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UNA CLASSICA STORIA D'AMORE ETEROSESSUALE

DOMESTICALCHIMIA
Regia: Francesca Merli
Drammaturgia: Camilla Mattiuzzo
Attori: con Davide Pachera, Laura Serena e Massimo Scola
Trailer: Link
Anno: 2018
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (12-18), Prosa

Tags: psicanalisi, figlio, famiglia, spettatore, Steven Spielberg

Due quarantenni in cerca della propria identità: lui è uno scrittore, lei una casalinga. Lui vorrebbe essere Tolstoj, lei Natalie Portman. Insieme forse per errore, mettono al mondo un figlio, un pre-adolescente di undici anni, ma con un’intelligenza fuori dal comune, sempre in bilico fra psicoanalisi ed evoluzionismo, alla costante ricerca del suo posto nel mondo. “Se voi non vi amate, io non esisto”. È l’appello che il figlio fa ai genitori: amatevi! Sempre, come il primo giorno. Nel corso della storia (dell’umanità) l’amore è venuto definendosi come il principio fondante del nucleo familiare. Senza amore non c’è famiglia, senza amore non c’è nessuna famiglia. Ma non è sempre stato così: un tempo i figli si facevano per avere qualcuno che lavorasse al posto proprio. L’amore era secondario, possibile ma non necessario. Oggi non è così: l’amore serve e se svanisce (succede!) va ricostruito o, come nel nostro caso, ricordato procedendo a ritroso nel tempo. Ed è proprio il figlio la chiave di questa ricerca, di questo viaggio spazio-temporale, che dalle origini gloriose e romantiche procede verso la dissoluzione dettata dalla quotidianità. Il suo obiettivo è cercare d’impedire che il nucleo possa sfaldarsi, perché in quel caso lui, frutto di quell’unione così fondamentale, dovrebbe rimettere in discussione tutto ciò che lo definisce. “Come ti sei vestita?” “Mi sono vestita da madre”. I personaggi di questa storia non hanno un nome. O meglio, ce l’hanno, ma non lo scopriremo mai. “Dov’è tuo padre?”, chiede la madre al figlio, “Dov’è tua madre?”, chiede il padre al figlio, “Dov’è la mamma?”, chiede il figlio al padre, “Hai mangiato?”, chiedono tutti quando non sanno cosa dire. Se attraverso il linguaggio si costruisce e penetra la realtà, quella di “Una classica storia d’amore eterosessuale” è una realtà fatta di funzioni, dove i nomi propri scompaiono insieme alla capacità di darsi un’identità precisa. Ci si definisce attraverso un ruolo, o attraverso un’interpretazione di esso, mediata da tradizionali luoghi comuni.
Questo lavoro prevede dei momenti di coinvolgimento del pubblico, anche ad alto tasso umoristico, che danno la possibilità a quest’ultimo di interagire con i personaggi in maniera attiva. Il cardine di questo coinvolgimento è il figlio che, muovendosi tra il palco e la platea, svolge una tripla funzione di attore, narratore e spettatore. È lui, infatti, che partendo dalla fine della storia, ripercorre le tappe fondamentali della vita familiare e presenta agli spettatori le vicende per poi commentarle da fuori, impegnando il pubblico in varie attività: compilare un atipico questionario, tenere una seduta di psicoanalisi ecc. Ogni spettatore ha la possibilità di assistere allo spettacolo e di farne parte attivamente, attraverso le proposte che, di volta in volta, vengono presentate. Lo spettacolo nasce per la prosa, trova un buon riscontro da parte delle nuove generazioni: 12/18 che si immedesimano nel personaggio del figlio.

Altri crediti: Ideazione Francesca Merli e Camilla Mattiuzzo
Movimenti scenici e video Elena Boillat
Musiche e sound design Federica Furlani
Scene Flavio Pezzotti
Light design Isadora Giuntini
Una produzione di DOMESTICALCHIMIA con il contributo di Cantiere Moline, Emilia Romagna Teatro, Campo Teatrale e Armunia.

Produzione: DOMESTICALCHIMIA con il sostegno di EMILIA ROMAGNA TEATRO, CAMPO TEATRALE E ARMUNIA

File scaricabili:
DOSSIER.UNA.CLASSICA.STORIA.D.AMORE.ETEROSESSUALE...nuovo.pdf

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Nel 2016, dopo anni di collaborazione in diversi progetti, Francesca Merli (regista), Camilla Mattiuzzo (drammaturga), Elena Boillat (perfomer) e Federica Furlani (sound designer) fondano la compagnia teatrale DOMESTICALCHIMIA. Intorno a questo nucleo gravitano gli attori degli spettacoli della compagnia tra i quali collaborano: Laura Serena, Davide Pachera, Massimo Scola, Barbara Mattavelli e Zoe Pernici diplomati nelle maggiori accademie nazionali. Sempre nel 2016, la compagnia realizza Il Contouring Perfetto prodotto con il sostegno di Emilia Romagna Teatro, vincitore come miglior spettacolo presso il Festival Avanguardie 20 30, in scena presso il Teatro delle Moline, Teatro delle Passioni e Arena del Sole di Emilia Romagna Teatro. Nel 2018 la compagnia realizza lo spettacolo Una Classica Storia D’amore Eterosessuale prodotto con il sostegno di Emilia Romagna Teatro e Armunia, vincitore del Premio Theatrical Mass indetto da Campo Teatrale e vincitore del Bando Opera Prima Festival per la categoria nuove scoperte.

Quali sono le facce delle nuove nevrosi che ci camminano dentro e intorno? Come stanno mutando le nostre relazioni affettive? I personaggi/persone di DOMESTICALCHIMIA incarnano queste domande, agendo all'interno di spettacoli che si fondano principalmente sulla drammaturgia, sullo studio dei movimenti dell'attore e sul sound design, usando un linguaggio che come primo fine si pone sempre un contatto diretto con il pubblico.

UNA CLASSICA STORIA D’AMORE ETEROSESSUALE 2018

Una produzione di DOMESTICALCHIMIA con il contributo di Cantiere Moline, Emilia Romagna Teatro e Armunia.
PREMI
2018: Vincitore del Premio Theatrical Mass indetto da Campo Teatrale.
2018: Selezionato al Festival Internazionale Opera Prima (su 503 candidature)

REPLICHE
Ottobre 2017: Residenza presso Teatro delle Moline, Emilia Romagna Teatro, Bologna
Dicembre 2017: Residenza presso Armunia, Castiglioncello, Livorno
Gennaio 2018 : Anteprime Teatro delle Moline, Emilia Romagna Teatro, Bologna
Settembre 2018 : Festival Opera Prima, Rovigo
Ottobre 2018: Teatro Sala Fontana, Milano
Ottobre 2018: Teatro del Pane, Treviso
Gennaio 2019: Campo Teatrale, Milano
Marzo 2019: ITC San Lazzaro, Bologna


IL CONTOURING PERFETTO 2016 / in tournée
Una produzione di DOMESTICALCHIMIA con il contributo di Cantiere Moline, Emilia Romagna Teatro.

PREMI
2017: Vincitore come miglior spettacolo al Festival Avanguardie 20 30, Bologna.
2017: Finalista Under Direction, Gualtieri.

REPLICHE
Settembre 2016: Teatro delle Moline, Emilia Romagna Teatro, Bologna
Novembre 2016: Teatro Nuovo, Bergamo
Maggio 2017: Arena del Sole, Emilia Romagna Teatro, Bologna
Giugno 2017: Teatro Out Off, Milano
Giugno 2017: Festival IT, Milano
Luglio 2017: Festival Under Direction 30, Gualtieri
Ottobre 2017: Festival Avanguardie 20 30, Bologna
Febbraio 2018: Teatro delle Passioni, Emilia Romagna Teatro, Modena
Marzo 2018: Teatro Fucina Macchiavelli, Verona
Dicembre 2019: Teatro Foce, Lugano.
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