Regia: Filippo Renda
Drammaturgia: Da Dino Buzzati, drammaturgia Filippo Renda
Attori: Mauro Lamantia, Mattia Sartoni, Simone Tangolo
Altri crediti: Scene e Costumi: Eleonora Rossi; Musiche dal Vivo: Filippo Renda Simone Tangolo.
Parolechiave: Orsi, Ombre, Teatro-canzone, teatro-narrazione, teatro-figura
Produzione: Idiot Savant / Ludwig
Anno di produzione: 2014
Genere: Teatroragazzi (5-12) Altro
Come spesso accade nelle favole ci immergiamo in un mondo tutto al contrario, dove gli animali sono protagonisti rispetto agli uomini e i ruoli si invertono. Ambientato in una Sicilia remota, fuori dal tempo, luogo di pura immaginazione creato dalla fantasia di Buzzati, "La famosa invasione degli orsi in Sicilia" è un racconto sull’impossibilità della convivenza tra gli uomini e gli animali.
Ma è anche una creazione sul tema dell’inatteso e dell’imprevedibile.
Costellato di innumerevoli personaggi animali e umani, intercalato da brevi filastrocche bislacche ed evocative, "La famosa invasione degli orsi in Sicilia" è non solo ricco di eventi, ma anche di emozioni e stati d’animo. Si va dall’avventura alla commozione, dall’ironia al mistero, dalla cupidigia alla generosità, dall’eroismo alla redenzione.
Tutto comincia con la discesa a valle degli orsi guidati dal loro Re Leonzio al quale fra le montagne, dove gli orsi vivono, degli sconosciuti hanno rapito il figlioletto Tonio. Per ritrovarlo Re Leonzio deciderà di marciare con i suoi orsi laggiù dove vivono gli uomini. Inizia così, per gli orsi, tutta una serie di avventure e peripezie: dallo scontro con il vanitoso e nasuto Granduca, a quello con i cinghiali del Sire di Molfetta, trasformati in palloni volanti, fino al rocambolesco e gioioso ritrovamento dell'orsacchiotto nientepopodimeno che su un palconscenico teatrale!.
La compagnia, utilizzando il proprio carattere giocoso, ironico e strampalato, sceglie di raccontare la storia di Re Leonzio e di Tonio tramite tre veicoli che rendono unico lo spettacolo:
– IL TEATRO DI FIGURA, la scena è occupata da un teatrino che tanto ricorda i carretti delle compagnie di giro di un tempo, al centro del quale sta uno schermo su cui prendono vita alcuni episodi della storia. Luci e ombre animano le sagome create dalla mano abile della scenografa Eleonora Rossi;
– IL TEATRO DI NARRAZIONE, i tre attori, infatti, si alternano nel racconto della storia interagendo di volta in volta con il pubblico e le scene animate sullo schermo e agite dai propri colleghi dietro allo schermo;
– IL TEATRO-CANZONE, poiché lo stesso Dino Buzzati ha inserito nella propria opera alcune filastrocche che intervallano il racconto, la compagnia ha scelto di musicare alcune di queste sulla base di melodie originali e bizzarre che coinvolgono deliziosamente i più piccoli.
Lo spettacolo, pertanto, è un mix esplosivo di linguaggi e forme espressive che permettono di godere del racconto grazie alla varietà colorata ed eterogenea della performance e… alla presenza di altri loschi figuri… che fanno ogni tanto la propria apparizione durante la storia: sono pupazzi di cartapesta animati dalla voce e dalle mani degli attori che hanno le sembianze del Professore De Ambrosiis e del Gatto Mammone!
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