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IO SONO NON AMORE

La società dello spettacolo
Regia: C.L.GRUGHER
Drammaturgia: Michelangelo Bellani
Attori: Caroline Baglioni, Emanuela Faraglia, Flavia Gramaccioni, Michelangelo Bellani
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: contemporaneo, mistica, sacro, femminile, Angela

Io sono non amore affronta nel contemporaneo l’esperienza di Angela da Foligno. Terziaria francescana, è una delle donne più rilevanti della spiritualità cristiana.Definita «maestra dei teologi» il suo magistero,intrecciato di vita vissuta e pensiero,riesce ad avvicinare intelligenze elevate e anime semplici. Tre donne rappresentano tre strati dell’esperienza mistica di Angela. Attraverso una forte espressività corporea e l’uso poetico ed evocativo di un linguaggio a tratti brutale che esprime il travaglio esistenziale da una vita dissipata a una conversione molto distante dalla convenzione agiografica.
Il progetto parte dalla scrittura di una DRAMMATURGIA ORIGINALE, concepita per brani e per frammenti, in cui la narrazione biografica intrecciata è alle visioni e alle ‘crisi’ dell’estasi nei «30 passi (o mutazioni)» che l’anima compie per arrivare a Dio.Angela è una donna di 37 anni che dopo una vita agiata e mondana, perde il marito e i figli e vive il senso di colpa per la sua vita dissipata. Dopo la conversione confessa di aver desiderato la morte dei propri cari.
Nella nostra proiezione Angela è come spettatrice di se stessa, scomposta in tre diverse donne che rappresentano il travaglio della sua interiorità e i tre momenti dell’esperienza mistica: l’irruzione di un estraneo; la resistenza; la cognizione della profondità dell’Essere.
Il TITOLO evoca la percezione, cui Angela giunge, dell’unione con Dio. Uno stato d’amore e d’intimità, profondo, inconcepibile in cui svanisce il soggetto e l’oggetto dell’amore stesso, l’amante e l’amato, per esistere come unità al di fuori di ogni dualismo,purezza assoluta,che se deve esprimersi, farsi parola può dirsi solo non-amore.
Come dentro una m a c c h i n a d e l t e m p o, abbiamo fatto viaggiare l’esperienza di Angela compiendo un salto in avanti di circa 800 anni.Tutto quello che si conosce dell’Angela storica lo si deve al suo Memoriale, un documento redatto da Frate A. (Arnaldo?) confidente e confessore di Angela che trascrisse fedelmente parola per parola in un latino semplice, quanto la donna dettava nel suo volgare umbro. Il Memoriale dunque è una vera e propria autobiografia dove tutto è raccontato per bocca della protagonista come un susseguirsi di vicende intime e un continuo interiorizzare la presenza di Dio. Il suo è un linguaggio diretto, difficile da comprendere. In scena abbiamo messo solo le nostre tre Angela, ma abbiamo deciso di trasporre il personaggio di frate A. in quella dell’autore che oggi scrive di Angela. Lo spazio delle didascalie diviene in questo caso una sorta di voce narrante dell'autore del testo “Io sono non amore” che racconta e raccorda l’itinerario teologico di Angela con un romanzo della propria esperienza personale. Un’esperienza vissuta in quegli stessi luoghi attraversati da Angela - del tempo storico e del tempo contemporaneo - con l’idea Kierkegaardiana che l’irruzione dell’eternità nel tempo non ha istanti privilegiati nella storia dell’umanità.

Altri crediti: luci Gianni Staropoli
suono Valerio Di Loreto
voci Valerio Amoruso, Stefano Gigli, Marianna Masciolini
realizzazione costumi Claudia Biscarini, Lorenza D'Andrea
assistente alla regia Marco Rufinelli
organizzazione Mariella Nanni
produzione La società dello spettacolo
residenze artistiche: Auditorium Santa Caterina/Foligno InContemporanea
Caos Terni – con il sostegno di Indisciplinate e Associazione Demetra

Produzione: La società dello spettacolo

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La società dello spettacolo_associazione di cultura nasce in Umbria nel 2007 dalla cooperazione di tre artisti,c.l.Grugher,Marianna Masciolini,Michelangelo Bellani,provenienti da differenti percorsi individuali.
Il progetto de La società dello spettacolo ispirato alle tesi del filosofo e cineasta francese Guy Debord,segna un momento importante di studio e di riflessione sulla civiltà contemporanea che porta il gruppo di ricerca teatrale a scegliere come nome proprio il titolo omonimo dell'opera d'esordio.
Il lavoro,che la critica nazionale ha definito come”Un’intensa esperienza culturale di rara pregnanza e necessità”,è stato ospitato da diverse istituzioni teatrali italiane fra cui Opera Prima Festival di Rovigo,Css Teatro stabile d'innovazione del Friuli Venezia Giulia,Festival Classico Pompeiano all'interno degli scavi di Pompei,Batik Festival e diverse stagioni del Teatro Stabile dell'Umbria.La ricerca si orienta quindi nella trasposizione drammaturgica di testi di natura filosofica e sociologica tentando di portare alla luce l'archetipo che lega la parola teatrale alla parola filosofica.
Per la produzione Il neo barocco,collabora con Omar Calabrese,recentemente scomparso e considerato con Umberto Eco uno dei maggiori semiologi italiani,portando in scena le tesi del celeberrimo saggio L’età neo barocca scritto dal semiologo negli anni ’80.Lo stesso Calabrese in uno scritto dedicato al lavoro de La società dello spettacolo rimarca”l’audacia della messa in scena,lo splendido lavoro sulla lingua(…)che sembra far tornare in essere un’avanguardia teatrale che da tempo appariva esaurita”.
A marzo 2012 produce Infami,tratto dal libro Infami-20 storie di ordinaria antimafia scritto da Alfonso Russi,consulente della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.La produzione in collaborazione con la Comunità Progetto Sud di Don Giacomo Panizza è stata presentata in anteprima a Lamezia Terme(CZ) in uno spazio confiscato alle cosche della ‘ndragheta.
A settembre 2012,debutta al Festival internazionale della creazione contemporanea di Terni -UPTOYOU- con Carne,ispirata a Il visibile e l'invisibile di Maurice Merleau-Ponty,e 3°elemento di della trilogia dedicata alla filosofia francese contemporanea insieme a La società dello spettacolo da Debord e Il delitto perfetto da J.Baudrillard).Carne è una coproduzione fra Teatro Stabile dell’Umbria e La società dello spettacolo ed è stato ospite in residenza in due importanti istituzioni teatrali del Belgio: il Monty Kultuurfaktor di Anversa e lo Stuk Kunstencentrum di Leuven.Si occupa inoltre di progetti di formazione e di educazione in cui le discipline teatrali sono a sostegno della didattica.Conduce atelier teatrali in vari istituti scolastici e l'atelier per adulti-Spaziozero-.Ha progettato e realizzato progetti dell’Unione Europea nell'ambito dei programmi L.L.P.-Grundtvig e Cultura collaborando con istituzioni culturali dei principali paesi europei.Conduce e organizza progetti di riabilitazione attraverso la pedagogia teatrale-SpazioH-dedicati al disagio mentale in collaborazione con enti e associazioni umanitarie e con centri di salute mentale.
Realizza documentari,opere videografiche,installazioni e live performance multimediali
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