Regia: Davide Paganini
Drammaturgia: prosa
Attori: davide Paganini attori e musicisti alberto napolitano lorenzo capello andrea vulpani andrea leone
Altri crediti:
Parolechiave:
Produzione: dionisio produzioni e spettacoli
Anno di produzione: 2015
Genere: Prosa
Uno spettacolo teatrale e musicale che coinvolgerà sentimentalmente gli appassionati di Tenco, ma non solo. Gli anni '50, Genova, le notti insonni, il jazz, gli amici, le donne, il successo, il tormento, il mistero... e uno spettatore dal buio che ha deciso di parlare: sono questi gli ingredienti della nuovissima versione teatrale del monologo-intervista di Paolo Logli dal titolo Dunque lei ha conosciuto Tenco?, già vincitore del Premio ETI “Per voce sola 2006”. Attraverso i pensieri, le impressioni e i ricordi di un testimoneferroviere il testo con fantasia e pertinenza storica evoca la figura di Luigi Tenco e il contesto in cui si muoveva negli anni d’oro della sua carriera. Il monologo prende spunto da un aneddoto, piccolo e forse marginale, raccontato tempo fa in televisione da Arnaldo Bagnasco, all’interno del programma di Paolo Logli Chiedi chi erano i Beatles. La storia vuole che Tenco attraversasse una galleria della stazione di Genova Piazza Principe in equilibrio su un binario, suonando il sassofono e sfidando un temporale. L’episodio esemplifica la personalità di un uomo che non ha mai avuto paura della posta in gioco, tanto da sbeffeggiare con la sua stessa morte – sia essa un suicidio o un omicidio ancora insoluto – il senso dell’Istituzione. Sarà proprio l’anziano ferroviere Gino Grondona a cercare, con parole sue, di cogliere qualcosa del mito Tenco. Animo semplice e occhi sgranati dell’“uomo senza qualità”, Gino racconta quelle poche cose che sa di Tenco e che lo hanno sfiorato: Luigi e i suoi “amici famosi” (De Andrè, Paoli, Villaggio…) sotto la pensilina della Stazione Principe; qualche brandello di musica e d’amicizia virile catturato andando ad ascoltarli in una cantina al centro di Genova; quell’attimo sublime, simbolico, assoluto, di fronte al quale ci si sente piccoli, anzi minuscoli; il momento in cui Tenco – presagio di morte, eppure promessa di vita eterna – attraversa la galleria dei rapidi, durante una notte di tregenda, suonando Summertime in equilibrio sul binario.
Tutto questo rivive sulla scena grazie ad un’intensa, divertente e divertita interpretazione di Davide Paganini, sempre accompagnato dalla musica del Quartetto Jazz capitanato dal Cantautore Alberto “NAPO” Napolitano, anche autore delle musiche originali, con il maestro Andrea Vulpani al pianoforte, Lorenzo Capello alla batteria e Andrea Leone al sassofono.
La voce dell’attore e le note dal vivo dialogano nello spettacolo e creano un’autentica e suggestiva partitura orchestrale: le parole hanno scansioni che si appoggiano alle metriche dei brani musicali e i contrappunti non sono mai solo casuali, ma forniscano ulteriori chiavi di lettura del testo.
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