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IL GIGANTE EGOISTA

Compagnia Cattivi Maestri
Regia: Antonio Tancredi
Drammaturgia: Antonio Tancredi.
Attori: Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (3-10)

Tags: gigante, wilde, muro, bambini, egoismo, teatro, spettacolo, ragazzi, oscar wilde, racconto, fiaba, giardino, egoista, savona, liguria, officine, solimano, roma fringe festival.

Il gigante egoista è la storia dell’amore di un gigante per il proprio giardino, un amore assoluto ed esclusivo. Un amore dove non c’è posto per nessuno se non per il gigante stesso. Per questo, quando i bambini entrano nel giardino costruisce un grosso muro. Un muro alto che non lascia passare nessuno, spesso come una corazza. Ma non c’è muro largo e alto entro il quale non poter fare una breccia. Centrale in questo racconto di Wilde è l’immagine del giardino come luogo del cuore. Ciò che succede al giardino, succede anche al cuore del gigante. Il gelo, la neve, la grandine diventano stati dell’anima. L’incontro con il bambino, bisognoso d’aiuto perché non riesce a salire sull’albero dà l’occasione al gigante/adulto di uscire fuori dalla sua corazza. Il prendersi cura del bambino aiuta il gigante ad uscire da quel gelo in cui si era cacciato. Ma ciò che è importante, scopre che il proprio giardino era vuoto senza quel bambino, senza quei bambini.  L’amore fa scoprire al gigante il vuoto del proprio egoismo. Nessuno può bastare a sé. E questo che forse impara il Gigante. Nella fiaba di Wilde i bambini sono accomunati alla primavera, il loro affacciarsi nel giardino fa rifiorire le piante, gli alberi. Rappresentano quel tempo in cui la vita si affaccia impetuosa e vitale, come la gemma sotto la corteccia. A quel primo tempo Wilde attribuisce il coraggio di osare, di sognare di oltrepassare i muri, nonostante le regole e le convenzioni che vorrebbero rispettati i divieti del Gigante. A loro e agli adulti/giganti, Wilde dedica questa fiaba.
I personaggi della nostra storia sono due nomadi, che si chiamano Route e Road. Sono nomadi. Sempre in viaggio, sempre sulla strada. Entrano chiedendo permesso per poter sostare un momento, il tempo di una storia, e poi ripartano. La storia che raccontano, forse sempre la stessa, è quella di un gigante che creava muri e non faceva entrare nessuno nel suo giardino. Una storia così, in effetti, potevano raccontarla solo due nomadi, abituati ad attraversare le frontiere, a non fermarsi mai, a non considerare un pezzo di terreno proprio ma solo uno spazio per poter raccontare una storia, per incontrare qualcuno e riprendere il cammino. Non a caso le fiabe delle mille e una notte siano nate all’interno di una cultura nomade.
Route e Road portano con sé le loro storie. Per raccontarle basta un tappeto bianco, le loro valigie dove hanno costumi ed oggetti. Hanno tutto ovvero quasi. L’unica cosa che manca è qualcuno che le ascolti. E così arrivati e trovato un pubblico, quello diventa il posto giusto. Una storia che viene creata da Route e Road davanti agli spettatori, con gli oggetti e i pupazzi che hanno a disposizione, secondo una modalità che unisce narrazione e figura, una modalità che i bambini conoscono bene.

Altri crediti: Semifinalista al Roma Fringe Festival 2017 con menzione per il "Premio del pubblico".
Da un racconto di Oscar Wilde. Scene e costumi di Valentina Albino. Assistente scenografa Francesca Smith. Musiche originali di Claudia Pisani. Foto di scena di Massimo Ferrando. Sartoria a cura di Francesca Bombace. Compagnia Cattivi Maestri.

Produzione: Compagnia Cattivi Maestri

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I Cattivi Maestri, nati sono nati nel 2000 partendo dalle esperienze del Piccolo Teatro
di Savona di Luciana Costantino e dell’Associazione Culturale Antigone, sono attivi nel campo del teatro attraverso la produzione di spettacoli, l’organizzazione di stagioni e rassegne (dal Festival Internazionale “Approdi” a Borgio Verezzi nel 2004 alle diverse edizioni del Festival del Giallo a Savona a partire dal 2006) e una cospicua attività didattica (con corsi e seminari organizzati in proprio o in collaborazione con scuole, associazioni ed enti).
Dopo avere iniziato nel 2003 a realizzare le Cene con Delitto, dal 2005 al 2013 hanno
gestito la Cantina Teatrale di Savona, guadagnando l’apprezzamento di «Hystrio», la più prestigiosa rivista italiana di settore, che, a firma di Laura Santini, ne parlava come di «uno spazio off teso a trasformare una serata teatrale in un momento conviviale e familiare ma non meno impegnato e artisticamente interessante».
Tra le principali collaborazione della compagnia segnaliamo quella con ANNAPAOLA BARDELONI, attrice, regista e insegnante nei corsi di teatro organizzati dall'associazione dal 2006, con la quale hanno realizzato gli spettacolo “Lu lu” – omaggio ad Alejandro Jodorowskj e “Le due regine”, la storia di Maria Stuarda e la regina Elisabetta di Inghilterra.
Nel 2015 si consolida la collaborazione con ANTONIO TANCREDI, regista teatrale
specializzato nel teatro per l'infanzia (anche vincitore nel 2017 del premio Eolo per le novità), che porta alla realizzazione di tre spettacoli per ragazzi: “Gobbolino, il gatto della strega” tratto dal romanzo di Ursula Morray Williams, nel 2015; “Cavalier senza paura, Don Chisciotte” nel 2016 che racconta le vicende di tre ragazzi che si ispirano ai principi di Don Chisciotte; “Il gigante egoista” nel 2017, tratto dal racconto di Oscar Wilde, semifinalista al Roma Fringe Festival dove è stato menzionato per ricevere il Premio del pubblico.
Sempre nel 2015 è iniziata un'altra importante collaborazione con l'attore e regista
teatrale e cinematografico Bebo Storti che porta alla realizzazione di “Tacco 15 - Non sarai più sola” - spettacolo che parla di violenza sulle donne attraverso la storia di una serial killer e che, nel 2017, è stato rimesso in produzione in collaborazione con Il Teatro della Cooperativa di Milano dove è stato rappresentato una settimana registrando una gran numero di presenze. Nel 2017, sempre con Storti la compagnia mette in scena “Sotto questo sole, la centrale a carbone e le colpe di nessuno” sulle vicende che hanno coinvolto la centrale a carbone di Savona e, più in generale, sulla responsabilità civile e sociale di ciascuno di noi nelle grandi scelte. Lo spettacolo è stato scelto per la campagna nazionale STOP al carbone del WWF, nell'ambito degli eventi organizzati a settembre per Green City Milano in apertura delle manifestazioni per il G7 salute di novembre ’17.
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