Regia: Sara Sole Notarbartolo
Drammaturgia: Sara Sole Notarbartolo
Attori: Giovanni Granatina Peppe Papa Fabio Rossi
Altri crediti: disegno luci Paco Summonte costumi Gina Oliva Consulenza per il pugliese Nico Ciliberti
Parolechiave: drammaturgia contemporanea
Produzione: Taverna Est Teatro
Anno di produzione: 2017
Genere: Prosa
Siamo nel bar di Bob, a Roccapaduli, un non meglio precisato paesino del sud Italia.
In questo bar abbiamo tre grandi amici:
Bob, il barman, ricco, colto, elegante, irresistibile. Ama Wilma e Wilma ama lui.
Walter, l’empatico. Progressista, poetico, dolcissimo, ha un lavoro precario e nient’altro. Ama Wilma e Wilma ama lui.
Vincenzo, l’uomo per bene. Ha un lavoro a tempo indeterminato, una bella casa, è cattolico, reazionario ma buono, soffre di attacchi di collera violenta.
Ama Wilma e l’ha sposata.
E Wilma ama lui.
Note di regia
Temo malinconicamente che la scrittura nasca sempre da una forma di malattia. Da un nocciolo doloroso. Il mio nocciolo doloroso, la mia punta di impazzimento degli ultimi anni riguarda le conseguenze del non detto. Come tanti grandi depressi vivo l’esilarante maledizione di riuscire a esprimere le cose che fanno male solo in modo molto molto divertente. E così, aiutata e anche guidata dalle estenuanti improvvisazioni dei tre attori che sono sulla scena ho messo davanti ai miei, e ai vostri, occhi, una cosa indicibile, teneramente indicibile, assolutamente indicibile: il tradimento per amore di qualcuno che si ama.
La chiave non è nel fatto che Wilma sia una donna libera o una zoccola, né se Bob e Walter e Vincenzo siano realmente amici, né se i loro tentativi di dirsi la verità siano sinceri, né se la verità sia meglio saperla o lasciarla occultata. La chiave, semplicemente, non c’è. C’è solo la porta. E la porta è quella di un bar.
Informazione riservata agli Organizzatori
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