Regia: Marica Mastromarino e Nicola Savi Ferrari
Drammaturgia: tratto da Divina Commedia – Inferno di Dante Alighieri a cura di Marica Mastromarino
Attori: Marica Mastromarino e Nicola Savi Ferrari
Altri crediti: drammaturgia musicale Nicola Savi Ferrari; supervisione drammaturgica Benedetto Sicca
Parolechiave: Dante, Lucifero, Inferno, Divina Commedia
Produzione: LUDWIG - officina di linguaggi contemporanei
Anno di produzione: 2016
Genere: Prosa Performance
Come un giro sulle montagne russe scendiamo in velocità fino a Lucifero incontrando i personaggi danteschi più pregni ma anche più “generosi” nel raccontare e raccontarsi.
Un viaggio senza cinture di sicurezza affidato a due voci e una chitarra elettrica.
Un gioco ad evocare-creando attraverso gli endecasillabi danteschi e l’umanità in essi contenuta.
Ancora, un viaggio umano verso la canoscenza, un viaggio verso le stelle.
Le produzioni artistiche che si basano sulla Commedia di Dante Alighieri, e in particolare sull’Inferno, sono innumerevoli e oltrepassano i confini della Penisola per stimolare la curiosità di artisti di tutto il mondo. Possiamo dire che il Poema dantesco sia una delle fondamenta sulle quali si basa la cultura italiana post-medioevale.
Ma allora, cosa possono dire in più degli artisti che non sia già stato detto? Cosa può dare un testo del XIV secolo a due giovanissimi artisti? Come possono gli endecasillabi dell’Alighieri attraversare i secoli?
Quale inferno può evocare il contemporaneo?
Quale Inferno crea un crossover tra musica e voce recitante?
La fusione tra parola dantesca e musica va a riempire il vuoto che si crea tra parola scritta e parlata, creando tridimensionalmente i suoni dei luoghi e delle emozioni narrati. Tra lo scritto e il detto mancano, infatti, i suoni puri: il rumore del vento, lo sbatter d’ali, il suono del fuoco, di un tremare, di uno spezzare di tronchi. Questa ricerca sul suono vuole far arrivare le parole della Divina Commedia al pubblico in maniera chiara tentando di creare delle immagini tridimensionali dei personaggi, degli ologrammi evocati dalle parole e dalla musica: usando una metafora, le parole di Dante sono le diapositive, gli artisti il proiettore attraverso cui l’immagine proiettata arriva al pubblico.
La composizione dello spettacolo è costituita da tre distinte “voci”: la Parola, il Canto e la Musica.
La recitazione si rivolge direttamente al pubblico cercando di coinvolgerlo, come Dante passa da narratore a personaggio così l’attrice passa da narratrice-diretta agli occhi del pubblico a personaggio che vive la situazione.
Il ponte tra musica e recitazione è costruito dal canto, che rende le parole cantate più vicine alla dimensione immaginifica e onirica.
Dal punto di vista musicale si passa attraverso numerosi generi, quali Rock, Blues, Jazz, Pop, Rap, Soul, Metal, ecc… In questa fusione di linguaggi narrativi differenti, la musica non è accompagnamento, ma terza “voce”, filtro d’espressione dei personaggi, (compresi gli elementi naturali).
Il testo è composto dai Canti I – V – XIII – XXVI – XXVI – XXXIII – XXXIV e da alcune terzine dai canti: III – XVIII – XIX – XXI. Le voci sono di Marica Mastromarino, giovanissima attrice che sta completando il corso di formazione della scuola del Piccolo Teatro di Milano – Luca Ronconi e di Nicola Savi Ferrari cantante e musicista, che ha composto le musiche per chitarra che esegue dal vivo.
Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.
Non è stata caricata nessuna recensione
Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.