Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Le Voci

illoco teatro
Regia: Roberto Andolfi
Drammaturgia: Annarita Colucci
Attori: Roberto Andolfi Dario Carbone Annarita Colucci
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Teatroragazzi (6-99), Prosa, Figura, Altro

Tags: memoria, stazione, partenza, abbandono, tradizione

Una ragazza sta aspettando il treno ad una stazione di provincia non precisata; è decisa a partire e a lasciare il suo paese di origine. Negli angoli della stazione sono accatastate pile di scatole senza nome e senza indirizzo. L’attesa del treno viene turbata da due personaggi enigmatici: il capostazione e il suo aiutante. Ben presto si capisce che sono loro ad accumulare queste scatole il cui contenuto rimane sconosciuto fino a quando, un ritardo sulla tabella ferroviaria costringe la ragazza a rimanere alla stazione e a comprendere che ogni scatola contiene delle voci, le voci di tutte le persone che, come lei, sono partite ma che non sono più tornate. Di quei viaggiatori non rimangono che voci nel vento, voci che, però, continuano a parlare, attraverso chi riesce ad ascoltarle. Come in tutte le stazioni, le voci di questi passeggeri fanno eco, rimbalzano nei tetti e disturbano la quiete della piccola stazione di provincia. Aprendo le scatole, le voci parlano per bocca dei tre personaggi. Di queste memorie, alcune sono antichissime, altre più recenti e il loro disvelarsi, per qualche istante, tramite la voce della ragazza e degli altri due personaggi, costruisce la storia di un paese. Ogni voce è una porzione di tempo che si svela allo spettatore aprendo una delle scatole. Ogni voce racconta di una tradizione che ha ingabbiato o liberato il personaggio che la racconta. Una bambina che non vuole diventare grande, una donna perseguitata da uno spiritello, un uomo che resiste allo sgombero del suo paese ridotto a poche anime, una ragazza che non accetta che il suo corredo sia pronto ancor prima di imparare a scrivere ed altre. Ogni scatola apre un piccolo mondo per poi richiudersi su se stessa. Quando la ragazza capirà che ogni viaggiatore, partendo, lascia qualcosa di sé alle sue spalle, dovrà decidere se andare o restare. Uno spettacolo che parla della nostalgia della propria terra, del viaggio e del significato della parola casa. Le Voci nasce dall'esigenza della compagnia di raccontare una terra, una terra che a volte non è neanche la nostra, è quella della nostre madri, dei racconti di un infanzia diversa, di piccoli personaggi, buoni e cattivi; nasce dallo strano connubio tra la nostalgia di un tempo che non ci appartiene più e la fuga dai modelli paterni.
L'ambiente della stazione e i suoi personaggi non sono solo all'interno di un tempo indefinito, ma anche di un luogo fuori dallo spazio: fuori da questa stazione non sembra esserci nulla.
Gioia, la protagonista, è la rappresentazione del partire, del desiderio di cancellare e del ricominciare, mentre zi Tuccio ,il capo stazione ,è una sorta di fantasma dello stare.
Questi pezzi di vita intrappolati ai bordi di una stazione sono certamente le vite di qualcuno ma metaforicamente ci parlano di altro, ci insegnano che da ogni separazione c'è qualcosa che prosegue il suo cammino e qualcosa che rimane lì ad aspettare il nostro ritorno pronta a metterci di fronte a noi stessi.

Altri crediti: Scene Ambramà - Ilaria Ambrosino e Adriano Balsamà
Editing: Massimiliano Ciarrocca
MUsiche: Niccolò Gori

Spettacolo selezionato tra i vincitori della III^ edizione del Bando Giovani Direzioni, promosso dal Centro Teatrale MaMiMò, in collaborazione con Scuola Paolo Grassi di Milano, Comune di Cernusco Sul Naviglio, Karakorum Teatro di Varese, Residenza Ilinxarium di Inzago, Manifattura K di Pessano con Bornago, all’interno del Progetto FUNDER 35, e realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo.

Produzione: Illoco teatro

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Illoco Teatro è una compagnia under 35 fondata a Roma nel 2011 da Roberto Andolfi, Annarita Colucci e Adriano Dossi, ammessa al contributo del FUS-MiC per l’annualità 2021, come prima istanza nel capitolo Teatro di immagine e di figura.
Sin dalla sua fondazione, la produzione artistica della compagnia è stata incentrata sulla realizzazione di spettacoli di Teatro di Immagine e di Figura, coniugando il «fare» teatrale che discende dalla pedagogia di Jacques Lecoq (espressività corporea, lavoro sul clown, lavoro con le maschere, drammaturgia dell’attore, recitazione corale ecc.) e l’ideale estetico «open-air» e il Teatro Ragazzi.
Negli ultimi anni, la produzione artistica della compagnia è stata affiancata dall’attività di formazione, ricambio generazionale e accesso dei giovani allo spettacolo dal vivo, in collaborazione con università e accademie d’arte drammatica.
In particolare, collabora dal 2012 con l’Accademia Internazionale di Teatro di Roma (Accademia AFAM riconosciuta dal MIUR), con l’obiettivo di fornire agli allievi-attori under 35 dell’Accademia, selezionati tramite bando, l’occasione di mettere in pratica, in un contesto professionale, le tecniche studiate all’interno del percorso formativo. Gli studenti hanno dunque modo di sperimentare un metodo di lavoro e ricerca professionale, e di divenire testimoni attivi di una dimensione produttiva vera e propria, che permetta loro di confrontarsi con tutti gli aspetti legati alla produzione artistica, organizzativa, logistica, tecnica, economica e gestionale.
Dal 2015, inoltre, Illoco Teatro collabora con il Dipartimento SARAS della Sapienza Università di Roma, a diversi progetti di formazione e avviamento al lavoro dedicati agli studenti universitari, agli under 35 e alle giovani compagnie operanti nel territorio della regione Lazio, come ad esempio:
«Per un teatro necessario. Vagabondaggi efficaci tra le pratiche del teatro per una didattica delle relazioni umane», Fondo unico regionale per lo spettacolo dal vivo – Regione Lazio 2020, diretto dal prof. Guido Di Palma;
«Per fare il teatro che ho sognato – GUT», Fondo unico regionale per lo spettacolo dal vivo – Regione Lazio 2019, diretto dal prof. Stefano Locatelli;
«Per fare il teatro che ho sognato – Gruppo Universitario Teatrale», FUS 2018-2020, diretto dal prof. Stefano Locatelli;
«Per fare il teatro che ho sognato», Fondo unico regionale per lo spettacolo dal vivo – Regione Lazio 2017, diretto dal prof. Stefano Locatelli.
Dal 2017, l’iniziativa di promozione della cultura teatrale tra le nuove generazioni e il conseguente avvicinamento di un pubblico giovanissimo al Teatro di Immagine e di Figura ha aperto orizzonti nel Teatro Ragazzi, attraverso la produzione di spettacoli divulgativi, lirici e narrativi destinati a scuole e famiglie.
Infine, l’attività di ricerca, produzione e promozione della cultura teatrale che la compagnia svolge attraverso laboratori e spettacoli per adulti e ragazzi, è affiancata da un costante impegno nell’attivismo politico-culturale legato al territorio urbano ed extraurbano, con particolare riferimento alla città di Roma.
Condividi