Regia: Davide Sacco
Drammaturgia: Agata Tomsic
Attori: Agata Tomsic
Altri crediti: Ideazione e spazio Davide Sacco e Agata Tomsic / ErosAntEros montaggio drammaturgico Agata Tomsic consulenza letteraria Fausto Malcovati montaggio musicale, live electronics, luci e regia Davide Sacco con Agata Tomsic animazioni Gianluca Sacco costumi Laura Dondoli direzione tecnica Paolo Baldini commissione di Ravenna Festival prima assoluta in forma integrale 28 giugno 2017, Teatro Dante Alighieri, Ravenna Festival durata 80 minuti
Parolechiave: rivoluzione, russia, musica, poesia, costruttivismo
Produzione: ErosAntEros
Anno di produzione: 2017
Genere: Prosa Performance
Una lettura-concerto per trasmettere l’essenza di 1917, uno spettacolo creato da ErosAntEros per ridare vita alle parole dei poeti che hanno cantato la Rivoluzione d’ottobre e restituire attraverso la propria ricerca sonora-vocale la sorpresa e la gioia per l’avvento di un tempo talmente nuovo da lasciare senza fiato.
Sole, ghiaccio, neve, fuoco, aurora, sono i compagni di questo viaggio; rosso, giallo-laccato, azzurro-cielo, la tavolozza con cui coloriamo le visioni che accompagnano il concerto, per rendere attraverso la scena quel frangente in cui lo scorrere del tempo quotidiano è parso fermarsi e lasciare spazio al sogno ideale fattosi realtà, quell’incredibile momento in cui “nostra alfine sarà” è sembrato divenire “nostra alfine è”, e si è immaginato una nuova idea di Stato che “solo adolescente: crea, inventa, prova!”.
Ma il grande slancio e l’entusiasmo iniziali sono stati presto traditi. Per questo, all’ottimismo dei versi di Majakovskij, Blok, Chlebnikov, Esenin, Pasternak e Geršenzon contrapponiamo le sonorità tragiche dell’Ottavo quartetto di Šostakovič, dedicato dal compositore alle vittime dei fascismi e delle guerre, e forse a se stesso.
Tre sono gli elementi principali che compongono lo spettacolo: le parole dei poeti incarnate da Agata Tomsic, le musiche rielaborate da Davide Sacco, la proiezione video delle animazioni di Gianluca Sacco. Tre linguaggi diversi che dialogano tra loro per narrare l’utopia che è sembrata poter ribaltare il mondo, nella speranza benjaminiana che la sua citazione crei una nuova possibilità per immaginare una vita più “giusta, pulita, allegra, bellissima” oggi.
Informazione riservata agli Organizzatori
Link:
Informazione riservata agli Organizzatori