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Don't be afraid

C&C

Genere Prosa Danza Teatro-danza Performance
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Regia: Carlo Massari

Drammaturgia: Carlo Massari e Chiara Taviani

Attori: Carlo Massari

Altri crediti: Preparazione fisica: Hun-Mok Jung Collaborazione: Teatro Comunale di Vicenza, Residenza Genius Loci / Teatro Akropolis

Parolechiave: fauno, Debussy, metamorfosi, bianco, nero

Produzione: C&C Company, Residenza I.DRA., Teatri di Vetro

Anno di produzione: 2016

Genere: Prosa Danza Teatro-danza Performance

“Volevo essere amato perché ero importante, un grande uomo…ma non sono niente.
Guarda lo splendore intorno a noi…alberi, uccelli…
Ho vissuto nella vergogna, ho umiliato lo splendore e non ne ho notato la magnificenza…
Che uomo stolto.”
T.Malick

È passata una vita intera e non ce ne siamo accorti, troppo presi dal nostro daffare, costruire, disfare; passati dalla pietra al sangue.
Abbiamo preso vita e ne abbiamo persa tanta.
Vissuti amandoci ed amando tanto, tanto, forse fin troppo, gli altri.
Un uomo si evolve, diventa simbolo di un’era, diventa un mito, un filosofo, un semi-dio, diventa potente e invincibile, superdotato; poi si spezza, implode e crolla miseramente fino a tornare molecola, particella in fabbricazione, liquido ematico.
Il Fauno qui è un “nuovo nato” (neonato), un virgulto che cavalca la storia, sorpreso ad amare e a scopicchiare, a combattere, a vincere e a perdere miseramente; strappato alla terra, cade nell'eternità della notte e vi si perde.
Il suo fare ci ricorda vagamente azioni punitive, elmetti d’oro, “valorose” imprese guerrafondaie, richiami all’Arte Classica e Neoclassica, grida d'amore ammutolite e infondate ostentazioni di virilità.
Non vogliamo narrare una storia, ma coglierne un frammento, una suggestione, una solitudine, raccontarne i pezzi mancanti…

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