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TUTTO

Evoè!Teatro
Regia: Alessio Nardin
Drammaturgia:
Attori: Silvio Barbiero Emanuele Cerra Martina Galletta Gabriella Italiano Matteo Spiazzi
Trailer: Link
Anno: 2013
Tutto è un testo di Rafael Spregelburd, inedito in Italia. È andato in scena in prima nazionale il 25 gennaio 2013 al teatro Cartiera di Rovereto (TN). Sia in questa occasione che in occasione della replica del 31 gennaio al teatro Aurora di Marghera (VE), lo spettacolo ha riscosso notevole successo da parte di pubblico, critica e da parte dell’autore stesso presente in sala, andando così a dare forza all’obiettivo che ci ha spinti ad intraprendere questo lavoro: non realizzare semplicemente un evento spettacolare ma affrontare un percorso nel quale esperire (in varie forme) strumenti attoriali che permettessero di cercare l'essenza dell'azione da condividere infine totalmente e liberamente con il pubblico, come atto conclusivo di tale percorso. Un percorso che non termini con il debutto ma che prosegua di replica in replica cercando di andare sempre più in profondità.
Si tratta di un testo molto complesso, caratteristica questa del drammaturgo argentino, che ha come tema di fondo l’identità di un popolo: cos’è che caratterizza l’identità di un popolo? Crediamo che essa sia casuale? La comicità amara di Rafael Spregelburd si concentra su tre domande, tre situazioni che si susseguono a ritroso nel tempo, risucchiando personaggi e atmosfere in una drammaturgia disarticolata che non trova soluzioni ma pone domande.
Tre episodi, tre piccole storie quotidiane, tre fabule morali. Gli exempla di Spregelburd nella loro semplicità indagano aspetti fondamentali della vita reale e ci interrogano, dunque, sul concetto di popolo.
Nel primo quadro lo Stato trova la sua più paradossale rappresentazione nella burocrazia. Lo spettatore si trova coinvolto direttamente nelle vicende di un ufficio statale dove in discussione è l’essenza stessa di Stato. Viene così sottointesa una profonda riflessione sul ruolo del lavoro, il valore della proprietà, il peso del denaro. Che cos’è poi lo Stato?
Nel secondo quadro alcuni parenti si incontrano per la cena di Natale, l’apparente euforia dei partecipanti nasconde profonde tensioni e questioni irrisolte che fungono da pretesto per far emergere il tema portante di questo episodio, il delicato legame tra arte e libertà. Può l’arte definirsi libera? Se l’arte è espressione di libertà come può allo stesso tempo essere prodotto, merce, moneta e quindi affare? La libertà si paga? E con quale prezzo? L’arte mercificandosi vende libertà? Che cos’è poi la libertà?
Nel terzo quadro un bambino ammalato, durante una tempesta, scatena tutti i terrori umani più ancestrali e inspiegabili. La religione e la superstizione vengono messi a confronto: fino a dove una invade l’altra? Qual è il confine tra la fede e l’autosuggestione? Parole del vecchio testamento fanno da sfondo al profondo conflitto tra credo e realtà. Cosa significa credere? Come si può spiegare il bisogno di credere? Di che cosa è fatta la fede?

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Evoè è un urlo di battaglia metaforico
con cui la compagnia si propone
di sfuggire agli schemi di mestiere
e fare appello invece alle pulsioni artistiche
da mettere in gioco insieme alle esperienze di vita
per interrogarsi sull’Arte e sulla Vita
Evoè!Teatro è nata il 30 agosto 2011. Nel suo primo anno di attività ha avviato diversi
progetti e collaborazioni muovendosi tra Rovereto, Venezia e Milano. Il progetto principale
è “Contemporaneamente a teatro”, che si è concluso il 25 gennaio 2013 con la produzione
ed il debutto in Prima Nazionale dello spettacolo “Tutto” di R. Spregelburd. Da giugno
2012 Evoè!Teatro è diventata responsabile dell’organizzazione e promozione di altri due
spettacoli: “Strada Provinciale 40” di Cristina Belgioioso e “La prostituzione raccontata
al mio omeopata” di Laura Tassi, due spettacoli che affrontano il tema della prostituzione
e dello sfruttamento della donna: un progetto dell’Associazione Segnavia-Padri Somaschi
di Milano in collaborazione con la Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano e
Olinda Onlus-Teatro LaCucina di Milano. Da Maggio 2013 ha avviato una collaborazione
artistica con un gruppo berlinese LMN-Liminale Räume e la casa di produzione olandese
Small House Production da cui è nato lo spettacolo “Abissi” di Nadja Grasselli. Da giugno
2013 attiva il nuovo progetto di formazione e produzione artistica: il LAD – Laboratorio
permanente d’Arte Drammatica.
Da novembre 2013 fa parte del network internazionale di promozione culturale e sociale FIRESTARTER, con il quale realizza progetti di collaborazione e scambio in Europa.
Nel 2014 realizza in collaborazione con LMN lo spettacolo È GUERRA -2014 – Da Gli ultimi giorni dell'umanità di Karl Kraus, debutta all'interno della mostra "Lo sguardo inquieto" Rovereto, 21 novembre 2014. Replica a Smart Lab, Rovereto e a Le Gallerie per la mostra "The First Global War 1914-2014" .
La compagnia Evoè!Teatro nasce per dare spazio e voce all’esigenza di creare un luogo
dove poter confrontarsi e sperimentare un teatro che sia, prima ancora che spettacolo,
Arte. La compagnia realizza progetti artistici con l’obiettivo di creare un’idea di teatro che
possa parlare al mondo d’oggi. La ricerca è quindi alla base della sua attività, che punta
allo sviluppo di linguaggi e forme che possano rispecchiare la complessità della
contemporaneità.
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