Regia: Cristina Mileti e Francesca Randazzo
Drammaturgia: Cristina Mileti e Francesca Randazzo
Attori: Cristina Mileti e Francesca Randazzo
Altri crediti: disegno luci: Marco Oliani tecnico: Silvia Lodi
Parolechiave: hanà e momò, principio attivo teatro, amicizia
Produzione: Principio Attivo Teatro
Anno di produzione: 2012
Genere: Teatroragazzi (3-8)
La storia di Hanà e Momò è quella di due bambine che sedute l’una di fronte all’altra all’esterno di un grande cerchio fatto di sabbia, si ritrovano a giocare escogitando fantasiose invenzioni.
Momò però non ha alcuna intenzione di condividere i suoi giochi con l’invadente amica, preferisce invece dedicarsi ai suoi disegni sulla sabbia. Anche Hanà vorrebbe farlo, ma ostacolata dalla arroganza di Momò, che la costringe in una piccola porzione di spazio, risponde stuzzicandola con le sue creazioni strampalate. Così i pesci giganti disegnati da Momò saranno costretti ad abdicare a favore di un serpente volante creato da Hanà… Una progressiva e coinvolgente sfida tra bambini che mette in evidenza le differenze caratteriali delle due in un susseguirsi di quadri dove prevaricazione e dispetti daranno spazio all’evolversi di giochi, resi possibili solo grazie alla loro reciproca e incalzante immaginazione. Attraverso l’invenzione di micro storie si snoda un racconto ritmato da continue azioni e reazioni dove, farfalle di carta, rebus da risolvere, tesori da scoprire coinvolgeranno le due protagoniste contagiando anche il pubblico. Il loro incontrarsi e scontrarsi sarà, infatti, dettato dalla capacità che le due avranno di sorprendersi e superarsi. La fine della storia sancirà però non un vincitore ma un’amicizia;
finalmente Hanà e Momò scopriranno quanto sia più importante attingere dallo stimolo reciproco, dalla gioia del fare insieme, piuttosto che superarsi.
“Solo in questo consiste per me la vita, nel fluttuare tra due poli, nell’oscillazione tra i due pilastri portanti del mondo. Vorrei con gioia far vedere sempre la beata varietà del mondo e anche sempre ricordare che al fondo di questa varietà vi è un’unità.”
(Herman Hesse)
Tematiche:
Le protagoniste mettono in scena il mondo delle relazioni infantili con i suoi noti conflitti (la diversità, lo scontro, il dispetto, la prevaricazione) riconoscibile nella sfida che le due innescano giocando. L’una vuole detenere un ordine espresso con fare superbo, dettato dalle sue leggi e soprattutto dal “ è tutto mio”, di fronte all’altra che invece vorrebbe sconfinare, rompere quegli schemi per condividere lo spazio e invitarla al gioco. Lo sviluppo del rapporto tra i personaggi si presenta quindi come un’iniziale rivalità, un’allegro scontro-incontro che finisce poi per mutare in complice amicizia, in un susseguirsi di quadri giocati con fantasia e immaginazione. Altro elemento messo in evidenza lungo l’intera storia è la scelta delle protagoniste di utilizzare e trasformare materiali semplici e naturali, come sabbia, carta, bastoncini di legno o di bambù, che prenderanno vita nei panni dei personaggi da loro inventati..
L’idea fortemente voluta è quella di mostrare al pubblico come sia possible creare con “poco o niente” un incredibile e fantasioso gioco a due.
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