Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

ALDILA' DI TUTTO

COMPAGNIA ATIR TEATRO RINGHIERA
Regia: supervisione Arturo Cirillo
Drammaturgia: Carlo Guasconi
Attori: di e con Valentina Picello e Chiara Stoppa
Anno: 2019


Generi: Prosa

Tags: drammaturgia contemporanea, morte, amicizia, viaggio, rinascita

Chiara Stoppa, nel 2010, dopo una lunga malattia, esordisce in teatro con Il Ritratto della Salute, spettacolo apparentemente sul tema del tumore ma che in realtà affronta la difficile questione delle scelte che si fanno nella propria vita. Dopo questo felice primo lavoro, decide di affrontare un tema ancora più complesso: la morte e l'accompagnamento verso di essa. Per questo secondo capitolo, la scelta drammaturgica verte su un dialogo e Chiara individua subito Valentina Picello, sua amica e collega da vent’anni. Le unisce un'affinità artistica ma soprattutto la condivisione di momenti di vita fra cui un viaggio on the road in Croazia nel 2014 durante il quale tutto ciò che capita loro le porta inevitabilmente ad uno scontro/riflessione su vita, morte e miracoli che possono accadere. Il luogo in cui approdano è la stessa isola in cui l'anno prima Chiara ha accompagnato la sua amica Giovanna per un'ultima vacanza. Giovanna è malata. Giovanna ha trentaquattro anni. Giovanna morirà dopo un mese. Dopo questa vacanza, Giovanna regala a Chiara la sua ultima settimana di vita in ospedale, in cui raccoglie pensieri ed emozioni, riflessioni e contraddizioni.
L'estate dopo, con Valentina, sulla stessa isola, si trasforma nella possibilità di rivivere spazi, rapporti e pensieri con un tempo nuovo, non calcolabile, non identificabile ma solo attraversabile.
Che cos'è questo tempo? Non coincide con nulla, è in mezzo, è quello che c'è in mezzo. Il concetto della vita e della morte vanno scissi. I due limiti del segmento A e B sono nascita e morte, non vita e morte. Quello che ci sta in mezzo, gli infiniti punti C, sono le possibilità che le due attrici vogliono raccontare.
“Come è già accaduto con la compagnia “Eco di fondo”, anche in questo lavoro di Chiara e Valentina, che non sono una compagnia ma un duo di fatto per appassionata amicizia e comune sentire teatrale, ho deciso di portare il mio sguardo un po’ da esterno all’interno del loro laboratorio creativo. Anche qui non si parte da un testo ma insieme all’attore e drammaturgo Carlo Guasconi, il copione si costruisce prova per prova, facendo raccontare, recitare, cantare, esprimersi Chiara e Valentina. Se questo modo di creare un spettacolo mi è nuovo e piuttosto ignoto, e anche per questo mi incuriosisce, quello che invece non mi è nuovo per nulla è il tema di questo lavoro. La morte a teatro, la coesistenza dei vivi e dei morti, il morire e il dover rialzarsi perché è tutto per finta, e domani si ricomincia, tutto questo mi risuona. Come anche il chiedersi dove si va, se si va, in qualche luogo o in qualche tempo, dopo morti; come i vivi pensano ai morti, e come forse i morti si occupano dei vivi. Sentire discutere Chiara e Valentina su le morti, anche le loro, mi porta inesorabilmente a pensare alle mie, a quelli che non ci sono più, a quanto è prezioso e delicato esserci, e soprattutto a quanto il teatro ci salva, portandoci fuori dalle ferree leggi della Natura e della Storia." (Cirillo)

Altri crediti: assistente alla regia Lorenzo Ponte
scene e costumi Eleonora Rossi
disegno luci Alessandro Verazzi
si ringrazia TeatroLaCucina per la collaborazione

Produzione: ATIR Teatro Ringhiera

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Il 17 maggio 1996 sette giovani neo-diplomati della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano fondano A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca. Di questi, sei ancora oggi sono soci della compagnia composta oggi da 13 soci e da una ventina di soci sostenitori.
“L’Associazione intende porsi come libero centro di Ricerca per un nuovo modo di fare e diffondere il teatro nella società, al fine di rivitalizzarlo, puntualizzandone le specificità di fronte a Cinema e televisione, e al fine di ravvivare nella gente il senso della sua irrinunciabile importanza. Al centro dell’attività dell’associazione si pongono la produzione e la distribuzione di spettacoli teatrali. L’Associazione intende altresì promuovere lo studio e la divulgazione dell’arte teatrale, intesa come libera espressione dell’individuo nel tessuto sociale, con particolare attenzione alle Scuole e a luoghi socialmente svantaggiati…”
Fin dalla sua fondazione la direzione artistica di ATIR è affidata a Serena Sinigaglia. Il gruppo è nato con l’intento di costruire e mantenere una propria autonomia artistica e organizzativa, per un teatro che sia semplice, diretto, chiaro, energico, privo di ermetismi o retorica; un teatro che sia dentro la realtà, dentro al tempo, spunto di riflessione dell’oggi: un teatro popolare di qualità in cui i grandi classici e le drammaturgie contemporanee si intersecano per restituire una visione possibile del presente, un teatro capace di attirare a sé categorie di pubblico molto variegate e trasversali.
Da sempre inoltre ATIR ha promosso e sviluppato ogni anno diversi tipi di laboratori con la consapevolezza che il lavoro e la conoscenza sul palco sono gli strumenti più importanti per sviluppare la propria creatività e far crescere una nuova generazione di artisti.
Nel 2007 dopo undici anni di nomadismo, ATIR ha sentito l’urgenza e il bisogno di trovare un luogo dove fermarsi. E così, dopo aver partecipato e vinto un bando pubblico del comune di Milano, ottiene in gestione il Teatro Ringhiera in via Boifava, zona sud di Milano. In dieci anni di gestione, ATIR ha profondamente modificato l’identità e la funzione del Teatro nel territorio, l’ha riaperto ai cittadini, ne ha ridisegnato la fisionomia, e si è progressivamente imposto nel panorama cittadino, fino a rientrare nei soggetti inseriti nel sistema delle convenzioni del Comune di Milano. Oggi ATIR è una delle realtà più longeve e significative del panorama teatrale cittadino e nazionale. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui: Premio Hystrio per l’attività della compagnia (2012); Medaglia d’oro della Provincia di Milano (2007); Ambrogino d’oro, attestato di civica benemerenza del Comune di Milano (2012), Premio Rotary Spazio Cultura (2015). Attualmente , da ottobre 2017 , il teatro Ringhiera è stato chiuso dal Comune (proprietario dell’immobile) per lavori di manutenzione straordinaria. La programmazione del teatro è quindi temporaneamente sospesa.
Condividi