Generi: Prosa

Tags: social, avatar, online, solitudine

Internet è ormai entrato prepotentemente a far parte delle nostre vite, del nostro lavoro, estendendo la sua influenza anche al nostro modo di vivere le relazioni personali. La creazione di questo progetto parte da questa constatazione e dalla volontà di indagare nel profondo il nostro rapporto con le nuove tecnologie a disposizione, che talvolta causano diffidenza, ma anche- e contemporaneamente- dipendenza, come nel caso del personaggio protagonista di questo progetto teatrale.
La storia, infatti, è quella di una donna sulla trentina, emancipata e indipendente, che si interfaccia col resto del mondo esclusivamente attraverso la virtualità della rete. Lavora da casa, fa la spesa online, passa il tempo a commentare la foto di questo o quell’amico o a spulciare il promemoria degli eventi a cui non presenzierà mai in carne ed ossa. E, soprattutto, chatta, ogni volta usando un’identità diversa, in cerca del grande incontro. Una volta è Chloe donna in carriera, un’altra è Sabina l’infermierina, un’altra ancora è Amanda intellettuale francese o Eleonora spagnola provocante: davanti allo schermo la nostra protagonista non si presenta mai nello stesso modo, né con lo stesso abito, quasi al volersi plasmare al come la vuole lui che sta dall’altra parte. Tra i suoi pretendenti c’è anche una connessione privilegiata con un Principe mai incontrato di persona, ma anche questa chat non sembra evolvere in una relazione più autentica. Alla donna non rimane che sognare l’agognato incontro mentre si avvinghia in un tango appassionato con un bambolotto gonfiabile.

Altri crediti: primo spettatore Marco De Meo
musiche di Gerardo Matos Rodriguez e The Legendary Pink Dots
scene e costumi di Raffaella Agate

Produzione: Raffaella Agatecon il sostegno di Associazione IT INDEPENDENT THEATRE- Open IT