Regia: Andrea Di Palma
Drammaturgia: Andrea Di Palma
Attori: Andrea Di Palma (attore) Francesco Cellitti (chitarrista) Giacomo Gatto (chitarrista)
Altri crediti: Il racconto "La tartaruga caretta caretta" è stato scritto da Federica Ponza e sarà pubblicato nel 2021, nella versione illustrata dall'artista Claudia Morini, dalla casa editrice CHIPIUNEART Edizioni
Parolechiave: mediterraneo, mare, migranti. teatro di narrazione, teatro civile
Produzione:
Anno di produzione: 2016
Genere: Prosa
*PREMIO FESTIVAL DOIT 2020 (Miglior Spettacolo, Menzione Speciale alla Regia, Menzione Speciale alla Drammaturgia, Premio Giuria Giovani)
*PREMIO CONFRONTICREATIVI 2018
*FINALISTA PALIOERMOCOLLE 2019
Cosa ci rende “mediterranei”? Questo nostro mare è da millenni simbolo di storia, di filosofia, di cultura, di umanità, ma anche, purtroppo, sempre più spesso, di cronaca, di drammi, e di intolleranza. La storia del Mediterraneo è scritta tra le sue onde che raccontano di viaggi millenari e contemporanei, di uomini e animali marini, alla ricerca di nuove terre, nuove certezze e nuova vita: da Enea ai profughi odierni, su navi sulla rotta della speranza. MADEINTERRANEO, attraverso le parole scritte e interpretate da Andrea Di Palma e musicate dalle chitarre di Giacomo Gatto e Francesco Cellitti, è un racconto che prova a cercare punti di contatto tra epoche, uomini e storie lontane, accomunate da un normale, comune, senso della vita, attraverso momenti di ironia e di drammaticità. La musica fa eco con musiche popolari che parlano e ci ricordano il ruolo del Mare.
MADEINTERRANEO è un racconto; un racconto che parte, in ogni sua parola, da luoghi conosciuti del nostro mare Mediterraneo. Chiunque abbia avuto la necessità, la voglia o la curiosità di cambiare ha dovuto fare i conti col Mediterraneo, per poter e dover cercare qualcosa di nuovo, migliore, diverso, non solo all’arrivo, ma nel viaggio stesso. Andrea Di Palma narra di molteplici tradizioni e storie di questo mare in un unico testo. Che parla del mito di Palinuro e di quello di Enea, della Roma antica e degli scafisti moderni. Di Marco Polo e di tartarughe, grazie anche ad un’intensa favola moderna scritta da Federica Ponza che affronta il tema il dramma delle migrazioni contemporanee da un’altra prospettiva. Di muri che sorgono e di umanità che si perde, proprio in quel mare dove la civiltà moderna è nata. Uno spettacolo che vuole stuzzicare la coscienza partendo da un presupposto fondamentale: le migrazioni moderne, che partono alla volta di un’Europa che ragiona sul come (e sul se) accogliere i viaggiatori, dovrebbero non stupirci. Perché il Mediterraneo è sempre stato solcato da rotte, che lo hanno reso mare profondamente mutevole nonostante la sua conformazione geografica, mescolando vissuti e prospettive.
Informazione riservata agli Organizzatori
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