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Vivo per gioco

COMTEATRO
Regia: Claudio Orlandini
Drammaturgia: Davide del Grosso
Attori: Chantal Masserey e David Bonacina
Anno: 2018


Generi: Prosa

Tags: gioco d'azzardo, azzardopatia, disperazione, fortuna, gioco

Vivo per gioco è un'opera che usa il gioco d'azzardo come varco per andare a scandagliare un certo tipo di sofferenza nei confronti della vita. Una sofferenza tutta dei nostri giorni. La rabbia, la visione del futuro come minaccia, dell'altro come nemico, l'idea che per vivere bisogna sopravvivere e per sopravvivere bisogna prevaricare, muovono Franco. Franco che fuma e canta. Franco che tiene la fortuna al guinzaglio, come una schiava. Franco che è un uomo e come qualsiasi uomo da qualche parte coltiva ancora il desiderio di essere vivo, semplicemente vivo, vivo per davvero e non per gioco.
Drammaturgia
Ho portato con me il desiderio della regia di non parlare dell’azzardopatia tout court, ma di usarla come varco per scandagliare un certo tipo di sofferenza nei confronti della vita.
Ho sostato nei bar abitati dai giocatori, nelle sale slot, nelle strade di sera. Ho giocato, ho fumato con loro, ho cercato di imparare un nuovo lessico. Da questa esplorazione sono apparsi due personaggi. Franco è un tamarro cresciuto del Giambellino, un uomo di mezza età che indossa ancora le AirMax e il bomber, che affanna e arranca, ma maschera bene con dosi forti di ironia e maschilismo. Franco è un adolescente incazzato di più di trent’anni, è un bambino che alza le braccia al cielo per essere abbracciato, è un uomo adulto a cui gira male, malissimo, ma spera ancora possa girargli bene. Franco è il desiderio violento di rivalsa e revanscismo nei confronti della vita che si incontra nelle sale slot e nelle bevute economiche sui marciapiedi. Franco si illude di poter tenere la fortuna al guinzaglio, crede di tenere la propria Moira in catene, di poterla sfruttare e di poterne abusare quando vuole. Ma la sorte degli uomini non è fatta per essere violentata. La fortuna non si fotte. Ma si accorda, talvolta, quando gli uomini sanno ancora ascoltarla, alla loro più intima natura, al loro bisogno antico. Così da caso diventa fato, diventa destino. Diventa la compagna accanto alla quale è possibile non temere più la vita.
Regia
Chi è Franco? Un uomo che vive tra una stanza colma di specchi e una sala di slot machine.
Da dove proviene il disagio di Franco e la causa del suo vizio del gioco?
Nello spettacolo ho cercato di dare vita a questi quesiti. Per la scena ho scelto un armadio che diventa lo scrigno del dio denaro, un tempio, un altare pagano. Una misera stanza dove Franco può scatenare le sue personali allucinazioni. É in questo luogo che arriva il secondo personaggio, una donna bendata.
Una commedia surreale che mette a confronto la diversità del linguaggio quotidiano e spregiudicato di Franco con quello poetico e ricercato della donna bendata.
Lo scontro dialettico e fisico non vuole dare soluzioni, ma l'atto finale dopo l'ultimo sorprendente grido d'aiuto rivolto a dio, sembra far emergere la difficoltà di relazione che vivono i giovani nel contemporaneo e forse solo l'incontro e l'ascolto possono essere l'ultima possibilità di salvezza.

Altri crediti: scene Dino Serra

Produzione: Comteatro

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L’Associazione Culturale Comteatro è attiva sul territorio di Corsico dal 1982, sotto la direzione artistica di Claudio Orlandini, e nel 2013 ha vinto il Premio Hystrio-Provincia di Milano.
Il Comteatro vuole essere un luogo di senso, dove raccontare qualcosa che valga la pena di essere ascoltato e visto e che abbia il carattere di un’urgenza umana, espressiva, teatrale.
Il Comteatro agisce come gruppo teatrale di ricerca autonoma ed autofinanziata fino al 1996; da lì diventa associazione culturale teatrale ospitata nel territorio di Corsico (MI), e sostenuta dal Comune stesso. Dal 1998 il Comteatro organizza a Corsico la rassegna Incontri, che ha avuto ospiti E.Allegri, L.Curino, F.Bruni, C.Accordino, M.Baliani, G.Cederna, G.Rossi, C.Morganti, C.A.Carvalho, D.Manfredini, Scimone e Sframeli, G.Musso, A.Rezza, Abbondanza e Bertoni, S.La Ruina, M.Gualtieri, A.Scommegna ed ha anche accolto progetti innovativi ed internazionali (Davide Enia, Oiseaux Mouche, La Fionda, Duda Paiva).
Dal 2002 il Comteatro ha ampliato il proprio orizzonte di ricerca espressiva verso l’infanzia. In tal senso è nato un settore di produzione teatro-ragazzi e sul territorio di Corsico è stato realizzato un grande progetto di educazione teatrale denominato “Corsico città bambina”.
Sempre dal 1998 il Comteatro cura la direzione artistica di Teatro Scuola, una rassegna teatro ragazzi realizzata in collaborazione con il Comune di Corsico e con la Provincia di Milano.
Dall’anno 2006 è presente sul territorio con la rassegna di teatro per le famiglie Piccoli incontri. Restando in tema di territorio, nell'anno 2013 è partito il progetto LegalMente, in collaborazione il Comune di Corsico: il progetto è finanziato dalla Regione Lombardia ed è volto a sensibilizzare i ragazzi delle scuole corsichesi sui temi della legalità, del gioco d'azzardo e della Costituzione italiana. Gli anni 2006, 2007, 2008 e 2009 hanno visto la partecipazione del Comteatro alla Festa del Teatro di Milano, con gli spettacoli L’albero delle Bolle, Lucetta, La leggenda del pesce canterino, rappresentati all’Acquario di Milano, con Teste tonde e teste a punta e La Cagnotte, al teatro Guanella ed infine con Di buona…Costituzione! al Teatro Litta. Dal 2008 al 2011 il Comteatro è stato ospite al Teatro dell’Arsenale con Il giardino dei ciliegi , Teste tonde e teste a punta, e Ladonnaseduta e al Teatro Leonardo con La Cagnotte, Ladonnaseduta, Il giardino dei ciliegi e Tre sorelle (2013/2014). Nel novembre 2013 la compagnia è stata selezionata per il Festival de Teatro de la Habana (Cuba).
Il Comteatro è anche un luogo formativo per allievi attori, con una didattica intesa non soltanto come impostazione attorale, ma anche come insegnamento e condivisione di strumenti utili alla conoscenza delle dinamiche umane, crocevia di competenze che la società civile richiede agli educatori, agli insegnanti, o più semplicemente agli uomini.
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