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Céline

Doyoudada
Regia: Giulio Boato
Drammaturgia: Andrea Pergolesi
Attori: Andrea Pergolesi
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: Céline, guerra, amore, senso, buio

Sinossi:

Lo spettacolo prende spunto dall'opera più celebre di Louis Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte. Il romanzo narra in modo crudo ed efficace le atrocità della Prima Guerra Mondiale, dipingendone un affresco impietoso. Il Viaggio è un testo cupo e cinico che cela però, sotto il fango delle disastrose esperienze umane, un’enorme voglia di vivere e amare.
Céline scrive: “ti sei mangiato tutta la poesia, visto che hai vissuto fino a questo punto”. Questo spettacolo vuole di riscattare l’autore, pur rispettandone lo stile: la poesia non è finita, ne è rimasto, se non altro, un boccone. Il teatro ci permette di ritrovarla, scavando sotto lo sporco.

Nota di regia:

L’idea registica prende le mosse da una riflessione sul contrasto luce-ombra. Il romanzo di Céline insiste, sin dal titolo, sull’attraversamento di una materia oscura, la notte, nella quale il protagonista cerca delle luci cui aggrapparsi. Abbiamo tradotto questa metafora con i mezzi della scena, immergendo l’attore in un’oscurità completa, e affidando proprio a lui il compito di farsi luce, illuminando se stesso e i paesaggi che descrive. Le lampadine che il personaggio maneggia a vista non hanno quindi solo uno scopo utilitaristico, ma diventano un mezzo espressivo forte che caratterizza l’intero spettacolo, scolpendone i toni drammatici, a volte caldi, a volte duri e secchi. Il nostro viaggio nella notte diventa un concreto duello con il buio.

Drammaturgia

Louis-Ferdinand Céline (1894 - 1961), è stato uno scrittore, saggista e medico francese. Céline è considerato uno dei più influenti scrittori del XX secolo, celebrato per aver dato vita a uno stile letterario innovatore, caratterizzato dal continuo amalgamarsi di forme colloquiali ed erudite.
Andrea Pergolesi ha compiuto un accurato lavoro di montaggio e riscrittura del testo, condensando le oltre 600 pagine del romanzo in un monologo compatto di un’ora. Pergolesi ha scelto di narrare solo le vicende legate alla prima guerra mondiale, ma ha conservando la profondità della riflessione celiniana, che si struttura attraverso tutto il romanzo.
Una differenza sostanziale s’impone tra il romanzo lo spettacolo. Pergolesi pone l’accento su un’affermazione chiave di Celine: l’amore per la vita degli altri, amore ricercato come un ideale più importante della propria vita. Il protagonista ammette di non aver trovato in tempo quell’ideale, ma lancia la sfida al pubblico, invitandoci a reagire, ora che siamo ancora in tempo.

Produzione: Doyoudada

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DOYOUDaDA (associazione culturale con sede a Venezia) nasce nel 2013 per iniziativa di Giulio Boato (drammaturgo, regista e film-maker), Lorenzo Danesin (compositore, musicista e fonico) e Juliette Fabre (attrice e violoncellista). Data la differente provenienza geografica e artistica dei fondatori, il collettivo raccoglie sotto il suo nome esperienze diverse, che spaziano dalle arti sceniche (teatro, musica, performance) alla video arte, sino all’installazione.
L’evento-esordio del collettivo è la vittoria del premio di video arte Maurizio Cosua (Venezia, 2013) con il video Silenzi (2012), selezionato anche dal festival The Scientist (Ferrara, 2013). Dopo una serie di presenze di altre opere in festival europei quali Videoholica (Bulgaria), Cologne Off (Germania) e Fest’Yves Arts (Francia), nel settembre 2014 Schiume Art Festival (Venezia) ospita la video installazione One Minute Loops, mentre nel 2015 il video Scilla vince il 1° premio Pasinetti (Venezia).
La prima produzione teatrale è Ballata per Venezia, che debutta nel dicembre 2013 all’Alliance Française de Venise. Nel 2014, lo spettacolo è ospite in varie stagioni e rassegne, tra cui Centorizzonti (Possagno, TV), Suoni di Marca (Treviso), Fucina Underground (Mestre, VE), Sguardi (Vicenza) ed è finalista al concorso Crash Test Festival (Valdagno, VI).
Produzione successiva, il concerto-spettacolo DOYOUDaDA in KONZeRT, presentato in Italia e in Francia, seguito dalla forma breve Sexy Hamburgers – Hommage à Jacques Prévert, che debutta al festival di teatro di strada di Aurillac 2014. Nel settembre dello stesso anno iniziano in Francia le prove dello spettacolo-installazione Dialogue entre une femme et sa voix, tutt’ora incompiuto. Nel 2015, grazie a numerose residenze di creazione in Francia e in Italia (Teatro del Lemming, Rovigo), DOYOUDaDA lavora ad una pièce multimediale basata sulle lettere di Madame de Sévigné. Nel frattempo, il collettivo esplora la nozione di autostima tramite la performance non verbale SELFIE.
Il filo rosso che unisce le produzioni di DOYOUDaDA, tra arti performative e multimediali, è una ricerca costante sul linguaggio: l’equilibrio tra significante e significato, l’asimmetria tra immagine e suono, il confine tra realtà e rappresentazione.
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