Regia: MICHELA MARELLI
Drammaturgia: DAVIDE COLAVINI-MICHELA MARELLI
Attori: DAVIDE COLAVINI LUCA MACIACCHINI
Altri crediti: disegno luci NICOLÒ LEONI traduzioni ALFREDO COLOMBO foto di scena LUCA MAFFEI sartoria TIZIANA RE organizzazione DARIO ONOFRIO
Parolechiave: brianza, novecento, mobili, dialetto, ironia
Produzione: PICCOLO TEATRO PRATICO
Anno di produzione: 2009
Genere: Prosa
Brianza, una terra a nord di Milano troppo spesso dedita al solo scopo lavorativo, dove vi è spazio esclusivamente per il lato pratico della vita.
Una storia all’apparenza semplice: Capitan Brianza è un uomo onesto che vive in questa zona d’Italia con le problematiche di sempre: guadagnarsi la stima, il rispetto e la tranquillità economica, valori da sempre tramandati. Un’esistenza agiata ma pacata e ripetitiva e in provincia, si sa, non succede mai nulla perché il tempo passi veramente e le cose tendono a ripetersi all’infinito.
Donna Giovanna è figlia della prima immigrazione in Lombardia, quella del dopoguerra, costituita da veneti e friulani in miseria alla ricerca di fortuna o solo sopravvivenza; la sua, al contrario, è una vita adrenalinica, tumultuosa ed affamata.
In un spazio temporale ben preciso, queste e altre vite, si incrociano quasi per caso, quasi per dovere, affrontando cronache e vicissitudini (la diossina di Seveso, il vino al metanolo, il funerale di Lucio Battisti) e mentre la provincia lentamente si prepara a un inesorabile processo di cambiamento comune, Capitan Brianza invecchia e si chiede cosa resta della fatica di un uomo, della passione per il suo lavoro.
Lo spettacolo è un’affabulazione fluente e gentile, ironica a tratti, in altri più riflessiva, che ripercorre, accompagnata da brani ed atmosfere musicali, abitudini e cronache di questo operoso lembo di terra; il testo è in Italiano con piccole incursioni ed influenze in dialetto brianzolo.
Informazione riservata agli Organizzatori
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