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Testastorta - la storia inventata

Chronos3

Genere Teatroragazzi (11-14)
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Regia: Manuel Renga

Drammaturgia: Tobia Rossi - tratto da Testastorta di Nava Semel

Attori: Valeria Perdonò Alessandro Lussiana

Altri crediti: Scene di Stefano Zullo e Marina Conti Costumi di Nicole Leonardi Assistente alla regia Ian Bertolini

Parolechiave: memoria, bambino, tedeschi, fiaba, musica

Produzione: CHRONOS3

Anno di produzione: 2015

Genere: Teatroragazzi (11-14)

Una favola per adulti sospesa tra Fantasia e Storia che racconta – attraverso lo sguardo sognante e spietato di un bambino – gli orrori della guerra, i buchi neri della nostra coscienza collettiva.
Tommaso ha otto anni quando viene adottato da due donne bizzarre e selvatiche, una madre e una figlia con un passato turbolento e qualche segreto che abitano un’immensa e fatiscente cascina in mezzo alla campagna.
Siamo nell’Italia del Nord, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Presto Tommaso si rende conto che nella soffitta, nella parte diroccata della cascina, c’è nascosto qualcosa. O qualcuno. La fantasia di Tommaso si scatena, si lancia in improbabili esplorazioni e investigazioni, fino a far emergere una sconvolgente verità che lo riguarda da vicino, più di quanto egli non creda…

Una drammaturgia fluida, che mescola l’io narrante alle situazioni del testo consente di viaggiare liberamente nel tempo e nello spazio, assumendo di volta in volta il punto di vista dei diversi personaggi, per raccontare questa storia così unica e così universale. Il perché di questo spettacolo è presto detto: si tratta di un racconto, di una fiaba che mette in luce alcuni buchi neri della nostra storia, eventi che la mente vuole dimenticare, vuole epurare perché troppo dolorosi, che invece devono restare indelebili, marchiati a fuoco, perché i diritti fondamentali degli esseri umani non vengano mai più calpestati, anche se i recenti avvenimenti di cronaca lascerebbero pensare il contrario.
Abbiamo deciso di raccontare la storia di un bambino usando lo strumento della fantasia che deforma, innalza, distrugge, impreziosisce senza rispondere a leggi razionali.
La storia inventata è una mistery story: nella soffitta c’è davvero qualcosa, oppure sono tutte invenzioni di Tommaso?
Abbiamo deciso di ambientare lo spettacolo nel luogo della memoria per antonomasia, nella soffitta della cascina. La soffitta contiene gli oggetti del passato, gli elementi della nostra storia che verranno di volta in volta riscoperti e grazie ai personaggi prenderanno di nuovo vita.
I luoghi in cui lo spettacolo è ambientato ruotano tutti intorno alla cascina, e i personaggi scivolano fuori dall’ombra dei muri delle stanze della casa, portano il loro racconto e vi ritornano.
La narrazione sarà musicale, perché la musica è parte integrante di questa storia. La musica dà speranza ai personaggi, copre i cattivi pensieri, la musica dà origine a questa storia.
La musica permette di sopportare la claustrofobia,la reclusione nella soffitta, permette di salvarsi dalla follia. La musica delle cose, dei piccoli oggetti, la musica della natura.
Quali mosse faranno i nostri personaggi per salvare le loro anime dalla guerra? Quanto ci si può spingere per farlo?
“What price will people pay to maintain their humanity in dire circumstances, and how far are we willing to go to save a single soul?“ N. Semel

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