Regia: Domenico Ammendola
Drammaturgia: Philip St John, traduzione di Carolina Migli Bateson
Attori: Eva Martucci, Fabrizio Careddu, Carolina Migli Bateson, Davide Pedrini
Altri crediti: luci Lorenzo Savi musiche composte ed eseguite da Giovanni Guerreschi realizzazione tavole dipinte Francesca Tagliavini costumi Marzia Vezzani fotografie Manuela Pellegrini assistente alla regia Giulia Zaniboni
Parolechiave:
Produzione: NoveTeatro
Anno di produzione: 2016
Genere: Prosa
SINOSSI
12 volte Silvia e' una pièce teatrale che parla dell'arte, del potere, della dipendenza. La pièce si divide in due atti di quattro scene speculari tra loro, e parla di quattro personaggi: Barry e Silvia, l'artista e la sua musa, e Nick e Shelly, una coppia di misteriosi collezionisti d'arte. Il primo atto avviene a casa di Barry e Silvia, il secondo a casa di Nick e Shelly.
Dopo un passato di droga e prostituzione, Silvia vive con Barry, un pittore che durante gli ultimi due anni l'ha presa come musa ispiratrice, l'ha curata, ripulita, rimessa sulla retta via ed ha documentato tutto proprio nei suoi dipinti. Così è diventato un pittore di fama nazionale ed ha sposato la sua musa, Silvia. La prima scena del primo atto si apre con Barry, Nick e Shelly nella casa di campagna di Barry: i due sembrano interessati ad acquistare l'ultimo dipinto della loro collezione SILVIA 12, ma ben presto l'artista si accorge che loro in realtà vogliono comprare Silvia, quella vera.
Nella scena seconda Silvia e Barry stanno litigando e si evince che Silvia ha incontrato i collezionisti prima di Barry ed ha promesso loro una notte di sesso estremo in cambio di soldi, necessari alla coppia in bancarotta. A Barry non sta bene, ma poi decide di partecipare.
La scena terza vede i quattro protagonisti in scena. Nick e Shelly hanno deciso di non pagare perché l'accordo non prevedeva la presenza di Barry, in più Shelly ha scoperto che Silvia si è drogata e questo ha fatto tirare i temi in barca alla coppia.
La scena quarta racconta della rottura della relazione tra Barry e Silvia, che rimane sola nella casa di campagna con una dose di eroina.
Nell'atto secondo ci troviamo nell'appartamento di lusso di Nick e Shelly. E’ passato un anno e Barry è diventato ricco e li va a trovare. Scopre che la sua Silvia vive proprio lì con loro e Barry se la vuole ricomprare.
Nella scena seconda si evince che durante l'anno trascorso Nick e Shelly hanno accolto Silvia nella loro casa, l'hanno curata e disintossicata in cambio di sesso ed ora che loro hanno perso soldi la vogliono vendere per una notte proprio a Barry. Silvia, che non vuole perdere la sua posizione, acconsente.
La terza scena, la più drammatica, vede Barry intento a dipingere Silvia; lei vorrebbe scappare via con lui ma non capisce perché lui non la vuole. Barry in realtà si è drogato ed invita Silvia a farsi con lui.
Lei è più forte, ma più lei resiste più lui aumenta la dose fino a morire soffocato dal suo stesso vomito.
L'ultima scena si chiude con le figure dei collezionisti che si divertono e sono felici di avere l'ultima opera di Barry: la macchia di vomito. Cercano di nascondere a Silvia la loro contentezza, la consolano, ma in lei è avvenuta una catarsi ed ha deciso di vivere la sua vita senza più dipendere da nessuno.
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