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IL TAGLIO DEL BOSCO

AVATAR

Genere Prosa Performance Installazione
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Regia: GIOVANNI GUIDELLI

Drammaturgia: Giovanni Guidelli

Attori: Giovanni Guidelli e (in ordine alfabetico) Henry Bartolini, Mirko Batoni, Diego Conforti, Vanni Corbellini, Francesco Grifoni, Nicola Pecci e Gabriele Zini

Altri crediti: https://www.youtube.com/watch?v=Vf55meeJQ14

Parolechiave: Novità, Professionisti, Cinema, TV, Emozione

Produzione: Avatar Associazione Culturale

Anno di produzione: 2017

Genere: Prosa Performance Installazione

Il taglio del bosco. In prima nazionale l'adattamento teatrale del racconto di Cassola
Casole D'elsa il 21/07/2017 - Redazione
È l’adattamento teatrale di uno dei racconti lunghi più famosi dello scrittore Carlo Cassola, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Si tratta de “Il taglio del bosco” , curato dall’Associazione Culturale AVATAR, che andrà in scena in prima nazionale all’Anfiteatro di Casole d’Elsa mercoledì 26 luglio alle ore 21.15 (ingresso libero). Adattamento e regia di Giovanni Guidelli con Giovanni Guidelli, Henry Bartolini, Mirko Batoni, Diego Conforti, Vanni Corbellini, Francesco Grifoni, Nicola Pecci, Gabriele Zini. Aiuto regia Francesco Mattonai. Photo Niko Giovanni Coniglio. Con il Patrocinio del Comune di Casole.

La trama - Sulla pendice boscosa del monte Berignone che scende fino al torrente Sellate, una squadra formata da cinque boscaioli lavora per cinque mesi al taglio di un bosco. Guglielmo, vedovo da pochi mesi e padre di due bambine, Irma e Adriana, è un giovane uomo che ha acquistato, dal proprietario di Massa Marittima, il diritto di tagliare gli alberi di un bosco dell'Appennino toscano per recuperare il legname sperando di ricavarne un forte guadagno. Fa parte della squadra Fiore, un uomo sulla cinquantina di carattere difficile ma con grande esperienza, che sarà il suo capomacchia; Francesco, di poco più vecchio di Fiore, non molto attivo sul lavoro ma bravissimo a raccontare storie permettendo così ai compagni di trascorrere alla meno peggio le lunghe serate o le giornate di pioggia; Amedeo, cugino di Guglielmo e il ventenne Germano, amante delle donne, un po' sbruffone e appassionato cacciatore. Concluso il lavoro, quando il taglio è terminato e l'ultimo carico di carbone è stato consegnato al mulattiere, Guglielmo ritorna a casa e, passando di fronte al cimitero, si rende conto di non aver superato il dolore per la morte della moglie. "Aveva messo il sacco a terra e si era appoggiato al cancello del camposanto. Non gli era mai accaduto di sentirsi così disperato, nemmeno nei giorni della disgrazia. Per qualche momento farneticò addirittura; pensava di stendersi lì in terra e lasciarsi morire".

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