimi, Rocky Marciano.

Uno spettacolo che osa unire cinema e teatro. Per far sì che una pagina così difficile della nostra Storia non ci sembri troppo lontana da non potersi ripetere, la
performance teatrale si fonde con il mezzo cinematografico, assecondando il ritmo della scrittura. Le riprese live permettono di scoprire dettagli e fragilità del protagonista, un pugile in carne e ossa che lotta, suda e si racconta. Questo per riunire un pubblico diviso tra cinema, serie tv e un teatro sempre più dimenticato.

Questo progetto vuole raccontare una pagina di Storia tristemente nota con un punto di vista inedito: la boxe. La storia privata di Harry rappresenta problematiche più che maiattuali: leggi basate sulla razza, l’accoglienza di chi fugge dalla guerra, la spettacolarizzazione della violenza. L’impostazione cinematografica dello spettacolo permette allo spettatore di percepire l’attualità di questa storia e la sua
contemporaneità nelle tematiche affrontate. La boxe, protagonista di questa storia, in America gli restituisce la dignità che in Europa gli aveva tolto. Nonostante la violenza in esso connaturata, questo sport non fa distinzione di razza, credo religioso o paese di provenienza. Su un ring tutti sudiamo allo stesso modo. Tutti sanguiniamo allo stesso modo.

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AUDIO
IMPIANTO BASE L&R
MIXER 12 CH

Necessità sceniche:
• Appendere sacco da boxe all’interno del palco
• Appendere telo per video proiezioni e video proiettore

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