Regia: Gaetano Tramontana
Drammaturgia: Anna Calarco
Attori: Anna Calarco
Altri crediti: Bambole di Marcella Praticò
Parolechiave: Amore e Psiche, spazioteatro, teatro ragazzi, mito, classici
Produzione: SpazioTeatro Reggio Calabria
Anno di produzione: 2015
Genere: Teatroragazzi (7-13) Figura
Sin dal titolo “Amore love Psiche” ricorda i messaggi “graffiati” sui muri dai giovani di tutte le città, così il mito di Cupido e Psiche viene riletto da SpazioTeatro con un linguaggio che lo trasforma in una fiabacentrata sulla vittoria dell’amore su invidia e gelosia.
Lo spettacolo è ideato e interpretato da Anna Calarco, affiancata dalle bambole create da Marcella Praticò e diretto da Gaetano Tramontana.
Scremando, naturalmente, la componente erotica più esplicita del mito originario, il racconto si concentra sul nucleo fondamentale di questa favola antica: la potenza dell’amore su tutto.
Zefiro, il vento servitore di Amore, che ha un ruolo marginale nella storia originale, qui diventa il narratore e il motore della vicenda, il vento che porta fino ai nostri giorni una storia universale: di come Psiche dovette superare durissime prove per difendere il suo Amore; e di come non fu sola. Le parole di Zefiro infatti sottolineano la solidarietà insita nella storia: Psiche non avrebbe potuto superare le prove a cui veniva sottoposta dalla gelosa Afrodite se l’universo intero non fosse accorso in suo aiuto; perché – come dice Erich Fromm: “l’amore che non produce amore è un amore sfortunato”.
Un invito a vivere un giovane amore in maniera sincera, senza segreti e sotterfugi, esaltando la passione del cuore e non le apparenze esteriori.
Lo spettacolo è sin da subito concepito come forma ibrida, contaminazione fra teatro, narrazione e teatro di figura. Con l’aiuto delle bambole di Marcella Praticò, che riproducono i protagonisti della storia – Cupido/Amore, Afrodite, Psiche, le sorelle invidiose e l’invidia stessa – Anna Calarco/Zefiro sperimenta un approccio originale alla storia, incarnando al tempo stesso uno dei protagonisti della vicenda, il narratore e lo stesso spazio fisico-teatrale della pièce.
Estratti dalla rassegna stampa:
“… una versione molto particolare dovuta a SpazioTeatro del famoso mito in cui la brava Anna Calarco interagisce con piccoli pupazzi attraverso una coinvolgente narrazione… conferma l’attuale vivacità creativa del teatro ragazzi calabrese.”
Mario Bianchi, Hystrio 1/2017
"Una scelta drammaturgica, visiva e recitativa che coglie pienamente nel segno, tenendo gli spettatori – siano essi adulti o bambini – inchiodati alla sedia, meravigliati, stupiti, coinvolti. Anna Calarco – oltre che interprete, anche autrice – diventa uno Zefiro che ci trasporta in un mondo in cui la fantasia della storia si interseca con la realtà dei sentimenti: e lo fa con una padronanza tecnica, vocale, fisica, con una grande capacità di ammaliare, raccontare, interpretare."
Paola Abenavoli, PaneAcquaCulture, 28/05/2018
“Un allestimento dinamico e mutevole; come in un'organizzazione a orologeria,Calarco dà vita agli attori co-protagonisti: le raffinate bambole create da Marcella Pratico..”
Katia Colica, Segnali di cultura
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