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La Pragmatica del #ciaoinvisibile

Compagnia Vuoto per Pieno

Genere Danza Teatro-danza Performance
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Regia: Fabrizio Calanna

Drammaturgia: Fabrizio Calanna

Attori: Lara Viscuso Fabrizio Calanna Davide Boi Giuseppe Morello Eleonora Cotugno

Altri crediti:

Parolechiave: danza,teatro-danza,performance

Produzione: Compagnia VuotoPerPieno

Anno di produzione: 2016

Genere: Danza Teatro-danza Performance

La comunicazione sociale è sostenuta oggi da moderni strumenti che consentono di superare tutte le barriere, fra i nuovi modi di comunicare, Internet è certamente uno dei mezzi che offre maggiori opportunità.
Tra atteggiamenti sociali di attrazione e diffidenza, il popolo di navigatori quotidiani è cresciuto, chiunque trova nuove opportunità di gioco, di interesse, conoscenza e abilità; bambini, adolescenti e adulti si informano, comunicano, commerciano e sperimentano se stessi attraverso la comunicazione virtuale. 
Ma come tutti gli strumenti di comunicazione, anche la rete non è esente da cattivi usi e abusi che, negli ultimi anni, ha talvolta portato ad osservare nel campo della salute mentale, una moderna forma di dipendenza, definita internet-dipendenza , retomania o Internet Addiction Disorder (I.A.D.).
L'utilizzo di tale comunicazione virtuale svilisce la tendenza dell'uomo ad avere sempre più relazioni sociali.
Questo produce nella società un effetto boomerang, il contenuto del messaggio non viene interpretato attraverso tutti gli aspetti della comunicazione, ma viene veicolato da un click, quindi la comunicazione non esiste. Il corpo perde la sua forma, diventa immagine da esibire, il tempo e lo spazio si annientano, la parola ha sempre un peso più leggero tranne il preludio di una conversazione: il saluto .
La forma di saluto più comune: “Ciao” diventa paradosso; perde la connotazione rispettosa da cui etimologicamente proviene e acquisisce il significato letterale cioè “schiavo vostro”, in questo caso non della persona che si ha dinnanzi, ma della persona che si pensa di avere dall'altra parte del “server” e di conseguenza della RETE sopra la quale persone o avatar scambiano informazioni.
Il paradosso del Ciao è il punto di partenza e poi condicio sine qua non della rete; ogni IadMen (uomo con I.A.D.) come un super uomo avvolto dalle rete vivrà la trasformazione dello spazio in luoghi surreali e mitici, la stanza di un semplice appartamento si trasforma, diventa città dell'immaginario, invisibile.
Città del sogno, città ideale o degli incubi, del futuro o del passato, del presente e dell'assente.
Calvino con 7 delle sue “Città invisibili” entra in gioco come un precursore, alcune Città (luoghi onirici utopistici e fantastici) diventano transcodificazione dello spazio vitale dello IadMen, per arrivare ad una utopistica città “liquida” e universale in cui: azioni, cose, pensieri, sentimenti del Mondo della Rete si uniscono e inevitabilmente si dividono; il numero 7 con tutta la sua simbologia crea la struttura drammaturgica per far vivere spazi e tempi inconsistenti, il qui ed ora non esiste più.
Espediente registico e segni scenografici
La regia luci e audio sarà in scena e gestita dai performer.
La platea e lo spazio scenico saranno organizzati in forma aderente al luogo della rappresentazione.
Unici elementi scenografici saranno:rete auto-portante su piedistalli su ruote, 5 sgabelli di rete

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