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SOLDATO MULO VA ALLA GUERRA

Teatro degli Acerbi
Regia: Patrizia Camatel
Drammaturgia: Patrizia Camatel
Attori: Massimo Barbero
Trailer: Link
Anno: 2018


Generi: Teatroragazzi (11-18), Prosa

Tags: teatro, narrazione, Grande Guerra, animali in trincea, memoria

"La guerra riconduce alla Natura: dove essa fa il vuoto della vita consueta, riappaiono sul primo piano elementi che la pace nasconde: anche gli animali. Non è necessario avere l'anima francescana per sentirseli più vicini, in guerra. Dove e quando, anche per l'uomo, cessa l'illusione che la vita sia ordinariamente sicura, s'intendono meglio queste altre creature che sempre, anche in pace, vivono in pericolo di morire; si intuisce meglio la loro natura che opera dominata da questo presupposto continuo: la morte." Giulio Caprin, 1916

Durante la Prima Guerra Mondiale accanto agli uomini ha combattuto un esercito di animali. Muli, asini, buoi, cani, cavalli, piccioni vennero utilizzati per le azioni belliche, per lo spostamento di reparti e materiali, per le comunicazioni e il sostentamento delle truppe. La forzata coesistenza di animali di ogni genere con gli uomini avvicinò gli uni agli altri in una tragica fratellanza di fronte alla morte e alla sofferenza. Creature affratellate anche dalla condizione dell’inconsapevolezza.

Giuseppe Zabert, classe 1897, figlio di mezzadri, parte da un paese nell’astigiano – come altri dieci tra fratelli e cugini – per andare a servire la Patria al fronte. La cartolina di precetto lo raggiunge in seminario, ma nemmeno la vocazione al sacerdozio risparmia al giovane di obbedire alla chiamata alle armi: dovrà confrontarsi anche lui con la disciplina militare, con condizioni di vita estreme, con il costante pensiero di morire o di dover uccidere. Assegnato ad un reparto di artiglieria alpina, ha per compagna la mula Margherita, alter ego animale che stimola domande sull’obbedienza e sul coraggio, sulla capacità di sacrificio, sull’insensatezza delle guerre. Riflessioni che partono da un contesto storico preciso per approdare ad una prospettiva esistenziale e spirituale.

“Il testo a tratti poetico a tratti crudo e scabro, la struttura con un dell'andamento energetico ben calibrato mai monotono, ben congegnato come un cerchio che si chiude vita-morte. Non è uno spettacolo sulla guerra... È qualcosa di più universale antropologico, è popolare ma parabolico.”
Lucia Giordano, Faber Teater

vedi anche:
http://www.teatrodegliacerbi.it/index.php/spettacoli/teatro-e-territorio/228-soldato-mulo

Altri crediti: consulenza storica di Nicoletta Fasano e Mario Renosio
costume Sara Bosco – Vezza Maison

realizzato in collaborazione con
ISRAT - Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea di Asti
Archivio della Teatralità Popolare – casa degli alfieri

nell'ambito del programma ufficiale ministeriale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale 2014/2018

Produzione: Teatro degli Acerbi

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Il Teatro degli Acerbi è una compagnia teatrale che opera sul territorio nazionale da oltre quindici anni.\r\nTra gli spettacoli ricordiamo: "Scaramouche" di Luciano Nattino (coproduzione con Asti Teatro 29 e casa degli alfieri), "Il mondo dei vinti" con il Faber Teater e casa degli alfieri (in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Sistema Teatro Torino, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte), "Aristofane la pace" per la regia di Oscar De Summa. Nel 2016 debutta il nuovo spettacolo "Wild West Show" per la regia di Frosini/Timpano.\r\nHa partecipato, oltre che a stagioni e rassegne teatrali, a festival quali Asti Teatro, I Teatri del Sacro a Lucca, L''ultima luna d''estate, Teatro e Colline a Calamandrana, il Festival della Narrazione a Mariano Comense, Il Sacro attraverso l''ordinario a Torino, l''International Traditional-Ritual festival in Iran, il LongLake Festival a Lugano, Le Terre Traverse a Fiorenzuola d''Arda, il Festival della Biodiversità a Milano, Teatri di confine, Filo d’ Arianna Festival e altri. Per il teatro ragazzi è stata ospite a Giocateatro a Torino e del Festival Enfanthéâtre ad Aosta. \r\n"Parole e sassi, il racconto di Antigone per le nuove generazioni", realizzato dal Collettivo Progetto Antigone e diretto da Letizia Quintavalla, ha vinto il premio Eolo 2013 come miglior progetto creativo.\r\nProgetta e realizza inoltre nell''astigiano attività di programmazione, rassegne, eventi, tra i quali: la "Mezza stagione", stagione del Teatro Municipale del Costigliole d’Asti, il Festival "Paesaggi e oltre" (con l''Associazione Arte & Tecnica), la rassegna "Teatro in terra Astesana", il "Teatro Scuola" del Comune di Asti.\r\nGestisce la “Casa del Teatro Asti”, uno spazio dedicato alla sperimentazione contemporanea, alla contaminazione, alle nuove generazioni. \r\nProgetta nel 2014 "Culture in terra Astesana - smart culture project per un territorio", vincitore nell''ambito del Bando "fUNDER35 - Il fondo per l''impresa culturale giovanile" promosso da 10 fondazioni di origine bancaria e nato in seno alla Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell’Acri.\r\nSvolge da anni attività formativa sul territorio astigiano, con laboratori di propedeutica teatrale nelle scuole primarie e secondarie e corsi di teatro. Ha realizzato progetti didattici per la Regione Piemonte, vincitori di quattro bandi per i settori Politiche sociali e politiche sulla famiglia e Pari opportunità.\r\nE'' sostenuta dalla Regione Piemonte attraverso la L.R. n.68-1980 sulle attività professionali del teatro di prosa e collabora con i principali Enti ed Istituzioni regionali quali la Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito Regionale Multidisciplinare, la Fondazione Casa del Teatro Ragazzi e Giovani del Piemonte e altri.
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