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CAJKA 7050

mo-wan teatro
Regia: Alice Bachi e Alessandro Brucioni
Drammaturgia: Alice Bachi e Alessandro Brucioni
Attori: Alice Bachi
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: CAJKA 7050, Rivoluzione, Unione Sovietica, Valentina Tereshkova, Spazio

“I see the horizon. A light blue, a beautiful band. This is the Earth.”

Valentina Tereshkova

Il 16 Giugno 1963 la Russia si aggiudica un altro primato nella corsa alla conquista dello spazio: dopo Yuri Gagarin e la cagnetta Lajka, Valentina Tereshkova è la prima donna ad orbitare intorno alla Terra, per un totale di 70 ore e 50 minuti. Valja, cresciuta in un villaggio sulle rive del Volga, destinata ad un futuro nella fabbrica di fili da cucire, viene selezionata per essere la prima donna a volare verso lo Spazio. Nell’arco di pochi mesi cambia la sua vita, il suo futuro, il suo destino. Il rischio era alto. Entrare a far parte del programma spaziale significa ricevere privilegi e onori. Quello che non veniva “promesso” era il ritorno. Nel 1960 lo Spazio era una scommessa, un territorio sconosciuto e imprevedibile di cui non si aveva alcuna “esperienza”. La missione Vostok 6 fu un successo e la giovane Valentina decollò nell’Olimpo della Russia comunista. Anche lei sfilò nella Piazza Rossa come Gagarin e venne riconosciuta come un modello per le donne sovietiche, una donna simbolo dell’emancipazione femminile, un vanto per l’Unione Sovietica nei confronti dell’Occidente: una lavoratrice, orfana, operaia, paracadutista, politicamente impegnata, una ragazza di 25 anni che si mette al servizio della collettività per il progresso scientifico dell’umanità.

10 anni dopo la caduta del muro, in una Russia profondamente mutata, all’età di 70 anni, Valentina Tereshkova rivela una storia molto diversa: dopo la trentesima orbita la sua navicella, la Vostok 6, iniziò ad allontanarsi dalla Terra e la cosmonauta rischiò di perdersi nello Spazio. L’atterraggio fu del tutto fortuito, un fallimento, un insuccesso. Il Partito pensò bene di tacere, di nascondere tutti gli errori fatti, di girare un altro finale, insabbiando una verità che nessuno avrebbe dovuto conoscere.

Per le telecamere e la stampa di tutto il mondo una sorridente Valentina Tereshkova esce fuori dalla sua Vostok 6 saluta il popolo sovietico come la nuova eroina dell’era Kruscev, una promessa di gloria per il futuro della Russia.

CAJKA 7050 è il racconto di una donna forte e singolare, immersa in uno dei più profondi e contraddittori regimi del novecento. La narrazione si evolve come una sequenza cinematografica, dove l’occhio della telecamera spia i personaggi principali della storia, fino a diventare lo sguardo della protagonista stessa. E lo sguardo di Valentina è lo specchio di un’epoca fatta di confini e conflitti sociali, del drammatico esito delle utopiche spinte socialiste, dei desideri e delle contraddizioni che attraversano l’uomo.

Una storia che racconta della Rivoluzione di Ottobre, della steppa, della vodka e del sogno racchiuso in ognuno di noi di spingersi oltre i propri limiti.

Altri crediti: scenografia Maicol Borghetti
supporto grafica, fotografia, video Studio B19

Produzione: Hangar Produzioni / mo-wan teatro

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mo-wan teatro

mo-wan teatro è un collettivo teatrale costituitosi nel 2003 sotto la direzione di Alessandro Brucioni. Il collettivo segue un lavoro interdisciplinare. Coniuga teatro di prosa e narrazione con linguaggi più esplicitamente contemporanei di teatro fisico e visivo. Dopo aver debuttato con lo spettacolo Buenos Aires Horror Tour in collaborazione con Meridiano Zero di Sassari, produce Ofelia in co-produzione con AGATA. Nel 2003 mo-wan teatro diviene compagnia residente presso il teatro Centro Artistico Il Grattacielo. Nel 2007 produce Paloma, con Antonio Tagliarini e Elena Ferrari, in co-produzione con Armunia Festival Costa degli Etruschi e Centro Artistico Il Grattacielo, nel 2008 Sapere tutto, con Barbara Comisso, Elena Ferrari, Carole Ventura, in collaborazione con Le Hormonas e co-produzione Armunia Festival Costa degli Etruschi e Centro Artistico Il Grattacielo. Nel 2009 Modigliani (vincitrice del Premio Nino De Reliquis 2008), con l’attore Michele Crestacci e nel 2010 W l’Italia, con la collaborazione del Centro Artistico Il Grattacielo, nel 2011 Caproni, sempre con l’attore Michele Crestacci, Produzione Premio Ciampi Città di Livorno. Nel 2012 mo-wan teatro estende le sue collaborazioni e lavora sinergicamente con la Fondazione Teatro Goldoni, con cui produce un laboratorio di formazione e produzione su L’Opera da tre Soldi di B. Brecht, Peachum, e nel 2013 un lavoro di riscrittura su Le muse orfane di M. Bouchard, Orfani. Nel 2014, con la collaborazione e il sostegno della Fondazione Goldoni e della Regione Toscana, promuove un cantiere teatrale formativo sull’opera e la poetica di Franz Kafka, Progetto K, con le docenze di Alessandro Brucioni, Marcelo Cordeiro, Claudia Caldarano e Francesca Della Monica.
Collaborano e hanno collaborato con mo-wan teatro professionisti del settore come Antonio Tagliarini, Elena Ferrari, Carole Savouir, Barbara Comisso, Claudia Caldarano, Francesca Della Monica, Leonardo Bucalossi, Filippo Olivieri, Alberto Battocchi, Michele Crestacci, Alice Bachi, Elisa Canessa, Ilaria Di Luca, Francesca Bernardini, Andrea Raspanti, Giacomo Masoni, Marcelo Cordeiro.
La compagnia è stata ospite in Festival come “Inequilibrio” Armunia Festival Costa degli Etruschi, Zoom Festival Scandicci, Isao Festival Torino, Marosi di Mutezza Sassari, SEMIfestival Livorno, Trasparenze Modena, Festival Corpi Urbani Genova, Festival Interferenze Teramo, Festival Ammuntinamenti Ravenna.
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