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LO SOFFIA IL CIELO. Un atto d'amore

TrentoSpettacoli
Regia: Stefano Cordella
Drammaturgia: Massimo Sgorbani
Attori: Cinzia Spanò e Francesco Errico
Trailer: Link
Anno: 2017
Premi: In-Box Finalista 2018


Generi: Prosa

Tags: Famiglia, Sgorbani, disagio, mass-media

Lo soffia il cielo (Un atto d’amore) è una drammaturgia che prende vita da Le cose sottili dell’aria e Angelo della gravità, due testi di Massimo Sgorbani, uno degli autori e drammaturghi più rilevanti in Italia, già Premio Riccione e Premio Enriquez alla drammaturgia. L’incontro tra il giovane regista milanese Stefano Cordella, co-fondatore della compagnia Oyes, e i due testi di Sgorbani avviene in occasione di un premio di regia (Festival Fantasio 2015), che Cordella vince. Da qui parte una ricerca drammaturgica e poetica che si avvicina all’immaginario di Sgorbani, fatto di un’umanità dolente e disturbata, eppure disperatamente affamata di vita autentica nelle molte possibili derive della diversità.

In questo adattamento drammaturgico i protagonisti del testo sono infatti una Madre e un Figlio ai tempi della società dei consumi e delle immagini. Lei chiusa in casa e teledipendente, lui considerato “strano” e con grosse difficoltà relazionali, soprattutto con le donne. Entrambi si creano il proprio mondo per sopravvivere in una società totalmente alienata in cui gli affetti sono condizionati dall’invasione mediatica e la comunicazione viene totalmente filtrata. I due personaggi sfogano le proprie frustrazioni attraverso due monologhi intrecciati, dialoganti e interconnessi tra loro, nei quali vengono svelate le drammatiche conseguenze del bisogno d’amore del figlio, vittima anche di un lento e inesorabile “distacco” della madre che guarda al passato con rabbia e disincanto.

Lo spettacolo vuole essere uno specchio della condizione attuale di molte famiglie sempre più chiuse nel proprio guscio, escluse da una società ancora spaventata dalle diversità, che giudica secondo modelli imposti da media e social network. Il rischio, come accade ai nostri protagonisti, è quello di finire in un circolo perverso apparentemente senza via d’uscita, che spesso sfocia in tragici atti di violenza. Sgorbani utilizza un linguaggio crudo ma altamente poetico, passando continuamente dal sacro al profano: questo permette di affezionarsi ai personaggi nonostante i loro atti d’amore siano spesso estremi e violenti. Madre e Figlio chiedono di essere guardati, considerati anche solo per un attimo da una società che li ha messi da parte, e nella loro disperazione tragicomica diventano prepotentemente simbolo della universale necessità di essere amati.

Altri crediti: disegno luci e spazio scenico Giuliano Almerighi
sound design Gianluca Agostini
costumi Stefania Coretti
grafica Giulio Pierrottet
organizzazione Daniele Filosi

una produzione TrentoSpettacoli
in collaborazione con compagnia Oyes
con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Centro Servizi Culturali Santa Chiara – Trento, Assessorato alle pari opportunità della Provincia Autonoma di Trento

Produzione: TrentoSpettacoli

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TrentoSpettacoli nasce nel gennaio 2010 come realtà artistica, produttiva, organizzativa e distributiva con sede a Trento. Opera quindi, di fatto, con un’esperienza di diversi anni nel campo dell’ideazione, della produzione, della realizzazione e della distribuzione di spettacoli teatrali, oltre ad occuparsi di tutti i relativi e conseguenti aspetti amministrativi, contrattuali, burocratici, fiscali, previdenziali e contributivi dei lavoratori con cui collabora. Si configura, quindi, di fatto come una vera e propria impresa di produzione e di fornitura di servizi artistici, tecnici, organizzativi e amministrativi nel campo dello spettacolo dal vivo. TrentoSpettacoli è associata ad Ancrit/Agis, Associazione Nazionale delle Compagnie e delle Residenze di Innovazione Teatrale, è socia fondatrice di Agis Triveneto, ed è promotore di C.Re.S.Co., Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea. Per il triennio 2015/2017 TrentoSpettacoli è compagnia riconosciuta e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali secondo l’articolo 14, comma 2 (Imprese di produzione teatrale e compagnie under 35).

Ha alle sue spalle e come ‘base’ produttiva e logistica lo Spazio Off di Trento, piccola ‘fucina’ artistica e teatrale attiva da ormai nove anni in città con rassegne di spettacoli, film, concerti e mostre fino allo scorso autunno, per consolidare ora l’attività di ‘incubatore’ e ‘officina’ di produzioni, allestimenti e residenze intrapresa da qualche anno. Dal 2010 TrentoSpettacoli ha cominciato a produrre, coprodurre, sostenere e distribuire spettacoli propri, realizzati in collaborazione con altre realtà in ambito territoriale e nazionale. TrentoSpettacoli prosegue la strada intrapresa fin dalla sua nascita verso la creazione di un vero e proprio set di produzioni e progetti che sappiano interagire con altre realtà del territorio e a livello nazionale, attraverso l’indagine e la pratica di diversi linguaggi teatrali.
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