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Blatte

CUBO TEATRO
Regia: Girolamo Lucania
Drammaturgia: Diego Zanoni
Attori: Stefano Accomo, Francesca Cassottana, Jacopo Crovella e Dalila Reas
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: Hikikomori, isolamento dalla società, nuove tecnologie, adolescenti, vita virtuale

IL PROGETTO:
Blatte è uno spettacolo crossdisciplinare che si basa sull’universo narrativo nato attorno al fumetto Blatta di Alberto Ponticelli, e che prevede la produzione di una serie televisiva, di un lungo metraggio e di una graphic novel. Lo spettacolo si inserisce all’interno delle produzioni, e contiene al suo interno tutte le medialità del progetto (video, fumetto, nuove tecnologie). Questo è il progetto unico per il panorama italiano: Blatte, sostenuto da Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando ORA!, e coprodotto da Gray Ladder e Cubo Teatro, è il primo esperimento di narrazione multidisciplinare.

I TEMI:
Il progetto verte sulla metamorfosi della società contemporanea legata alla economia, alla diffusione delle nuove tecnologie e alla connettività relazionale virtuale. Tale metamorfosi produce una rivoluzione nei comportamenti, nelle relazioni e nei modelli di vita. I soggetti più colpiti da questa rivoluzione sono gli adolescenti. Gli studiosi da tempo analizzano i fenomeni di isolamento dalla vita reale delle giovani generazioni: sempre più adolescenti vivono una vita di ritiro nelle proprie stanze, allontanando se stessi dalla società produttiva e sociale. Il fenomeno ha un nome: per i giapponesi, hikikomori (letteralmente: “isolarsi”), per gli occidentali NEET (Not in Education, Employment or Training). La diffusione di tale fenomeno è in espansione: si parla di milioni di persone in tutto il mondo.

TARGET: Oltre al convenzionale pubblico teatrale, il progetto Blatte consente la diffusione verso utenze crossdisciplinari quali gli appassionati di fantascienza, di videogiochi, di fumetti, e in generale il popolo della Rete. Nello specifico, questa utenza è anche quella più a rischio rispetto ai temi trattati dal progetto: gli adolescenti che si ritirano nelle proprie stanze, che subiscono le dipendenze delle nuove tecnologie che raramente sono fruitori dei prodotti performativi come il teatro e la danza. La crossdisciplinarietà su cui si basa il progetto, consente dunque un’efficace comunicazione multimediale verso pubblici diversi, e allo stesso tempo consente di raggiungere gli stessi soggetti di cui trattano le tematiche dello spettacolo.

OBIETTIVI:Il progetto Blatte si pone come obiettivo l’innovazione di un modello produttivo chiuso come quello teatrale, e allo stesso tempo inserisce dentro allo spettacolo più discipline artistiche “popolari” e che godono di un bacino di utenza notevolmente maggiore rispetto allo spettacolo dal vivo. Inoltre, si pone come obiettivo di raggiungere utenze lontane dal teatro, di parlare ad esse con linguaggi consoni ed abituali, sfruttando quindi le potenzialità comunicative di un sistema di opere multimediali correlate fra loro. Infine, artisticamente ha l’obiettivo di far convergere nel linguaggio teatrale in modo semplice e visivamente efficace una macchina multidisciplinare che comprenda un uso non invasivo delle nuove tecnologie unite alle tradizioni delle performance dal vivo.

Altri crediti: Supervisione artistica e Concept Artist: Alberto Ponticelli
Light Design: Daniele Ciprì
Habitat Scenografico: Andrea Gagliotta e Laboratorio Pietra
Sound Design e Colonna Sonora Originale: Daemon Tapes
Supervisione Visual Effects e Animazioni: Equal Design
Produzioni video: Grey Ladder e Headwood Studio
Comunicazione: Davide Mela e Claretta Caroppo
Produzione, distribuzione e relazioni internazionali: Milica Trojanovic
Direzione Amministrativa: Martina Tomaino

Produzione: Parsec Teatro in coproduzione con Grey Ladder & Cubo Teatro/Il Cerchio di Gesso

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Siamo un gruppo di artisti e di operatori culturali che opera prevalentemente nella produzione artistica multidisciplinare, nella creazione e gestione di eventi, e nella programmazione artistica contemporanea sia in contesti pubblici e istituzionali, sia nell’ambito delle aziende private.Operativa dal 2010, la nostra Associazione è oggi un punto di riferimento cittadino e nazionale per le arti performative indipendenti, e per la capacità di intercettare i movimenti dell’arte contemporanea dello spettacolo dal vivo.Sempre dal 2010 gestiamo lo spazio che ci dà il nome, il Cubo, che dal 2018 è entrato a far parte di OFF TOPIC, (www.offtopictorino.it), hub culturale e creativo che abbiamo fondato e che gestiamo insieme ad altre 2 realtà: Goodness Factory e Klug.Nel 2018 abbiamo fondato Fertili Terreni Teatro, la prima rete formale di teatri indipendenti torinesi, Fertili Terreni Teatro, insieme ad A.M.A. Factory, Tedacà e Il Mulino di Amleto. Gli artisti che formano Cubo Teatro arrivano da discipline diverse: teatro, musica, visual arts, arte contemporanea. Per questo, la nostra ricerca artistica esplora la multidisciplinarietà come linguaggio del contemporaneo, e le nostre opere spaziano dalla performance teatrale ai live set, dai concerti visuali di musica elettro-jazz alle installazioni, alle mostre, ai video d’arte. Dal 2018 le nostre produzioni hanno debuttato presso Teatro Stabile di Torino, Festival delle Colline, Jazz Festival, Fertili Terreni, Teatro Franco Parenti, Torino Fringe Festival ecc.Dal 2010 programmiamo una Stagione teatrale presso il nostro spazio che si concentra sulla ricerca contemporanea del teatro indipendente, sui nuovi linguaggi e la drammaturgia scenica inedita. In più di 10 anni abbiamo ospitato alcuni tra i più importanti artisti a livello nazionale, e scoperto i nuovi gruppi giovani che poi sono diventati punti di riferimento italiano e non solo. Tra gli altri, hanno calcato il Cubo: Danio Manfredini, Valter Malosti, Federica Fracassi, Matilde Vigna, l’Atir, Sotterraneo, Alessandro Serra, Abbondanza Bertoni, Piccola Compagnia Dammacco, Piccola Compagnia della Magnolia, Il Mulino di Amleto, Marta Cuscunà, Eco di Fondo, Cesar Brie, Oyès, Vico Quarto Mazzini, Fanny&Alexander, Teatro i.
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