Regia: Valeria Russo e Lucas Delfino
Drammaturgia: Valeria Russo e Lucas Delfino
Attori: Valeria Russo e Lucas Delfino
Altri crediti:
Parolechiave: danza bugiarda, manipolazione, società
Produzione: Valeria Russo e Lucas Delfino
Anno di produzione: 2018
Genere: Danza Teatro-danza Performance Installazione
HIDDEN TRACK
Nasce in seguito alla lettura del libro Gli Stregoni della notizia di Marcello Foa.
Una rassegna di bugie costella la politica internazionale. Foa elenca i misfatti perpetuati sopratutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna dagli "spin doctor", personaggi quasi sconosciuti perché, appunto, il loro lavoro si svolge lontano dalle telecamere. Si scopre così come l'opinione pubblica internazionale sia stata "guidata" a condividere scelte azzardate e a volte disastrose: dalle famose "armi di distruzione di massa" irachene alla guerra nei Balcani motivata da una "pulizia etnica" mai interamente dimostrata.
I due artisti alla scoperta di tal fenomeno vogliono diffondere la notizia. Tutti dovrebbero esserne a
conoscenza.
Su tutto e tutti incombe una sorta di sindrome compulsiva che spinge a cercare la soluzione dei problemi nel sostanziale rifiuto dei medesimi. Sintomo allarmante di una crescente incapacità o insipienza delle classi dirigenti democraticamente elette ad affrontare i mutamenti della realtà circostante in termini alternativi a una regressione nelle funeste e sempre autolesionistiche chiusure del passato.
C'è bisogno di un opinione pubblica che possa combattere questa manipolazione ed il primo passo è sempre riconoscere e conoscere.
Certo è che nell'immediata consapevolezza il mondo che conosciamo incrina i suoi connotati. Ansia, Paura, solitudine, disperazione sono alcune delle parole chiave su cui i due artisti hanno lavorato. Sulla sensazione che tutto è fittizio, non ci si può fidare, bisogna sempre analizzare e verificare prima di farsi trascinare e convincere.
Come questa sensazione può' raggiungere e mutare il nostro corpo? Quotidianamente nella vita “normale”: ansia, timore di essere raggirati, manipolati, scetticismo, diffidenza
Il corpo assorbe e restituisce, probabilmente una qualità profondamente soggettiva.
Ecco, questo l’obbiettivo della piece, l’occasione di ricercare questo stato nel corpo in maniera cosciente e imprimerlo in quell’istante su quel palcoscenico.
In scena una massa di cavi elettrici che stanno a rappresentare l'inevitabile rete d'informazione globale che come un mostro senza pietà divora e schiaccia la così detta opinione pubblica, che poi siamo noi. Noi tutti.
Questa massa che però comunque viene trascinata, spostata, a tratti sconfitta. Non è immortale.
Essa lascia sui corpi la memoria di un grande peso (circa 80kg) che porta il danzatore a variare la qualità e la sensibilità.
Hidden Track è in fase di costruzione, altri elementi sono previsti. Un video dovrebbe ampliare l'immagine del mostro di fili e ci sarebbe l'idea di far interagire il pubblico attraverso schermi collegati agli smartphone. Questo se il budget di produzione dovesse aumentare.
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