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Ruote Rosa-Una corsa per l'emancipazione

Luna e GNAC Teatro

Genere Teatroragazzi (8-14) Prosa Figura
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Regia: Carmen Pellegrinelli

Drammaturgia: Carmen Pellegrinelli

Attori: Michele Eynard, Laura Molta e Federica Molteni

Altri crediti: Con il sostegno di Next Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo lom- bardo/ edizione 2016/2017

Parolechiave: emancipazione, disegno, donne, bicicletta

Produzione: Luna e GNAC Teatro

Anno di produzione: 2017

Genere: Teatroragazzi (8-14) Prosa Figura

La Pattumiera della Storia brontola, sbuffa, si muove. E’ pienissima di storie.
Le storie dimenticate delle donne geniali.
Poi un colpo di tosse, uno scossone.
E dalla pattumiera sbuca fuori una signora di mezza età: gambaletti arrotolati a metà polpaccio, scarpe a mezzo tacco, copertone appoggiato sulle spalle.
Questa è la storia di una DONNA: Alfonsina Morini Strada, che spingeva forsennata i pedali della sua bici scassona, che attraversava l’Italia prima che l’attraversassero le autostrade, e che faceva mangiare polvere, bile e medaglie ai grandi campioni.
Questa è la storia di una DONNA: Alfonsina Morini Strada, ma è anche la storia di tante altre donne.
Che dalla Pattumiera della Storia hanno imparato a tirarsi fuori da sole facendosi scaletta l’un con l’altra.
NOTE DI DRAMMATURGIA
Lo spettacolo si ispira alla biografia di Alfonsina Morini Strada, che agli inizi del 1900, sfidando le convenzioni, decide di diventare una ciclista.
Alfonsina vince molte gare e riesce nel 1924 a partecipare, prima e unica donna nella storia, al Giro d’Italia.
Quella di Alfonsina è una storia di EMANCIPAZIONE, ma nello stesso tempo è una storia anti-eroica, fatta di entusiasmo, di fatica e di una grande spinta ideale.
Alfonsina, con la sua vita, può raccontare due passioni altrettanto forti: quella per la bicicletta e quella per la libertà dagli stereotipo di genere.
Era quasi cento anni fa, ma ancora oggi ne abbiamo bisogno.
Perché quando una donna riesce a conquistare uno spazio pubblico, non lo conquista mai solo per sé.

I LINGUAGGI
Nello stile di Luna e GNAC il gioco degli attori si mischia al tratto della matita sullo schermo, e il palco si trasforma in una grande pagina a fumetto, con l’aiuto della lava- gna luminosa.
Ancora una volta sono i corpi degli attori, immersi nelle immagini, a disegnare per il pubblico luoghi, ambienti, emozioni.
Con un pizzico di ironia, e di poesia...

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