← Indietro
immagine-grande

Audizione

Le Ore Piccole

Genere Prosa
Cachet:Informazione riservata agli Organizzatori
Modifica Tag

Regia: Daniele Santisi

Drammaturgia: Chiara Arrigoni

Attori: Andrea Ferrara, Chiara Arrigoni, Matteo Carabelli

Altri crediti: Costumi e scene Paola Arcuria

Parolechiave: #strongmotivation, #weirdinterview, #sicksex, #cruelty, #takingrisks

Produzione: Le Ore Piccole / Compagnia Dunamis (riallestimento 2022)

Anno di produzione: 2017

Genere: Prosa

In uno squallido scantinato si sta svolgendo un’audizione per un misterioso incarico che può fruttare, in una sola sera, centomila dollari. Il requisito richiesto ai partecipanti è uno: essere sieropositivi. Tra i due contendenti, Sarah e Miguel, solo il più motivato – o il più disperato? – riuscirà a conquistare il posto, e a dimostrare all’esaminatore, il Signor T., di essere in grado di superare ogni senso di colpa. Pezzo dopo pezzo gli spettatori cominciano a intravedere cosa devono svolgere: partecipare a un’orgia per ricchi annoiati che vogliono provare qualcosa di forte per sentirsi vivi. Un rito per una élite che ha smarrito il valore della vita, una roulette russa sessuale con un ospite speciale che nessuno può riconoscere: una persona affetta da HIV.
Il testo è ispirato a un fatto di cronaca recente del Regno Unito: «party con roulette russa sessuale, in cui una persona è segretamente affetta da HIV e nessuno dei partecipanti alla festa è legittimato a usare preservativi». Lo scopo di questo gioco pericoloso è «gustare il brivido di non sapere se si finirà contagiati». Chiara Arrigoni trasforma l’episodio in un testo teatrale, rendendo protagonisti, però, non i ricchi giocatori di questo “sport estremo”, ma le vittime sacrificali disposte a fare da untori, forse per soldi o per disperazione. È la storia di due ragazzi costretti nella dinamica di un ingiusto e crudele processo di selezione, e il perverso gioco di potere racconta di tutto il mondo del lavoro, che sottopone chi vuole farne parte a dinamiche crudeli e predilige chi è disposto a fare il “lavoro sporco” mettendo a tacere la coscienza. La pressione per essere scelti diventa un invito a dare il peggio di sé, a diventare il peggio di sé e a piegarsi alla legge homo homini lupus, mors tua vita mea. Ma, forse, esiste sempre lo spazio di fare una scelta che ci rende umani in un contesto disumanizzante.
Al centro di questa audizione, inoltre, è il corpo: merce di scambio, oggetto inanimato ridotto a contenitore di un virus, carne da macello in attesa di un sacrificio, materia insensibile che un sistema perverso vuole svuotare della sua complessità e renderlo funzionale a uno scopo.
I due candidati e l’esaminatore non bastano a chiudere il cerchio. Sullo sfondo di questa lotta tra disperati, infatti, incombe la presenza di un folle rito contemporaneo, il baccanale tetro di una élite smarrita e perversa che gioca lungo il confine tra vita e morte: non vuole sacrificare una vittima per perpetuare se stessa, ma, anzi, ambisce al contagio per tornare in contatto con la vita. Il rito di auto distruzione che si celebra confonde i ruoli, la carne da macello si fa sacerdote, i fedeli sono votati al proprio auto sacrificio e al di sopra, come un oscuro dio, il senso del nulla e una vita non più degna di essere vissuta. Nel testo, però, questo panorama decaduto resta sullo sfondo: al centro resta sempre la possibilità dei due candidati, inizialmente soli, di ritrovare la propria umanità.

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Acquista opera