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ANIMULA

Daria Menichetti

Genere Teatro-danza
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Regia: Daria Menichetti

Drammaturgia:

Attori: Daria Menichetti

Altri crediti: di e con Daria Menichetti disegno luci Luca Poncetta esecuzione sonora Francesco Manenti consulenza artistica Francesco Manenti Produzione Associazione Sosta Palmizi Con il sostegno di Aldes (Lucca), Centro per le Arti la Cultura e la Ricerca MACAO (Milano) e Cajka Teatro d’avanguardia popolare (Modena) Si ringrazia il centro per le Arti la Cultura e la Ricerca MACAO, viale Molise 68 Milano, per l’ospitalità e la disponibilità della sala prove, bene comune e mezzo di produzione ad uso gratuito della cittadinanza.

Parolechiave: animula, anima, corpo, cere anatomiche,Yourcenar

Produzione: ASSOCIAZIONE CULTURALE SOSTA PALMIZI

Anno di produzione: 2016

Genere: Teatro-danza

“Animula vagula, blandula
Hospes comesque corporis,
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles,dabis iocos…”
P. AELIUS HADRIANUS, IMP.

“Piccola anima smarrita e soave,
compagna e ospite del corpo,
ora t'appresti a scendere in luoghi
incolori, ardui e spogli,
ove non avrai più gli svaghi consueti...”
P.AELIUS HADRIANUS,IMP.

SINOSSI
Cicatrici nere su di un pavimento bianco misurano le distanze da percorrere, indicano le direzioni, tracciano un destino già scritto e forse già percorso.
Oggetti cavi sono come uteri pronti a crescere nuovi semi, o contenitori predisposti ad accogliere frutti ormai maturi, nel ciclo continuo delle esistenze.
Un ventilatore sempre acceso indica che il tempo si è sospeso. Un battito e un respiro regolari rivelano che qualcosa di meccanico ancora è in funzione. Bagliori restituiscono ombre.
Una figura composta e contenuta, ben truccata, filo di perle al collo, come una statuetta di cera, si aggira esposta in questo luogo, quasi fosse sotto osservazione ma contemporaneamente invisibile. Visibile forse solo a chi la vuol vedere.Un'animula. Un essere "tra". Tra il corpo e l'anima.
Attraversa e anima questo luogo incolore, arduo e spoglio, quasi a compiere un silenzioso, magico e misterioso rituale.

NOTE DELL'AUTRICE
Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar è stato il testo ispiratore di questo lavoro.
M. Yourcenar s’immedesima nell’Imperatore Adriano (che a 60 anni è malato e ormai vicino alla morte) ed immagina le parole che lui stesso avrebbe potuto scrivere in una lettera, rivolta al suo successore Marco Aurelio.
In ANIMULA il tentativo è quello di uscire il più possibile da un meccanismo di ricerca del senso narrativo del testo.La scelta è dunque quella di togliere presenza fisica alle parole, ed aprire lo spazio al corpo.
M’interessa indagare come le parole del testo riverberano nella memoria della mia carne, come
hanno viaggiato all’interno del mio corpo e si estrovertono attraverso di esso, come un’eco
lontana.
La poesia scritta dall'imperatore Adriano (Animula Vagula Blandula..)tema del primo capitolo del testo della Yourcenar, rimane una mia traccia interna, il motore che mi muove,in un paesaggio che più che al naturalismo/realismo quotidiano, appartiene ad un luogo dell’anima.
Il riverbero e l'eco della memoria di qualcosa che è già stato vissuto, fanno parte della nota fondamentale di questo assolo, la presa di coscienza da parte di Adriano, che quel corpo che gli ha dato la possibilità di vivere è lo stesso che lo divorerà subdolamente attraverso la malattia.
Animula è quindi un dialogo manifesto tra l'anima e il corpo.Quel corpo al confine tra l'immagine della bellezza composta della vita, e l'esposizione sfacciata dei visceri e delle budella che si ritrova nelle cere anatomiche di Clemente Susini.

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

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