Regia: Ture Magro
Drammaturgia: Flavia Gallo, Ture Magro
Attori: Ture Magro
Altri crediti: Scene e Luci di Lucio Diana Tecnico Matteo Culurgioni
Parolechiave: violenza, donne, uomini, Italia
Produzione: Sciara Progetti Teatro/ Teatro Verdi di Fiorenzuola d'Arda
Anno di produzione: 2015
Genere: Teatroragazzi (14-20) Prosa
Cosa è una malanova? È una cattiva notizia. Qualcosa che avresti voluto non sapere.
Chi è Malanova? Una ragazzina. La sua storia ce la racconta un giovane uomo, Salvatore, che ricorda di averle voluto bene, di averla desiderata e di averla ritrovata dentro ad una storia di violenza squallida e sconvolgente. Salvatore attraversa a piedi piazze e i vicoli stretti, ascolta le donne parlare di matrimoni, battesimi e funerali, partecipa alle feste ed ai riti di sempre, e si interroga sulle cose viste e sentite, sul rispetto, sull'onore.
“…la ferocia di una violenza e quello che si prova a subirla non è fatta per le parole” Salvatore vi racconterà quello che è successo prima e dopo, vi porterà nel suo mondo per mostravi come si costruisce nelle parole, nei comportamenti condivisi, nei silenzi, la sofferenza di un altro di cui noi non siamo gli esecutori materiali ma siamo gli autori occulti, i mandanti inconsapevoli. Salvatore vi farà partecipi di quel sopruso più sottile, subdolo, sotterraneo che passa per i gesti di tutti, che si muove attraverso una parola che mal nutre una mentalità incarnata, quasi impossibile da scorporare. Quasi impossibile.
Malanova è il tentativo fatto a quattro mani da due autori teatrali, un uomo ed una donna, che hanno deciso di non nascondere mai la propria stessa fragilità, perfettamente in accordo nel voler trasformare la retorica della denuncia in una indagine al maschile, un’esplorazione edipica sulla responsabilità, sulla convivenza e sull’essere coinvolti, come esseri umani, in una trama di fondo che ci rende tutti ugualmente responsabili della vita degli altri.
Malanova, storia cruda e inenarrabile, ma edificante come tutte le storie compiute e non puramente celebrative o provocatorie, è stata resa pubblica nei suoi particolari di cronaca nell’omonimo romanzo scritto dalla giornalista Cristina Zagaria e da Anna Maria Scarfò, edito dalla Sperling & Kupfer. Sciara Progetti l’ha portata sul palcoscenico di un teatro non come vicenda appartenente al Sud Italia ma come una storia d'Italia, presa per intero, non cosa lontana di quel paese laggiù, ma del nostro Paese in ogni suo dove. Una vicenda che si muove attorno a chiunque di noi e che ci chiede occhi per essere vista.
“Non è uno spettacolo d’evasione. No. E’ teatro. Teatro puro. Quel teatro che ti incolla alla sedia, ti toglie il fiato, ti arriccia il cuore e lo stomaco…che ti manda a casa con la testa piena di domande.
“Malanova” è una storia che chiede all’Italia di non chiudere gli occhi, ma di avere il coraggio di cambiare. Soffrendo sì, ma per cambiare. Questa è una storia che riguarda tutti. Il miracolo di questo spettacolo, curato da Sciara Progetti, è parlare di donne e di violenza e mettere al centro dell’attenzione sotto le luci bianche il corpo e il cuore di un uomo. Ribalta tutte le discussioni fatte fino ad ora. Capovolge ogni punto di vista maschile e femminile fino ad ora affrontato”
CRISTINA ZAGARIA, quotidiano LA REPUBBLICA
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