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La Felce. È primavera. Qualcuno canta.

Nuove Officine
Regia: Marianna Di Mauro
Drammaturgia: Marianna Di Mauro, Maria Teresa Berardelli
Attori: Francesco Buttironi, Mounir Derbal, Lorenzo Fochesato, Elisa Gallucci, Simone Spinazzè
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: Felce, Abitudine, Fratelli, Padre, Primavera

In una casa vive una famiglia, composta da un Padre e tre Figli, adolescenti. C’e poi una Babysitter, che lavora con loro. I tre Figli non possono uscire da quella casa fino a quando la felce nel loro giardino fiorira. Perche il loro microcosmo, ha insegnato loro il Padre, funziona cosi. Perche il mondo funziona cosi. Nel microcosmo si vive bene, non e una prigione ma e una casa accogliente, in cui i Figli si sentono protetti e in cui la vita si regge su una forte cornice di abitudine. I Figli fanno tutti i giorni le stesse cose e ripetono
costantemente le medesime esperienze (giochi, allenamenti, momenti di svago).
Arriva un giorno pero, in cui la cornice d’abitudine si spezza. Dapprima in modo piccolo e
del tutto inconsapevole, poi in modo piu forte, benche sempre inaspettatamente. Nasce un’insofferenza nei Figli, che li porta a essere violenti tra di loro. Nasce una stanchezza, che li porta a essere sempre piu apatici. Nasce una tristezza che loro chiamano “raffreddore”. Nasce l’esasperazione, davanti alla quale il Padre comprende di aver fallito. Nasce poi un “perche?” ingenuo e inconsapevole, che i Figli non riescono del tutto a comprendere. Chiedono al padre di avere delle risposte, ma lui e oramai impotente. Conscio di aver fallito, non sapendo piu come andare avanti, il padre si uccide. I figli provano dolore, e soprattutto sono scioccati dalla morte, con cui non erano fino ad allora mai entrati in contatto. Si trovano soli, e sanno che quel loro microcosmo, cosi come era sempre stato, e oramai finito. Cercano di avere delle risposte dalla Babysitter e le ottengono. Ora sanno cos’e la morte, sanno cos’e il dolore, sanno che il raffreddore, cosi
come lo avevano chiamato loro, non esiste. Sanno che la felce non fiorira e sanno che il Padre, per proteggerli, aveva mentito. La Babysitter cerca di aiutarli, vorrebbe portarli con
se, ma loro non vogliono lasciare quella casa. Anche ora che sono diventati consapevoli, non possono andare via. Ricreano il loro nuovo microcosmo, stanno li, senza speranza ne disperazione. Aspettano che la felce muoia del tutto, ora che l’hanno sradicata. D’altronde,
che senso avrebbe avuto tenerla li?

Altri crediti: Co-regia Video Giovanni Caloro
Musiche Gianluca Misiti
Scene Diana Ciufo
Organizzazione Nicole Calligaris

Produzione: Nuove Officine

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Nuove Officine nasce nel settembre del 2010 a Roma dalla volontà dei suoi fondatori Marianna Di Mauro e Roberto Sonica, caratterizzati da esperienze professionali differenti ed entrambi accomunati dalla volontà e dal desiderio di proseguire insieme il percorso di ricerca nelle arti performative.

Marianna Di Mauro nasce a Taranto dove inizia il suo percorso artistico fin da giovanissima, studiando come danzatrice in una scuola inglese di formazione classica. Lascia la Puglia per approfondire i sui studi e frequenta corsi di formazione teatrale al Florian Proposta – Teatro Stabile d’Innovazione di Pescara dove studia, tra gli altri, con Gian Marco Montesano, Marcello Sambati e Fabrizio Arcuri.
In questi anni, parallelamente agli studi teatrali, prosegue lo studio della danza classica e contemporanea e lavora come insegnante di danza e coreografa.
Trasferita a Roma si diploma presso l’Accademia Internazionale di Teatro e andrà in scena come attrice negli spettacoli prodotti dalla stessa Accademia. Negli stessi anni frequenta il Teatro la Comunità di Roma, studiando recitazione e movimento scenico con Giancarlo Sepe. Come attrice lavora anche con Didier Gallot Lavallée, Gian Marco Montesano, Living Theatre. Prende parte a numerosi stage e laboratori internazionali sia in Italia che all’estero, in particolare in Germania dove viene selezionata da Malou Airaudo, danzatrice del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, per laboratori di Teatrodanza presso il prestigioso Folkwang-Tanzstudio di Essen.
Studia Metodo Feldenkrais con Irene Habib, tecnica Horton con Daniele Sterpetti, butoh con Alessandro Pintus e contemporaneo con Isabella Venantini, allieva di Peter Goss e Carolyn Carlson.
Si laurea in Scienze della Comunicazione con la tesi sul Teatrodanza di Pina Bausch, che incontra personalmente sia in Italia che in Germania, e questo influenzerà molto il suo lavoro caratterizzato da una particolare attenzione al corpo.
Lavora come insegnante per laboratori con gli studenti dell’Università la Sapienza di Roma.
Dal 2010 lavora come regista e autrice e fonda la compagnia teatrale Nuove Officine.

Roberto Sonica fa il cacciatore di teste per una società di consulenza e si occupa di Formazione Comportamentale anche attraverso arti quali il Teatro e la Musica.
 Dopo una breve esperienza come attore decide di laurearsi in Legge e conseguire un master in HR Management. Inizia quindi un percorso professionale trasversale, in cui contamina i classici skill del management con le suggestioni della musica, della scrittura, del teatro.
Il suo lavoro si svolge talvolta in collaborazione con Artisti quali teatranti, musicisti rock, video-maker.
 Ha collaborato con case editrici, organizzazioni non governative ed etichette discografiche nella progettazione di eventi di comunicazione e nell’organizzazione di concerti, spettacoli teatrali, installazioni per spazi museali.
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