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L’INQUILINO

LAB121
Regia: regia di Claudio Autelli
Drammaturgia: adattamento di Claudio Autelli
Attori: con Alice Conti, Giacomo Ferraù, Michele Di Giacomo e Marcello Mocchi
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: Claudio Autelli, LAB121, L'Inquilino del terzo piano, Roland Topor, thriller psicologico

Il romanzo di Roland Topor è un avvincente thriller psicologico di estrema attualità in cui la poetica e l’indagine del regista Claudio Autelli incontrano l’immaginario dell’artista francese. La paura dello sconosciuto, dei vicini, del diverso. La vergogna che si trasforma in paura e in psicosi.

Trelkowski è un omino meschino come tanti. Un giorno decide di prendere in affitto l’appartamento nel condominio del signor Zy, accettando le rigide regole imposte per un buon vicinato. Così comincia la spirale tra realtà e immaginazione che trascina il protagonista negli ingranaggi di una macchina infernale che lo vede vittima di misteriose macchinazioni ai suoi danni da parte dei mostruosi abitanti del condominio stesso.
Il condominio è una metafora dell’intera società, e gli incontri con gli inquilini sono una battaglia interiore con le proprie paure.
L’inquilino del terzo piano è il risultato letterario di Roland Topor come appartenente al movimento Panico da lui fondato negli anni sessanta insieme ad Alejandro Jodorwski e Fernando Arrabal. Il movimento mirava a indagare le energie più scure e destabilizzanti per liberare la fantasia e ritrovare un respiro con il presente. Certe atmosfere di Topor, non a caso, potrebbero essere considerate visioni kafkiane. Nei suoi scritti dissacranti e ironici, infatti, Topor racconta l’uomo con le sue frustrazioni e l’irrealtà delle situazioni quotidiane, l’allucinante e l’assurdo che diventano normalità, riuscendo a scovare l’orrore nascosto nelle situazioni più comuni, con grande ironia. Anche il genio registico di Roman Polanski ha trasformato la materia de L’inquilino del terzo piano in un capolavoro cinematografico degli anni settanta. Il signor Trelkowski, è lo sguardo attraverso il quale indaghiamo il nostro rapporto con la vergogna. Un sentimento atavico che non ci ha mai abbandonato dai tempi dell’infanzia.
Il condominio che fa da sfondo alla storia di Trelkowski si erge a microcosmo esemplificativo di un paradigma più ampio che abbraccia l’intera società. Il mondo raccontato in questa storia è visto attraverso la distorsione di una mente fragile, che piano piano si perde nei propri incubi, e si rifugia nel delirio di una persecuzione dagli esiti tragici.
Con una forte dose di nera ironia l’autore ci accompagna nel naufragio di questo personaggio cogliendone le riflessioni personali nelle quali è impossibile non rintracciare quelle stesse inquietudini che colgono l’uomo moderno alle prese con una realtà nella quale, rotto ogni patto sociale, il mondo delle relazioni umane è visto come un campo di conquista tra uomini regrediti ad animali che perseguono i loro interessi in virtù del bisogno di sopravvivere nella giungla della città.

Altri crediti: tratto dal romanzo L’inquilino del terzo piano di Roland Topor
traduzione G. Gandini © 2017 Giunti Editore S.p.A. / Bompiani
scene Maria Paola Di Francesco
luci Giuliano Bottacin
suono Fabio Cinicola
assistente alla regia Lorenzo Ponte
organizzazione Monica Giacchetto e Carolina Pedrizzetti
comunicazione e promozione Cristina Pileggi

in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival
in collaborazione con il Teatro del Cerchio di Parma

Produzione: produzione LAB121

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LAB121 è un’associazione culturale con sede a Milano, nasce nel 2010, ed è un ente indipendente che si occupa di produzione, formazione teatrale e creazione di eventi in sinergia con altre realtà e associazioni culturali.
La direzione artistica è affidata al regista Claudio Autelli, socio fondatore dell'associazione, che, dopo aver lavorato per diversi anni con importanti istituzioni teatrali, ha deciso insieme alla squadra di LAB121 di strutturare un progetto artistico indipendente con lo scopo di mettere a fuoco una prassi teatrale laboratoriale, dando spazio alla ricerca e a nuovi linguaggi e di costruire relazioni e progetti con le isitituzioni teatrali mantenendo la paternità del proprio lavoro.
LAB121 rappresenta lo sviluppo del lavoro artistico personale del regista Claudio Autelli, che già ha collaborato per diversi anni con realtà come, Teatro Litta di Milano, CRT Centro di Ricerca per il Teatro, Fondazione Pontedera Teatro, Teatro Fraschini di Pavia.
Nel 2012 l’Associazione ha collaborato alla co-produzione di “Romeo e Giulietta” per la regia di C. Autelli tra Fondazione Pontedera Teatro e Teatro Litta Stabile d'Innovazione di Milano.
Nel 2013/14 ha co-prodotto con CRT – Milano, Triennale –Teatro dell’Arte, L’insonne.
Nel giugno 2015 LAB121 ha presentato il nuovo progetto L’inquilino tratto dal romanzo di R. Topor con il sostegno di E45 Napoli Fringe Festival.
Attualmente LAB121 sta lavorando all’allestimento scenico di Ritratto di donna araba che guarda il mare di Davide Carnevali che debutterà al Teatro dell’Orologio di Roma nell’aprile 2017.
Dal 2015 l’Associazione culturale LAB121 è stata insignita del titolo “Impresa meritevole dei servizi di accompagnamento” per il bando Funder35 promosso da 18 fondazioni bancarie italiane.
Nel 2016 LAB121 ha vinto il bando FUNDER35 di Fondazione Cariplo con il progetto del Centro di gravità permanente.

CLAUDIO AUTELLI
Regista. Laureato in Discipline Economiche e Sociali, si diploma nel 2005 presso la Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano. Dal 2006 al 2009 è regista residente del Teatro Litta Stabile d’Innovazione di Milano, per il “Progetto Work in Progress” patrocinato dall’ ETI. Durante il triennio allestisce Antigone di Jean Anouilh (2007), Otello di W. Shakespeare (2008) e L’amante di H. Pinter (2009). Nel 2008 vince il Premio “Nuove Creatività” indetto dall’ Ente Teatrale Italiano, per “Otello” di W. Shakespeare. Nello stesso anno inizia una collaborazione con il Centro di Ricerca Teatrale (CRT) di Milano per il quale progetta “La Licenza” nel 2008 e La morte di Ivan’Ilic da Tolstoj, nel 2010. Nel 2011 collabora con la Fondazione Pontedera Teatro per un progetto su “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare, dirige un progetto di formazione per attori presso il Teatro Fraschini di Pavia che sfocerà nella produzione di “Risveglio di Primavera” da F. Wedekind nel gennaio 2012. All’attività di regia, affianca da tempo quella di insegnamento collaborando con diverse realtà teatrali nazionali. A partire dal 2010 inizia un percorso triennale sulla pedagogia teatrale col Maestro Anatolij Vasiliev, organizzato da Fondazione Venezia.
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