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ARIA

Anfiteatro
Regia: ROBERTO ALDORASI
Drammaturgia: FRANCESCO NICCOLINI
Attori: NAYA DEDEMAILAN
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (10-99), Prosa

Tags: LIBERTA', FUGA, IMMIGRAZIONE, ADOLESCENZA, RIBELLIONE

Una mattina apri la porta di casa e trovi un regalo inatteso. Un regalo enorme, bellissimo. Troppo bello per essere vero. Per essere capitato proprio a te. È quello che accade a Liguor, il protagonista di questa storia: un piccolo uomo che vive su di un'isola triste, piena di divieti, compreso ridere e nuotare in mare. Chi sgarra fa una brutta fine. Ma oggi è il giorno fortunato di Liguor: dietro la porta di casa trova una bambina appena nata. Bella, sorridente, tranquilla e così leggera che deciderà di chiamarla Aria.
È la prima cosa bella che accade nella vita di Liguor. Anzi, la seconda, ma la prima non ha avuto il coraggio di dirla a nessuno: al lavoro Liguor ha incontrato una donna di cui si è innamorato. Che lavoro sia, nessuno lo sa. Per questa donna Liguor farà una cosa grandissima e meravigliosa. Neanche questa cosa Liguor la vuole raccontare a nessuno.
Gli anni passano, Aria diventa una ragazzina e finalmente un giorno Liguor prende una grande, difficile e importantissima decisione, che cambierà per sempre le loro vite...

«Ci sono delle parole che vanno pronunciate con cautela e rispetto. Perché sono compromettenti: da certe parole dette non si torna indietro. Una di queste è promessa. Altre parole invece ci ricordano l'imprevedibilità delle nostre vite e degli incontri. Parole come destino, fortuna, attesa. Ci sono parole che hanno un prezzo duro da pagare. Sono parole che hanno anche un valore immenso, e spesso dimenticato. Una di queste è mistero, ma non è la sola: crudeltà, bellezza, fortuna, sfortuna, disordine, sorpresa, destino, amore, magia. Poi c'è la parola più bella e sorprendente: libertà.
Già, la libertà. I bambini e gli adolescenti italiani quasi se la sono dimenticata, questa parola. Perché da noi la libertà è normale. Solo i nostri nonni si ricordano cosa vuol dire non averla, la libertà. Eppure, sulla Terra, le nazioni dove la libertà manca, sono più di quelle dove i ragazzi crescono liberi, e negli ultimi anni abbiamo cominciato a sperimentare che questo problema riguarda anche l'Italia e l'Europa, e non possiamo far finta di niente, perché dalla “non libertà” si fugge.
E se da una parte capire cosa vuol dire “accoglienza” è diventato fondamentale, dall'altra parte dobbiamo moltiplicare gli sforzi perché ognuno, a casa propria e in ogni parte del mondo, possa vivere in pace. E in libertà. Perché nessuno è contento di abbandonare la propria casa e rischiare la vita per mettersi in salvo.
Ecco, ora prendiamo tutti questi pensieri e le parole importanti di prima, mischiamoli, curiamoli e coltiviamoli: noi vorremmo costruirci una fiaba, un po' magica un po' comica un po' surreale. Una fiaba così non può che essere leggere come “ARIA”».

Altri crediti: SCENE: ANTONIO PANZUTO

LUCI: GIUSEPPE SORDI

Produzione: MICHELE CIARLA

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Compagnia di Teatro Ragazzi nasce dall'incontro tra Giuseppe Di Bello (regista e drammaturgo già Teatro Città Murata, per il quale ha firmato molti tra gli spettacoli più significativi del gruppo), Michele Ciarla (Produttore e organizzatore) e Naya Dedemailan (attrice).
Tra gli spettacoli del gruppoi: "1914 La tregua" "Gaya" "Pollo" "Family story" "Un dito contro i bulli" rappresentati nei più importanti Festival e rassegne e nei principali teatri italiani.
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