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LEI

Sanpapié
Regia: Marcello Gori e Lara Guidetti
Drammaturgia: Drammaturgia e musiche originali Marcello Gori
Attori: Coreografia e Interpretazione Lara Guidetti
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Teatro-danza
Chi è Lei? // Una donna, a metà di un’età di mezzo, alla ricerca di qualcosa di autentico. Nella ricerca arranca, si attorciglia, impara a camminare, si traveste, si trasforma, sorride. E’ immobile, frenetica, impotente, formale, normale. Per riuscire ad assomigliarsi davvero si spinge a uscire da sé, dal fardello dei giorni e delle ore che si trascina dietro. Nel tentativo di ricollegarsi all’intuito perduto, alle proprie radici, all’eterno femminino che sonnecchia dentro ogni donna, alla lupa che come un’ombra la segue dalla notte dei tempi. Ad accompagnarla in contrappunto, Lui, che la studia, la provoca, cerca di capirne il viaggio compiendo il proprio e ricordandole quanto in lei ci sia qualcosa di ogni altra lei, di ogni altro tempo e ogni altro spazio. E che l’unica strada per ritrovarsi è cominciare a considerarsi interi, in connessione con il flusso pulsante della vita: creature fragili e insieme potenti che custodiscono il mistero dell’esistere.
Da dove nasce? // “Lei” nasce dalla (ri)lettura di alcuni testi antropologici e filosofici, in particolare “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estes e “Natura uomo donna” di Alan W. Watts, e riscopre al tempo stesso una ricerca familiare per ricollegare questa “lei” ad altre “lei” che l’hanno effettivamente preceduta.
In “Lei” la danza si confronta con la narrazione e il gioco teatrale, con la trasformazione e il personaggio, l’azione, l’immagine rappresentativa, il simbolo. Il movimento esprime così una comunicazione chiara e diretta, dove la quotidianità del corpo nei suoi modi usuali e condivisi procede verso l’archetipo, e il gesto teatrale e la maschera si sublimano nel movimento astratto. Il risultato è uno spazio scenico spoglio, abitato solo da un corpo femminile e da un materasso, nel quale si attraversano, oltre ad immagini concrete e quotidiane, riferimenti a figure mitologiche o divine, personaggi di fiabe o leggende, archetipi. Con “Lei”, Sanpapié torna alle origini, ad inseguire quella dimensione narrativa più intima e raccolta che tanto ha esplorato, presentando un assolo per corpo di donna il cui cuore sta nel dialogo continuo tra coreografia, drammaturgia e musica e nel profondo rapporto con gli oggetti e i simboli nella loro potenza evocativa.

Produzione: Sanpapié

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Sanpapié è una compagnia, un nucleo artistico e creativo costituito nel 2008 che dalla sua nascita ha presentato spettacoli, performance, site-specific e progetti culturali in Italia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania e Cina collaborando con Istituzioni e Enti di fama nazionale e internazionale.
La pluralità del linguaggio, la tensione alla contaminazione e all’apertura di relazioni nuove, sotto un profilo artistico, organizzativo e di collaborazione, sono tratti che caratterizzano Sanpapié e che spingono la compagnia verso la ricerca, lo studio, la sperimentazione di nuove vie. Sanpapié non ha puntato sulla definizione di un linguaggio univoco, ma ha trovato nella diversificazione della proposta il proprio elemento identitario, riuscendo a costruire un dialogo aperto e plurale con il sistema teatrale e artistico. La centralità del corpo, considerato come motore di senso oltre che di movimento, è stata origine di un percorso multidisciplinare che ha portato la compagnia a traghettare i principi del Tanz Teather nel nostro mondo ipertecnologico, attraverso spettacoli in cui l'ironia convive con i grandi temi esistenziali e antropologici, la musica elettronica dialoga con le forme musicali del passato e il corpo attraversa spazi simbolici in cui l'archetipo convive con il quotidiano. Il risultato è una poetica in cui la fusione dei vari elementi (coreografia, musica, drammaturgia, video) produce universi di segni, che hanno al centro il corpo considerato nella pienezza del suo essere e nella ricchezza delle sue stratificazioni.
L'attività di Sanpapié si concentra principalmente su tre ambiti di azione:
- la produzione e distribuzione di spettacoli di danza, teatrali e musicali a carattere originale (tanto nell'ideazione ex novo quanto nella riscrittura ispirata a opere già esistenti);
- il lavoro sulla promozione e la realizzazione di attività formative, informative e sociali sempre con un'attenzione costante alla ricerca, allo sviluppo del pubblico e alla multidisciplinarità;
- la realizzazione di progetti culturali territoriali rivolti a comunità specifiche.
Dal 2015 al 2017 è riconosciuta dal MiBACT come organismo di produzione danza e vince il bando Funder35 di Fondazione Cariplo per il triennio 2017-2019. La Compagnia ha ricevuto un contributo dal Comune di Milano per l’attività continuativa nell’ambito dello spettacolo dal vivo per gli anni 2018, 2019 e 2020.
Nel 2012 partecipa a Islotes en Red, progetto finanziato dalla Comunità Europea, e produce lo spettacolo Io Sono Figlio.
Nel 2013 la compagnia presenta due+due=5 e Mi Sono Perso a Milano, primo spettacolo di teatro-canzone firmato da Marcello Gori, musicista e autore Sanpapié.
Il 2014 è dedicato a Della caduta, un passo di danza, un progetto di Lara Guidetti per la regia di Carmen Giordano.
Il triennio ministeriale 2015-2017 vede la compagnia impegnata su fronti diversi, da un lavoro “agile”come l’assolo Lei (2016, vincitore del Premio Sonia Bonacina 2017), a produzioni più impegnative come Ode all’olio (2015) o le opere Le Sacre du printemps e Histoire du soldat (2016 e 2017, prodotte per lo Stresa Festival), fino ai lavori site-specific: su tutti, En haut en bas (2015), prodotto per il Festival Torino e le Alpi, e Memoire. Storie di bellezza nascosta (2017), in collaborazione con il FAI; infine, la coproduzione internazionale Skies (2016, regia di João Garcia Miguel).
Nel frattempo nel 2015, presso il Teatro della Contraddizione, nasce il progetto di
spettacolo multisensoriale Balerhaus che replica con successo in molte piazze d’Italia e in Svizzera.
Nel 2018, la compagnia produce Amartés – Il viaggio di Caino, spettacolo selezionato da Next 2017/2018, Se una notte d’estate un viaggiatore… (performance site-specific commissionata dallo Stresa Festival), il progetto TWINS (due creazioni di giovani autori/danzatori della compagnia: Trans-Ferre a cura di Sofia Casprini e Martina Monaco, e Forlorn a cura di Matteo Sacco), Orfeo Reloaded (co-produzione con il festival Teatri del Cimone). Nello stesso anno la compagnia avvia il progetto A[1]BIT, in collaborazione con i Festival MilanOltre ed Exister e con DanceHaus+, che nel 2019 vince Next 2019/2020.
Sempre nel 2019 la Compagnia vince il bando Invasioni Contemporanee (grazie al quale realizza, in collaborazione con Orchestra Musica Manens, Tac-tus, un site-specific per Offida) e avvia il progetto Circolo Virtuoso presso il Circolo Cerizza di Milano, con il contributo di Fondazione Cariplo.
Da fine 2019 a inizio 2020 Lara Guidetti ha collaborato con la compagnia portoghese JGM per il debutto a Porto a gennaio 2020 della nuova co-produzione Sanpapié-JGM Um plano do labirinto. Da novembre 2020 Lara Guidetti è tornata in Portogallo per lavorare a una nuova co-produzione e a progetti internazionali in partnership tra le due compagnie. Ad agosto 2020 la rassegna Estate Sforzesca di Milano ha ospitato la prima del nuovo concerto-spettacolo C’era un cartello giallo con una scritta nera. Durante i mesi di lockdown, la compagnia si è impegnata a produrre contenuti digitali
in forma di brevi video della durata di circa 4’/5’ in occasione delle festività (Pasqua, 25 aprile, 1° Maggio, 2 Giugno), ha regalato ai propri iscritti alla newsletter la possibilità di accedere ai video integrali (per periodi limitati) di spettacoli passati e ha creato uno spazio gratuito online per tutti i propri allievi e per professionisti, appartenenti sia al teatro sia alla danza, dove offrire in media due incontri settimanali di training fisico e composizione coreografica.
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